Questo non è un libro. Ma un viaggio ricco di sfumature utile ai comunicatori, alle aziende che vogliono arricchire la loro comunicazione digitale, ai professionisti che hanno bisogno di uno sguardo di insieme. A dirlo è Matteo Bianconi, autore della prefazione. E leggendo capirete che è tutto vero.
L’Idea di questo libro nasce nel momento in cui l’autore realizza un forte senso di incompletezza: un comunicato stampa, un articolo, un post, uno status update sono tutti elementi di una grande famiglia che, pur richiedendo regole specifiche dovute a canale, obiettivi e contesto, seguono anche regole comuni. Da qui la necessità di un metodo ibrido, che sappia fare sue le buone norme e il rigore del giornalismo, ma anche la velocità, il ritmo e l’immediatezza dello scrivere per il digitale.
Un viaggio nel testo: la storia
Una storia va sempre vista e vissuta come un viaggio. Per quanto piccola sia, rappresenta pur sempre la possibilità di immaginare un altrimenti, un’alternativa a quanto già conosciamo. È così quando affrontiamo un testo di qualsiasi lunghezza, dal post di poche righe al romanzo: creare una storia, che da un certo punto di vista rappresenta il contenuto del messaggio, consiste nell’immaginare per primi il viaggio da far compiere al destinatario. È dunque molto importante che di questo viaggio si colgano gli aspetti più importanti, quelli in grado di far appassionare chi legge e, in alcuni casi, immedesimarsi in quanto raccontato.
Se si scrive ignorando le esigenze del lettore si finirà per produrre testi rivolti a un pubblico vuoto, che esiste solo nella nostra testa. Se si scrive ignorando il proprio ruolo di autore, si finirà per produrre testi che mancano di mordente, in quanto viene meno il ruolo di istanza comunicativa.
Scrittura di un testo online
Ma veniamo al dunque, alla scrittura e struttura di un testo online. Leggere online non è come leggere su carta, leggere online è più difficile. Ed è ancora più difficile scrivere in modo efficace per siti, blog o social media se non si sa in che modo noi tutti leggiamo. É semplice: sapere quale canale ospiterà il tuo contenuto ti aiuterà a osservarne al meglio le norme di riferimento; così facendo, risparmierai tempo ed energie.
Ma come si legge? La risposta è: in fretta e male. Hai mai pensato che impariamo a leggere, e lo facciamo da secoli, con un formato di pagina più alto che largo, mentre oggi lo schermo del computer è orientato diversamente? Che lo schermo del computer produce luce propria, al contrario di una pagina di carta, e ciò rende la lettura più difficile e stancante?
Inoltre considera che il tuo lettore è più esigente, e attento, e sempre più frenetico, si deve confrontare con una quantità considerevole di informazioni e tendenzialmente ha una vita molto più complicata e destrutturata di quanto accadeva nel passato. Catturarne l’attenzione è molto più difficile di un tempo.
Online non si legge più
La considerazione finale è che online “non si legge più”, si scorre la pagina alla ricerca di una elemento che catturi la nostra attenzione.
Come fare quindi? È ben spiegato nel libro, dove imparerete come organizzare le informazioni e l’arte delle sintesi, come strutturare un testo online e le tre fasi della scrittura, la scrittura digitale e lo storytelling.
In ultimo, ma forse più importante, un ampio capitolo è dedicato al Content Marketing. Una buona strategia di Content ti permette di lavorare sul perché pubblicare un certo contenuto su un determinato canale. Ma come innescare una reazione positiva tra contenuto e destinatario? Con la qualità del contenuto stesso. L’approfondimento lo potete leggere nel libro, un capitolo che mi è piaciuto molto, forse quello che mi è piaciuto di più.
Ps: Si parla anche di cinema, di sceneggiatura e scrittura seriale, analizzando il caso di “How a met your mother”.
In conclusione:
A chi è rivolto? A chi vuole iniziare a scrivere facendone un lavoro. A chi già scrive e vuole migliorarsi.
Quanto è pratico? Ci sono esercizi ad ogni capitolo praticamente, per mettervi in gioco. Ma se cercato nel libro “come scrivere il post perfetto” non lo troverete.
È da avere in libreria? Sì, come tutti i libri che ci insegnano a scrivere e ci ricordano perché, e per chi, lo stiamo facendo.