Dopo Felicità e Coraggio, Partecipazione è la terza parola delle Voci del lavoro nuovo, una collana smart e ricca di stimoli della casa editrice Franco Angeli diretta da Silvia Zanella e pensata per proporre una riflessione sulle sensibilità e le competenze distintive per il lavoro e la leadership di domani.
L’autrice del terzo volume
L’autrice guida il lettore verso una trasformazione evolutiva, in una visione di futuro del lavoro, affinché quest’ultimo diventi un luogo partecipato, partecipativo, comprensivo, umano e generativo. Siamo tutti consapevoli che è proprio nelle aziende che occorre lavorare per migliorare la vita di chi le popola quotidianamente.
Roberta Zantedeschi è formatrice, facilitatrice e business coach. Ha lavorato a lungo come recruiter e formatrice; oggi si occupa di comunicazione efficace, scrittura professionale e relazione consapevole in ambito HR. È stata nominata LinkedIn Top Voices nel 2020. Autrice di Comunicare e scrivere per trovare lavoro (2023), crede nelle parole scelte con cura, nelle asimmetrie, nella curiosità e nella leggerezza.
Nel suo libro descrive la Partecipazione come risorsa ed esito di un mondo del lavoro nuovo, indispensabile per nutrire e rafforzare legami e sviluppare relazioni. Riporta e affronta quattro temi, considerati anche i modi di partecipare: la relazione consapevole, la relazione con il cambiamento continuo, la comunicazione e la diversità.
Non abbiamo più paura di ribellarci
Malgrado sia ancora frequente vedere organizzazioni con la classica struttura piramidale, gerarchica e poco inclusiva, in cui senso del dovere, controllo e regole appaiono le uniche strategie per portare avanti un business e partecipare alla vita aziendale, il ripensamento del lavoro in chiave più moderna risulta fortunatamente in atto ovunque, sia nelle piccole imprese sia in quelle più strutturate.
Roberta dice che non è solo finita un’epoca ma si è rotta un’illusione.
Il lavoro non viene più considerato come il bisogno primario delle persone o il modo migliore per evolverci, poiché c’è una consapevolezza e un malessere diffuso tra i lavoratori. Sembrano essere fuoriuscite nuove priorità, che ci hanno fatto comprendere come individualismo, capitalismo, prestigio, stipendio, carriera e competizione stiano ormai lasciando il posto a reciprocità, cooperazione, evoluzione e benessere psico-fisico, collettività, interdipendenza e spiritualità.
Impariamo a comunicare
Probabilmente, è proprio sul posto di lavoro il luogo dove le conversazioni sono meno presenti e meno partecipate. Se le organizzazioni spendessero per la comunicazione interna almeno la metà delle risorse investite nella comunicazione ai clienti, avremmo contesti lavorativi più sani e un livello di benessere interno più alto.
Tutti dobbiamo imparare a comunicare ed essere consapevoli del possibile impatto che le parole possono causare. Dobbiamo progettare quindi il messaggio affinché risulti ordinato, chiaro, preciso, comprendibile, empatico e rispettoso dell’altro.
Esiste una sottile differenza tra comunicazione efficiente (quella in cui è opportuno che il destinatario ubbidisca al messaggio del mittente) e comunicazione efficace. È in quest’ultima che il destinatario partecipa.
Partecipazione è un libro pratico, scorrevole, arricchito di suggerimenti, interviste e aspetti motivazionali. Un testo che include 10 domande consultabili a conclusione del libro, inserite per interrogarsi sulla personale e attuale situazione lavorativa e valutare le scelte operative per includere e promuovere la nostra partecipazione nel contesto lavorativo.
Bisogna ripensare le logiche e le dinamiche del lavoro, abbandonando il modello tradizionale di leadership a favore di uno partecipativo, inclusivo, riconoscente, equo, etico, rispettoso e attento ai bisogni delle persone, moderno e umano.
Consiglio la lettura a tutti, in particolar modo ai soggetti che quotidianamente si occupano dei processi decisionali aziendali e/o lavorano negli uffici HR.