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Web Summit 2025: cosa ci portiamo davvero a casa da Lisbona

Tre giorni a volte sono lunghi, altre non bastano. Il Web Summit è così: arrivi all’ultimo giorno che sei stremata, ma ti accorgi di come ce ne vorrebbero almeno altri due per vivere appieno quell’esperienza.

Lisbona ogni anno diventa il cuore pulsante del mondo dell’innovazione, delle start-up e degli investimenti. Tutto ruota intorno a questi tre giorni in cui la Meo Arena vede muoversi tra i padiglioni oltre 71 mila persone.

Entrare nel Pad 1 vuol dire essere catapultati in un mondo surreale: grandi stand si alternano a piccole postazioni dove start-up di tutto il mondo sono pronte a lanciarsi sul mercato e cercare investitori. In ogni padiglione la scena si ripete, e i pad sono ben 5. A questo aggiungi le sale “formative”, divise per argomenti, e il Central Stage nell’arena principale, dove da mattina e tardo pomeriggio si alternano professionisti, CEO, professori, personaggi di spicco del settore e qualche celebrity, pronti a raccontarsi, parlare del proprio lavoro e del futuro che ci aspetta.

Web Summit 2025: gli argomenti di questi tre giorni

Il recap degli argomenti di quest’anno lo trovate negli articoli che la nostra Sara Veltri ha scritto dopo ogni giornata. L’Intelligenza Artificiale non sta più arrivando, ma è già il tessuto connettivo che unisce ogni settore. Parallelamente all’accelerazione tecnologica, è emersa l’urgenza di un “reset” del web, con Sir Tim Berners-Lee che ha presentato Solid, una tecnologia progettata per restituire agli individui la proprietà e il controllo totale sui propri dati personali.

OnlyFans ha dimostrato la possibilità di sostenere il lavoro creativo come professione retribuita (restituendo l’80% dei ricavi ai creator e vietando l’AI generativa integrale). Nel marketing, TikTok è stata definita un’“infrastruttura culturale” che orienta i comportamenti e genera una crescita economica significativa al di fuori dello schermo, come dimostrato dall’impatto di BookTok sull’editoria, mentre per Meta (Alex Schultz, CMO di Meta) la lezione cruciale è che il contesto è il nuovo media, spingendo i marketer a concentrarsi sulla creazione di legami e sulla coerenza del brand, un valore chiave per la Generazione Z.

WEB SUMMIT – Giorno 1

WEB SUMMIT – Giorno 2

WEB SUMMIT – Giorno 3

Per me, personalmente, lo speech più coinvolgente è stato quello di Toto Wolff, Team principal di Mercedes-AMG Petronas in F1. Il suo panel dal titolo “Brand Velocity, Vision, and Value”, moderato da Jennifer Cunningham, direttrice di Newsweek, insieme al CMO di Qualcomm, Don McGuire, ha affrontato il tema dell’identità e della credibilità del brand Mercedes, tanto nelle performance quanto nella comunicazione dove oggi si cerca di trasformare innovazione e prestazioni tecniche in storie umane, capaci di creare connessione emotiva, un requisito fondamentale per qualunque brand moderno.

Rafael Nadal e la mentalità del campione applicata al business: cosa il mondo digitale può imparare dallo sport

L’evento che ci ha coinvolto di più però lo abbiamo vissuto fuori dalla fiera, al Pavilhão Carlos Lopes in centro città, dove VTEX ci ha invitato al loro VTEX CONNECT LIVE | LISBON 2025 in cui come ospite principale c’era Rafael Nadal che ha intrattenuto tutti parlando del lavoro e dell’impegno messo per arrivare a vincere 22 Slam. Un mindset che poi gli è servito anche fuori dal campo, in famiglia come nell’affrontare imprese professionali.

Scherza Nadal dicendo di essere “forse più impegnato oggi di quando giocava“, dividendosi tra due figli, una moglie, la sua academy e attività immobiliari. Si è parlato molto anche della sua rivalità con Djokovic, una rivalità sempre positiva e una forza motore per fare meglio. Rivalità che oggi vediamo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che Nadal ha lodato per il gioco e la sportività, oltre che per il grande allenamento fisico e mentale di entrambi.

L’appuntamento con Nadal è stato a conclusione di una serata che ha visto sul palco figure di alto livello del mondo tech ed e-commerce come manager, direttori e C-level di alcune tra le realtà più conosciute come AWS, con la presenza di Luis Monteiro, Microsoft con Rita Piçarra, oltre naturalmente ai vertici di VTEX come Santiago Naranjo e Prakash Gurumoorthy.

Web Summit: non solo conference e stand, è il networking il vero valore

Stare a Lisbona non vuole dire però stare chiusi nei padiglioni della fiera. C’è un mondo di side event che riempie la città di voci di ogni paese. Basta seguire il flusso. Devi solo volerlo. Perchè il Web Summit è diventato l’evento in cui esserci anche per il networking. L’app ti permette di scoprire e seguire appuntamenti, puoi scrivere ai partecipanti e fissare incontri, puoi fare meetup con paesi diversi e presentarti, puoi entrare nei vari gruppi WA e ritrovarti a fare aperitivi con CEO e investitori.

E chi siamo noi per non farlo? DUE sono stati gli eventi a cui abbiamo preso parte, organizzati entrambi con alcuni italiani che come noi sono volati a Lisbona in cerca di qualcosa. Il primo è stata una cena conviviale, di quelle in cui ti siedi tra sconosciuti e inizi a raccontarti. L’abbiamo organizzata noi di Ldm con l’aiuto di Roberto “Popy” Nardini, che oltre a essere nostro amico è anche AI Strategist, Digital Advertiser and Strategist e Co-Founder di ADV+, nella sede di Lisbona.

27 persone, due tavoli, un ristorante tipico portoghese che conosciamo e amiamo. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di raccontarsi, per conoscere gente nuova, di scambiare opinioni sulla prima giornata di fiera, sulle cose viste, sulle aspettative e sui piani per le sere successive. Un’atmosfera serena e rilassata che ci ha permesso di allargare la nostra rete di amicizie (e di LinkedIn, ovviamente). Ho conosciuto, tra i tanti, Michele Cappi, in arte Excelconmike (oltre 400mila follower su Instagram, da seguire!), Miguel Angelo e Fabrizio San Biagio, creator e videomaker: tutti e tre giovani ed entusiasti. Il bello di queste cene è proprio questo.

Il giorno successivo invece è stata la volta di un altro evento, organizzato da Popy in un bar del centro città dove tra una birra e un cocktail le chiacchiere sono state dense e rumorose, come solo noi italiani riusciamo a fare. Un’altra occasione per conoscere gente, scoprire realtà interessanti e anche come ogni persona si approccia e vive l’evento, in modo diverso.

Le nostre conclusioni su questo Web Summit 2025

Chiusa la valigia, ti guardi indietro e ti rendi conto che ogni Web Summit ti lascia sempre un po’ così: stanca, felice e con la voglia di tornare.

Chiudiamo questo Web Summit con qualche certezza in più e parecchi spunti da approfondire. L’AI resta il tema dominante, il marketing sta cambiando velocemente e il networking si conferma la parte più utile dell’evento, più dei panel e degli stand.

Lisbona si è rivelata ancora una volta un buon punto di osservazione sul mondo tech internazionale, e questa edizione non ha fatto eccezione. Ora resta solo da filtrare tutto e capire cosa può funzionare davvero, qui e ora.

Ci vedremo sicuramente l’anno prossimo. Il Web Summit torna dal 9 al 12 Novembre 2026.

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