Per noi di Libri di Marketing le recensioni sono come le ciliegie: una tira l’altra.
La stessa cosa vale per Gabriele Pantaleo quando si parla di libri sulla SEO.
A distanza di un anno da “Vendi senza costi”, infatti, torna con un nuovo testo sulla SEO aggiornato al contesto attuale e con l’aggiunta dell’utilizzo dell’AI.
“Vendi senza costi” non è solo uno slogan, ma una promessa
Pantaleo sforna un nuovo manuale che mette la SEO al centro della strategia di business. Un aspetto che, secondo l’autore, un imprenditore non dovrebbe mai delegare.
Quando uscì la prima edizione di Vendi senza costi (quella senza AI), ci aveva colpito per un motivo semplice: non era un libro sulla SEO – o meglio, non solo. Era un manifesto pragmatico per tutti quegli imprenditori, professionisti e freelance che sentono di “non capire abbastanza il digitale” ma vogliono smettere di farsi fregare da preventivi vaghi, risultati invisibili e strategie senza bussola.
Oggi, con l’edizione aggiornata, Gabriele Pantaleo rilancia: rivede e amplia il testo, introducendo in modo puntuale l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo della SEO e della comunicazione digitale. E lo fa con la stessa voce: chiara, diretta, senza sconti.
Pantaleo lo dice subito: “Questo libro non è per chi cerca trucchetti SEO aggiornati a maggio 2025. Non esistono.” E ha ragione.
Al metodo ASCL – Analisi, Sito, Contenuti, Link – che era il cuore della vecchia versione del libro, si affianca una nuova e più ampia visione: ci troviamo davanti a un autore che ha lavorato su centinaia di progetti, che ha sbagliato, testato, sistemato, e ora offre un sistema che funziona perché è stato vissuto.
Il metodo E-E-A-T: Google vuole qualità
Uno dei punti chiave di questa edizione è l’approfondimento del modello E-E-A-T, acronimo che sta per Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità). Google ha reso questo modello centrale per valutare la qualità dei contenuti, e Pantaleo lo spiega in modo concreto:
“Non basta scrivere un buon testo: bisogna dimostrare chi sei, perché ne sai, chi ti riconosce come autorevole e se sei una fonte degna di fiducia.”
Nel libro troviamo esempi pratici su come un consulente, un commercialista, un dentista o un formatore possono trasferire l’E-E-A-T nei propri contenuti, valorizzando case study, recensioni, presenze su altri siti autorevoli e l’esperienza personale. Pantaleo mostra come anche un blog aziendale o una sezione “Chi siamo” possano contribuire (o penalizzare) la percezione di autorevolezza agli occhi di Google.
La parte interessante? Non servono budget infiniti, ma serve consapevolezza.
Genesi della SEO: come siamo arrivati fin qui
L’autore racconta come la SEO non sia nata con l’intento di “fregare Google”, ma come risposta naturale alla necessità di farsi trovare nel caos crescente del web. “C’è un punto in cui la SEO ha smesso di essere una pratica tecnica e ha iniziato a somigliare più a una disciplina culturale” dice l’autore.
In queste pagine veniamo accompagnati lungo l’evoluzione del rapporto tra contenuti e motori di ricerca, sottolineando come oggi Google premi non chi urla di più, ma chi risponde meglio. Il posizionamento diventa così una questione di qualità, pertinenza, valore, esperienza utente e — come vedremo — anche di AI.
È un paragrafo che aiuta il lettore a capire perché la SEO è cambiata e cosa non funziona più rispetto a dieci anni fa. Un passaggio fondamentale per smettere di cercare scorciatoie e iniziare a lavorare con una visione a lungo termine.
Il Sito Web: progettare per costruire, meglio
Nel libro, Gabriele Pantaleo insiste su un principio che dovrebbe diventare regola nel marketing digitale: non si costruisce un sito, poi si pensa alla SEO. Si fa il contrario.
“Meglio partire da zero che cercare di adattare un sito non ottimizzato a una strategia SEO.”
Il capitolo dedicato al Sito Web è tra i più tecnici, lo ammettiamo, ma anche tra i più pratici. Pantaleo parte da una distinzione fondamentale: un sito creato da una web agency non è automaticamente SEO ready. Serve una progettazione fatta in sinergia con una figura SEO, che tenga conto fin da subito della struttura, dei contenuti, della semantica e della performance.
Il libro spiega nel dettaglio:
- quali sono i requisiti minimi per una piattaforma che supporti una strategia SEO (velocità, responsività, struttura semantica chiara);
- come scegliere un buon hosting e CMS (WordPress e Joomla, sì, ma configurati nel modo giusto);
- come progettare l’architettura del sito secondo i dati raccolti nella fase di analisi.
Molto interessante anche il focus su plugin e strumenti tecnici, come Yoast SEO o WP Rocket, con consigli pratici per velocizzare il sito, ottimizzare immagini e gestire i permalink. Il messaggio è chiaro: il sito non è una vetrina, ma un asset da far rendere.
Link Building: da strategia tecnica a leva di branding
Nel capitolo dedicato alla Link Building, Pantaleo chiarisce subito che non si tratta di “una bacchetta magica”, ma di un’attività che va affrontata alla fine di un percorso strutturato. Solo dopo aver curato sito e contenuti, ha senso preoccuparsi di farsi linkare. E già questo è un ottimo punto di partenza.
Il libro esplora la storia e l’evoluzione della pratica, dal tempo delle Web Directory al moderno concetto di backlink naturale. L’autore invita ad abbandonare approcci obsoleti e spam-oriented per abbracciare strategie etiche: ottenere link da siti realmente autorevoli, in maniera organica, puntando sulla qualità dei contenuti.
Vengono approfonditi i diversi tipi di link (dofollow, nofollow, sponsored, UGC), la distribuzione delle anchor text, e persino l’importanza del contesto IP del sito linkante. Si parla anche di guest post, citazioni senza link (le cosiddette entity mentions) e della nuova frontiera: il branding come evoluzione della link building, dove non è più solo il contenuto a spingere il posizionamento, ma l’identità del brand stesso.
Le AI cambiano le regole
La vera novità di questa edizione è l’inserimento dell’AI come elemento concreto del lavoro SEO. Il libro non si limita a dire che “l’AI è il futuro”, ma ci mostra:
- Come cambia l’algoritmo di Google in relazione all’uso di AI generativa (con un riferimento esplicito a strumenti come SGE e Bard);
- Come possiamo usare strumenti come ChatGPT e SurferSEO per migliorare la nostra produzione di contenuti;
- Quali sono i rischi reali dell’affidarsi solo all’automazione e perché, alla fine, serve comunque una testa pensante.
Un passaggio molto interessante è quello in cui l’autore confronta l’output di un articolo generato con l’AI con uno scritto a mano e mostra le differenze in termini di pertinenza, E-E-A-T e personalizzazione. Spoiler: l’umano batte ancora la macchina, ma solo se sa cosa sta facendo.
Il valore della SEO oggi
Uno dei capitoli più densi (e più veri) è quello in cui Pantaleo spiega perché la SEO è ancora, nel 2025, una delle strategie di marketing più efficaci. Lo fa non con slogan, ma portando il lettore a riflettere su:
- l’aumento dei costi delle ads;
- la crescente saturazione dei social;
- la scarsità di contenuti veramente rilevanti nei risultati di ricerca.
“Se oggi hai un sito web e non stai lavorando sulla SEO, stai perdendo tempo e soldi. Punto.”
D’altronde Gabriele l’ha sempre detto: “Un consulente mediocre è un costo, un consulente esperto e professionale è un investimento“.

Uno dei motivi per cui questo libro funziona è che Pantaleo scrive come parla: si rivolge al lettore come a un collega o un cliente, non con superiorità, ma con onestà. Ti racconta anche gli errori dei suoi clienti: il classico “cliente all-inclusive” che vuole sito, SEO, social e ADS con 1000 euro, o quello che pensa basti inserire 5 volte una parola chiave per essere in prima pagina. E lo fa senza cinismo, ma con una voglia reale di formare.
All’inizio del libro trovate un quiz per capire in quale dei tre livelli di consapevolezza SEO ti trovi. È un modo utile per calibrare la lettura.
Se stai per rifare il tuo sito, se non sai più cosa chiedere a chi ti fa “la SEO”, se vuoi smettere di buttare soldi in pubblicità senza ritorno, questo libro è un investimento: un testo da leggere con calma, sottolineare e tenere in agenzia o in studio. Non è un libro da leggere e posare. È un libro da usare.
Un libro che si rivolge a liberi professionisti ed imprenditori, di cui Pantaleo dimostra di conoscere aspettative e approcci anche grazie al suo percorso lavorativo.
ATTENZIONE: Non aspettarti di diventare un SEO Specialist dopo aver letto questo libro; ma se sei disposto a imparare, qui trovi tutte le basi per iniziare a fare sul serio.

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