Il saggio di Pino Mercuri “Autenticità” fa parte della collana – curata da Silvia Zanella – “Voci del lavoro nuovo” (Franco Angeli) per la quale sono già usciti e recensiti da noi:
Cos’è l’autenticità
Autenticità significa essere fedeli a se stessi e alla propria vocazione. Applicandola al mondo del lavoro, si tratta di coniugare il senso di appartenenza all’organizzazione con il riconoscimento dell’unicità individuale e si concretizza con quello che oggi più che mai viene definito Diversità, Equità e Inclusione (a tal proposito ho recensito il saggio Questioni di un certo genere).
Il dizionario americano Merriam-Webster ha scelto Autenticità come parola dell’anno 2023: perchè “authentic—the term for something we’re thinking about, writing about, aspiring to, and judging more than ever.”
Ma come si è evolve l’autenticità nel tempo? Nasciamo autentici oppure è una qualità che si apprende col trascorrere degli anni?
Bambini e bambine sono inconsapevolmente autentici e autentiche, comportandosi con estrema naturalezza perché non subiscono le influenze dalla realtà intorno a loro. È nella fase dell’adolescenza che l’autenticità diventa quasi un grido per comunicare la propria esistenza. Infine, nell’età matura, cosa ne rimane?
Perciò, tornando alla domanda iniziale, possiamo solo dire con certezza che l’autenticità si evolve con la persona ed è certamente influenzata da fattori interni ed esterni. La buona notizia è che, nella nostra sfera professionale, possiamo stimolarla con diversi comportamenti.
- Aprendoci alla novità, sperimentando ruoli e accogliendo progetti
- Mettendoci alla prova con attività che allontanano dalla nostra comfort zone
- Formandoci continuamente, anche dai nostri errori
- Relazionandoci (ma davvero!) con le altre persone.
Qual è la situazione attuale: lo Stato globale del mondo del lavoro
Nella classifica mondiale stilata da Gallup “Stato globale del mondo del lavoro” emerge un quadro molto negativo delle persone occupate nel mondo del lavoro, rispetto a temi come benessere e felicità. L’Italia, purtroppo, non fa differenza, anzi: soltanto il 4% si ritiene motivato, facendo precipitare il nostro paese in 38° posizione. Considerando che la media è del 21% – già non molto alta – non c’è da stare sereni!
Perché è importante parlare di autenticità sul lavoro
Esiste una forte correlazione tra autenticità e risultati conseguiti perché se mi sento libera di esprimere me stessa e apportare le mie idee, contribuirò a creare un ambiente più dinamico, stimolante e creativo con output qualitativamente migliori rispetto alle organizzazioni più chiuse e meno inclusive.
Lo troviamo nel caso di Microsoft raccontato nel libro, lo possiamo leggere sul sito di JTI “La diversità è un vantaggio strategico e l’inclusione è il viaggio per arrivarci” e in Virgin Atlantic lo raccontano così “…concentrandosi sul consentire alle nostre persone di sentirsi incluse e supportate in modo che possano prosperare e, in definitiva, sentirsi orgogliose di far parte di Virgin Atlantic”.
L’autenticità nei lavoratori e lavoratrici: valore o presa di rischio?
Numerosi studi ci dicono che promuovere un ambiente autentico attiva un circolo virtuoso tra motivazione, aumento dell’intent to stay, riduzione del turnover ed effetti più che positivi nel bilancio aziendale.
Quindi cosa vuol dire essere autentici? Si tratta di vivere con serenità i propri valori e agirli nella vita di tutti i giorni, attraverso un piano di azione:
- dove sono
- qual è la mia meta
- quali scelte è necessario fare per arrivarci
Ma quali sono realmente i benefici della promozione dell’autenticità in azienda?
- Maggiore sicurezza psicologica: libertà di esprimere le proprie idee, grazie a una comunicazione più aperta che nasce dalla continua formazione di leader e manager
- Più innovazione perché favorisce lo scambio di idee diverse
- Relazioni più profonde e sincere con rapporti più duraturi
- Sviluppo personale perché promuove lo scambio di feedback tra colleghi
- Un ambiente di lavoro più umano e rilassato.
Come per tutte le cose, ci sono però anche dei rischi come:
- percezione di rigidità, se prendiamo in modo troppo serio il nostro essere autentici, non aprendoci a suggerimenti delle altre persone. Per questo è opportuno adottare un approccio di mentalità dinamica, per migliorare e accrescere le nostre capacità.
- Eccessiva condivisione, può mettere in una situazione di difficoltà l’altra persona. Il nostro compito è cercare di comprendere il grado di autenticità apprezzato in quel momento e che può variare nel corso del tempo.
- Percezione di inadeguatezza, se il nostro autentico sé elabora opinioni forti e decise. Il consiglio è di essere più flessibili perché sì l’autenticità “è un potente elaboratore di relazioni, un fenomenale costruttore di ponti, uno splendido potenziatore di luoghi di lavoro più umani e positivi ma deve essere gestita e controllata” utilizzandola in maniera consapevole.
La dittatura della coerenza
Pino Mercuri ci racconta come le aziende guidate da Boomer e Generazione X siano state, fino ad oggi, dei luoghi dove veniva recitata una parte, con abbigliamento, comportamenti, linguaggio e addirittura falsità mentre oggi, “Le aziende più lungimiranti, il cui successo è inscindibilmente legato a quanto sono credibili anche come employer per le nuove generazioni, hanno preso questi temi [autenticità n.d.r] in maniera dannatamente seria: comunicando questi principi, ma soprattutto praticandoli, ma anche accompagnando le proprie persone in un percorso di trasformazione culturale… È la dittatura della coerenza e, se è vero che la coerenza diventa qualcosa che è difficile da realizzare nelle moderne organizzazioni, è altrettanto vero che diventa un valore difficile da replicare da parte delle altre organizzazioni e, soprattutto, difficile da superare.” Evidenzia Pino Mercuri nel suo libro.
Consiglio questo saggio a coloro che lavorano nel campo delle Risorse Umane e non solo. Io che mi occupo di Marketing & Comunicazione l’ho trovato molto stimolante perché mi ha dato degli spunti di riflessione per migliorare le mie qualità interpersonali e poter vivere l’ambiente di lavoro in modo più sereno.
All’interno dei capitoli, trovi interviste e casi studio italiani ed esteri per comprendere meglio i vantaggi di adottare una politica di autenticità (se mai ce ne fosse bisogno!).
Nella parte finale, un questionario con 28 affermazioni ti sarà utile per comprendere quale sia il tuo livello di autenticità sul lavoro. Interessante!