Il libro è stato pubblicato, e adesso? C’è stato un tempo, non troppo lontano (anche se a volte ci sembra lontanissimo), in cui internet non esisteva. Si, ve lo giuro. Non esistevano i social network, non esistevano i giornali online, non esistevano i blog. E quando un libro veniva pubblicato farlo conoscere al grande pubblico era complicato, e costoso aggiungo.
Bill Gates nel 1996 con la celebre frase “Content is king” spiegava come con internet “basta avere un pc e una connessione per pubblicare contenuti“, e che questo, quindi, sarebbe stato possibile per chiunque. Mai parole furono più vere se lette oggi, a 25 anni di distanza.
Il libro è il contenuto!
Nel nostro caso il “LIBRO” è il contenuto e dovrebbe avere tutte le caratteristiche che lo rendono “il re”, ovvero un messaggio forte, interessante, che coinvolge, di cui parlare, da condividere e scambiare.
Il contenuto rimane il re, certo, ma oggi deve imparare le tecniche della comunicazione online e off line, deve fare tesoro delle esperienze del passato e allo stesso tempo osservare da vicino l’approccio del nuovo che avanza. Il libro, dice l’autore, “deve diventare contenuto liquido”. Cosa intende ve lo lascio scoprire nel libro, ovvio.
Pensiamo alle case editrici. Come si organizzano i libri? Un buon sito come si crea? Quanto è importante avere un blog? Come si comunica sui social? Domande che realtà non riguardano solo le case editrici, valgono anche per le librerie e gli autori.
Senza dimenticarci di noi, i book blogger, che portiamo in rete i libri, ognuno con una voce diversa ma con lo stesso obiettivo: promuovere la lettura di un buon libro.
Aprire un blog oggi è semplicissimo, io ne sono il perfetto esempio. Libridimarketing.blog è nato in una settimana. Ci vuole solo tempo e passione, il resto la tecnologia ormai ce lo serve su un piatto d’argento. Anche voi potreste essere blogger domani!
I Book Influencer
Come dicevano, Internet e i Social Network sono ormai parte delle nostre vite, anche quando parliamo di libri. E come per altri settori è nata una buona figura in questi anni: i book influencer, persone che usano i propri canali social per promuovere libri, spesso senza avere necessariamente alle spalle un blog in cui scrivere.
Nell’edizione 2019 del Salone del Libro di Torino si sono accreditati 767 blogger e 2377 book influencer. Alla prossima edizione, ad Ottobre, ci aggiungeremo anche io e il mio team a fare numero.
Nel libro non si parla solo dei social network classici che tutti conosciamo, quelli in cui esserci per forza se vogliamo promuoverci al meglio, ma anche di quelli verticali come Anobii, Wuz e Goodreads. Luoghi in cui stiamo parlando a persone che, come noi, hanno la passione per i libri e la lettura, e in cui la regola principale è condividere contenuti che possano interessare, niente messaggi pubblicitari o troppo promozionali.
Il Social Media Manager in editoria
Molto interessante il capitolo dedicato al Social Media Manager in editoria che ha un compito principale: far parlare dei libri sui social. E per raggiungere questo obiettivo deve creare interesse e discussioni, condividere informazioni, anteprime di esclusive, aggregare persone intorno a un argomento e intrattenere attraverso curiosità, giochi, sfide e dirette.
Come un social media manager può sfruttare i social e creare ottime strategie ve lo lascio scoprire nel libro! Vi sono suggeriti anche tutti gli strumenti utili per gestire e creare contenuti. Cosa volete di più?
L’ultima parte del libro è dedicata al Socialbookcamp. Un percorso che vi permette di arrivare a costruire la comunicazione social del vostro libro in un solo giorno di full immersion. È un processo guidato, che integra una serie di tecniche e strumenti dalle molteplici origini: creative problem solving, creative solution finding, e business model Canvas. Per scoprire come candidare il vostro libro a questo progetto vi basterà accedere a uno dei contenuti bonus che si trovano in ogni capitolo.
Ultimi, ma non meno importanti, i consigli finali di giornalisti e autori, da cui vi assicuro trarrete tanti insegnamenti.
In conclusione:
A chi è consigliato? A chi si occupa di libri, sia per lavoro che per passione. E a chi vuole crearsi uno spazio tutto suo dove raccontarli.
Quanto è pratico? Direi che è un piccolo manuale libri oriented! C’è tutto quello che bisogna sapere e fare per parlare di libri oggi.
È da avere in libreria? Si. È un libro che detta le basi per una buona comunicazione, e che può essere sfogliato quando perdiamo la strada e abbiamo bisogno di una luce.
PS: questo è un libro da regalare, all’amica/o che da tempo sogna di aprire un blog o scrivere un libro ma non trova il coraggio di farlo o non sa da dove partire. Vedrete che vi ringrazierà!