Vendere significa capire soddisfare i bisogni delle persone, e capire soddisfare i bisogni delle persone significa rendere felici. Così l’autore apre il suo libro che mette subito in risalto un problema: tutto vogliono clienti, nessuno vuole vendere.
Qualsiasi ruolo aziendale ha un piano chiaro di carriera e retribuzione, per il commerciale esistono solo sfide e prove. Esiste solo un dover dimostrare quotidianamente il proprio valore. S’investe troppo poco sui commerciali che, è l’autore a dirlo, sempre più spesso assumono la mentalità del mercenario. Un circolo vizioso quello che si è creato in Italia in questi anno che non premia nessuno, alla fine.
La mentalità del commerciale
Da qui nasce l’idea di questo libro e delle sue 30 piccole riflessioni da leggere come spunto per chi vuole approcciarsi alla vendita, per rimettere il focus sulla propria azienda o per chi deve fare selezione.
Perché in realtà:
- siamo nati tutti venditori;
- questa caratteristica (e competenza) ci accompagni tutta la vita:
- ora più che mai, il mercato ce la richieda e la premi.
Quelle che leggerete sono 30 riflessioni, veloci e immediate, legate alla figura del commerciale, al suo rapporto con l’azienda e i clienti, e al mindset giusto per affrontare quotidianità e sfide.
Non è un manuale, non vi insegna a diventare commerciale; per quello c’è il corso collegato al libro e sicuramente ha più senso rispetto ad un manuale dato che, come scoprirete, è prima di tutto una questione di mentalità giusta con cui approcciarsi al ruolo.
Devo fare un plauso all’autore. Il suo libro è stato sulla mia scrivania per due mesi, e ammetto di averlo snobbato cosi come lui stesso spiega viene snobbata la figura del commerciale. Invece, quando finalmente mi sono decisa a sfogliarlo, ne sono subito rimasta catturata.
È immediato, impaginato alla perfezione (complimenti al grafico!), veloce da leggere, chiaro al limite del cristallino. Non ho idea di come siano i suoi corsi non avendoli fatti, ma le buone premesse ci sono tutte.