Dizionario per boomer di Beatrice Cristalli è una lettura davvero attuale che decodifica il linguaggio delle nuove generazioni con il rigore della linguistica e con l’ironia di sa parlare a un pubblico ampio. Cristalli, ricercatrice di semiotica, si propone di costruire un ponte tra due mondi: quello dei giovani, immersi nei meme, nelle espressioni fulminanti dei social e in un linguaggio in continua evoluzione, e quello degli adulti, i “boomer” del titolo (ne ho scritto anche qui in occasione della recensione di Scrivi e lascia vivere), spesso disorientati davanti a slang e terminologie che a prima vista possono sembrare del tutto incomprensibili.
Nuove parole = nuova mentalità
Uno degli aspetti che ho apprezzato di più nel corso della lettura è il tono utilizzato nella scrittura. L’autrice non si limita a spiegare parole, ma le colloca all’interno di un contesto sociale, storico e culturale, evidenziando come il linguaggio dei giovani rifletta cambiamenti profondi nel modo di intendere identità, valori e relazioni. Il termine “cringe”, ad esempio, non è solo una parola per “imbarazzante”, ma contiene in sé un giudizio sociale, un distacco da ciò che è percepito come goffo o fuori luogo secondo un’estetica condivisa online.
Perché leggere e consultare Dizionario per boomer? Perché è un’occasione per comprendere non solo nuove parole, ma anche una nuova mentalità. Nel linguaggio giovanile, assistiamo a un rifiuto dei formalismi, a un’innovazione continua che rielabora termini inglesi, ne crea di nuovi, mescolando l’immediatezza del parlato con la grammatica dei social network. La “generation gap” oggi si manifesta anche in questo divario linguistico, con spiegazioni di termini sentiti da nipoti teenager o da figli pre-adolescenti spesso davvero spassose!
In un’epoca in cui il linguaggio diventa veicolo di inclusività questo libro riesce nell’intento di non far sentire “esclusi” i lettori più grandi, ma al contrario li invita a una conversazione curiosa e stimolante.
Hai detto Cringe?
In Dizionario per boomer, Beatrice Cristalli raccoglie un’ampia selezione di espressioni, termini e neologismi che danno forma al linguaggio dei giovani, e alcune delle più curiose meritano davvero attenzione. Ecco alcune delle più interessanti (e divertenti):
Cringe – Questo termine è centrale nel vocabolario giovanile e va ben oltre il significato di “imbarazzante”. “Cringe” descrive quella sensazione di disagio davanti a comportamenti considerati fuori luogo, falsi o esagerati. È una reazione alla “second-hand embarrassment” (imbarazzo per qualcosa fatto da altri) e al desiderio dei giovani di evitare qualsiasi manifestazione che possa sembrare goffa o lontana dall’ideale estetico dei social.
Ghostare – Derivato dall’inglese “ghost” (fantasma), significa “scomparire” volontariamente dai radar di qualcuno, interrompendo bruscamente ogni contatto, spesso senza spiegazioni. È un fenomeno comune nel mondo delle relazioni online, dove le interazioni, nate spesso su app di incontri, possono finire altrettanto rapidamente. Il termine fa riflettere su un modo di vivere i rapporti dove l’autonomia e la velocità delle relazioni portano alla necessità di inventare parole specifiche per fenomeni nuovi.
Flexare – Deriva dal termine inglese “to flex” e significa ostentare qualcosa, spesso sui social. Flexare può indicare l’azione di mostrare con orgoglio un successo o un oggetto di valore, ma può anche contenere una sfumatura di eccesso o di vanità. In un contesto dominato dall’apparire, “flexare” descrive perfettamente l’abitudine di esibire qualcosa per cercare approvazione.
Shippare – Un termine mutuato dal fandom di serie TV e film, significa “fare il tifo” per una coppia, reale o immaginaria, affinché stiano insieme. Nata nelle community online, questa espressione ha ormai raggiunto il linguaggio quotidiano, specie nelle interazioni sui social. “Shippare” riflette il desiderio di intervenire, anche solo con l’immaginazione, nelle storie d’amore altrui.
Ognuna di queste espressioni è più di una parola: è una porta verso l’immaginario e la sensibilità dei giovani di oggi che l’autrice riesce a descrivere con una combinazione di umorismo e precisione. Il Dizionario per boomer diventa, così, uno strumento di lettura del presente e una guida per capire meglio i codici espressivi e i valori che stanno alla base delle nuove generazioni.
Leggere Dizionario per boomer di Beatrice Cristalli è estremamente utile per chi lavora in comunicazione e nel marketing, il libro fornisce infatti una chiave d’accesso fondamentale alla comprensione del linguaggio e dei codici culturali delle nuove generazioni – e quindi dei nuovi target, oggi essenziali per costruire strategie comunicative efficaci, inclusive e rilevanti.
L’idea in più? Regalare Dizionario per boomer per Natale agli amici e ai parenti che percepiamo troppo legati al passato!