RECENSIONE DEL LIBRO

Lavorare è collaborare

Essere insieme e fare insieme nel mondo del lavoro

lavorare-è-collaborare

Editore:

ROI Edizioni

autore

Sebastiano Zanolli

pubblicazione:

pagine:

Febbraio 2024

256

Autore

Sebastiano Zanolli

Editore

ROI Edizioni

Pubblicazione

Febbraio 2024

Pagine

256

Prezzo

22,00 €

Autore

Sebastiano Zanolli

Pagine

256

Editore

ROI Edizioni

Prezzo

22,00 €

Autore

Sebastiano Zanolli

Pubblicazione

Febbraio 2024

costo:

Editore

ROI Edizioni

Pagine

256

22,00 €

Sebastiano Zanolli – esperto di gestione del cambiamento -, ha scritto ‘Lavorare è collaborare’ per ri-fare il punto della situazione sulla collaborazione negli ambienti professionali e proporre un’analisi completa e una sintesi accessibile su questo tema delicato.

E, anche, per donare a lettrici e lettori gli strumenti necessari a instaurare nuove relazioni nel mondo del lavoro. Oppure in famiglia, tra amiche e amici e – perché no -, nei contesti sportivi.

L’immagine di copertina scelta dall’autore mostra le braccia e le mani di due atleti che si posano insieme su un pallone da rugby.

Quel pallone rappresenta la collaborazione. Qualcosa di concreto, che possiamo stringere fra le mani, passare a colleghe e colleghi, sperimentare e portare alla meta. Nel gioco del rugby otteniamo la Meta quando un giocatore della squadra porta il pallone oltre la ‘linea di meta’ avversaria e lo appoggia a terra.

Per Zanolli mettere a terra la collaborazione significa studiarla, interiorizzarla, comprenderla, diffonderla come cultura nelle aziende e misurarla.

I contenuti del manuale provengono dall’esperienza personale dell’autore, dal suo lavoro sul campo, dall’ascolto attivo e continuo di lavoratrici e lavoratori, dall’osservazione accurata delle dinamiche imprenditoriali e dal lavoro in Diesel.

“… forse questo spiega il mio amore per la ricerca dei pilastri della collaborazione. Ho sperimentato cosa significa sentirsi allo stesso tempo individuo e comunità, due concetti che dovrebbero essere antitetici.

Metterli in relazione perché si potenzino reciprocamente è possibile”.

L’obiettivo del manuale di Zanolli è far conoscere alle persone il concetto di collaborazione nel significato più tondo del termine: entrare in contatto con la collaborazione, con i suoi aspetti concreti e tangibili, con la sua utilità e versatilità.

Il libro ha una suddivisione logica, gerarchica e fluida degli argomenti: strutturato in cinque parti, offre a lettrici e lettori l’opportunità di conoscere pagina dopo pagina le sfumature della collaborazione, gli aspetti teorici e pratici, i benefici e le difficoltà che incontriamo nell’applicarla.

Per rispettare la forma mentis e il modus operandi dell’autore, in questa recensione ti propongo una sintesi di ogni parte del libro: vorrei che tu apprezzassi la chiarezza, la profondità e l’onestà del manuale e lo leggessi per diffondere la cultura della collaborazione del tuo contesto lavorativo. A prescindere dal ruolo che rivesti.

Il motivo è semplice:

Proprio il confronto è la manifestazione tangibile e la prova schiacciante dell’esistenza di quell’umanità che dovrebbe caratterizzare la nostra specie”.

Collaborazione è confronto, condivisione, comunicazione, relazione, empatia. È essere insieme e fare insieme nel mondo del lavoro.

Quali sono i pilastri della collaborazione?

Zanolli, come diversi autori contemporanei, afferma che la pandemia ha cambiato i connotati del lavoro ‘nella sua concretezza e percezione’. Attraversiamo un momento storico nel quale è necessario vivere l’impresa con un approccio nuovo, diverso dal familismo che caratterizza alcune aziende. Il concetto di grande famiglia perde valore perché nei contesti amicali diventa complesso mantenere il potere negoziale, parte integrante del business.

Nella Parte I – Essere insieme. Le fondamenta della collaborazione, l’autore propone un excursus sui pilastri della collaborazione, dalla YOLO economy alla Passion economy, dal lavoro come costrizione al lavoro come possibilità.

Zanolli illustra una ricollocazione del concetto di passione e nuove abitudini lavorative: lavorare può diventare significativo e soddisfacente se usiamo la collaborazione come alternativa, come strumento di ‘partecipazione attiva’ e chiave per risolvere i problemi complessi.

Qui entra in gioco l’intelligenza emotiva che ciascuno ha, ovvero la capacità di gestire le emozioni. Al punto che, azzardo, potremmo parlare di intelligenza collaborativa”.

In questa parte troviamo la differenza tra networking, cooperare e collaborare, i motivi per cui dovremmo sempre collaborare e le indicazioni pratiche per creare, nutrire e mantenere nel tempo una solida cultura aziendale collaborativa.

Collaborare è un’azione strategica.

La collaborazione e le differenze intergenerazionali

Per comprendere le dinamiche che caratterizzano il lavoro nel nostro contesto sociale è utile passare dal concetto di generazione a quello di diversità generazionale.

Nella Parte II – Essere insieme. Dinamiche intergenerazionali e l’arte della collaborazione in squadra, i leader e i giovani trovano un elenco di consigli finalizzati ad allineare gli intenti e portare la collaborazione nei contesti aziendali multigenerazionali.

Come leader di un’organizzazione, è essenziale valutare le proprie convinzioni confrontandole con le opinioni dei collaboratori più giovani e dei nuovi assunti. Questo confronto aiuta a prevenire pregiudizi legati alla posizione o a differenze generazionali”.

Zanolli valuta il concetto di collaborazione all’interno dei team di un’impresa e per i liberi professionisti, i problemi connessi alle aspettative personali e le sfide della comunicazione.

E pone una questione delicata: siamo fatti tutte e tutte per collaborare? L’autore risponde attraverso gli archetipi dei collaboratori (non sono quelli di Jung, eh) e la spiegazione della chiave per una collaborazione efficace. Che non spoilero qui, ovvio.

Conclude la seconda parte del libro con la presentazione del suo modello VILAR, una guida per il successo della collaborazione.

Collaborare è allineamento.

Come superare le sfide della collaborazione

Collaborare è complesso. È un processo articolato composto da sfide, trappole, ostacoli. Ma anche da vantaggi, benefici e risultati tangibili.

Nella Parte III – Essere insieme. Navigare tra le sfide della collaborazione, troviamo molteplici spunti per superare con efficacia i problemi che possono sorgere quando portiamo la collaborazione in azienda.

Questa parte del manuale è densa di contenuti significativi, da leggere, sottolineare e riprendere più volte. Zanolli elenca i cinque fattori chiave della collaborazione, spiega la differenza tra competizione e collaborazione, condivide l’approccio AND di B. Jhonson e propone buone pratiche per coltivare il concetto di fiducia estesa.

La collaborazione “È un’attività strategica, di metodo, che va costruita tenendo in considerazione persone, strumenti e processi”.

È qui che elenca i segnali di allarme della collaborazione e quelli di una collaborazione senza futuro, perché riconoscere una collaborazione che non porta risultati evita costi aziendali.

Il capitolo 19 segna la svolta del libro: dopo aver inquadrato la collaborazione in uno scenario lavorativo che ‘sta attraversando una fase sperimentale’, Zanolli passa la palla dal concetto di essere insieme a quello di fare insieme e inizia una sezione del manuale dedicata a ciò che lui definisce kit salva-collaborazione.

Una valigetta degli attrezzi che leader, manager, titolari, freelance (ma anche collaboratrici e collaboratori) possono portare con sé nella quotidianità lavorativa per generare benessere in azienda.

Come possiamo praticare la collaborazione?

Sebastiano (posso chiamarti per nome?) prova un vero amore per la ricerca dei pilastri della collaborazione. E lo dimostra nelle pagine di Lavorare è collaborare con chiarezza d’intenti e semplicità d’espressione: nella Parte IV – Fare insieme. Mettere in pratica la collaborazione impariamo a praticare, proporre e diffondere la cultura della collaborazione in azienda. Capiamo come agire e vediamo i concetti di operatività, pianificazione e obiettivi.

È quindi proprio la collaborazione l’elemento fondante di ogni gruppo di lavoro: quando manca, quando non c’è il riconoscimento del ‘noi’ … il gruppo stesso non esiste”.

La quarta parte ha un taglio manualistico e schematico con il quale l’autore condivide 21 azioni concrete per sviluppare una collaborazione efficace in azienda, sette step per generare la NOI-TUDINE (neologismo meraviglioso), la guida per il lavoro collaborativo e le strategie di coinvolgimento del team.

I capitoli sono ricchi di risorse applicabili nei contesti aziendali da domani mattina, per dire. Un insieme di strumenti educativi che dovremmo interiorizzare e sperimentare per rafforzare la qualità della collaborazione.

Ti consiglio di soffermarti sul capitolo dedicato alla gestione del feedback, utilissimo negli ambienti professionali ma anche personali.

C’è un modo per misurare la collaborazione?

(CTot) = (CS + CT + CO)/3. Sai cos’è? È la formula matematica che ti serve per misurare l’efficacia della collaborazione totale in azienda.

La Parte V – Misurare la collaborazione, scritta insieme al consulente e formatore Cristiano Ottavian, è dedicata alla valutazione dei parametri strategici, tattici e operativi finalizzati a misurare la collaborazione.

Sono quattro i livelli di collaborazione da quantificare per comprendere l’efficacia della collaborazione totale: strategica, tattica, operativa e prospettica.

Lo strumento individuato dagli autori si chiama Collabometric e si compone di quattro formule matematiche con cui possiamo dare un valore a ogni livello della collaborazione ed estrapolare una valutazione quantitativa e qualitativa.

Perché è importante misurare la collaborazione?

Se vi è una ‘buona’ o ‘alta’ collaborazione, le cose vanno meglio, si riducono i fraintendimenti, vi sono meno sprechi di tempo e di risorse”.

Nelle ultime pagine del libro capiamo che la collaborazione non è un concetto astratto, ma qualcosa di tangibile, concreto, materico e misurabile.

Possiamo prendere tra le mani la collaborazione e portarla in azienda. Condividerla, praticarla, coltivarla, morderla. “In questo modo la cultura aziendale animerà un’autentica comunità: sentire che non si è soli mentre si sta facendo fatica dà un senso alla fatica stessa”.

Collaborare è non sentirsi soli.

Conclusioni del libro

Lavorare è collaborare ha un taglio manualistico. La struttura del libro è precisa, logica, razionale.

La presenza di punti elenco, tabelle, grafici, rende piacevole e leggera la comprensione di tematiche complesse e delicate.

La scrittura di Zanolli è pulita, leale, morbida: il tono di voce empatico e l’espressività calda mettono in luce l’intelligenza emotiva, la sensibilità e l’umanità dell’autore.

L’approccio è autorevole, amichevole e mai egoriferito, nonostante Zanolli abbia scritto il manuale sulla base dell’esperienza personale vissuta lungo il percorso professionale.

Consiglio a tutte le persone con il ruolo di manager, titolari, leader, imprenditrici e imprenditori la lettura di Lavorare è collaborare per acquisire una maggiore consapevolezza sulla gestione dei team aziendali e generare un benessere tangibile e un clima di fiducia all’interno dell’organizzazione.

Lo consiglio a chi lavora e vive da freelance per comprendere le dinamiche che caratterizzano il nostro contesto lavorativo e diventare collaboratori e collaboratrici preparati e comunicativi.

Lo consiglio alle e ai dipendenti per capire quanto sia complesso, a volte, organizzare e pianificare il lavoro e per trovare con serenità una strada verso l’apertura e il dialogo con tutte le persone dell’organizzazione.

In un mondo dove l’interdipendenza tesse le nostre vite professionali e personali, la collaborazione non è più una scelta, ma una necessità vitale”.

Collaborare è un’urgenza, è aria fresca da inspirare a pieni polmoni, è linfa per le aziende.

È la costruzione di relazioni di fiducia, durevoli e genuine.

voto:

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Federica Trezza
Ciao sono Federica, scrivo, leggo e nuoto. Curo la Scrittura di contenuti digitali e tradizionali per professionisti e imprese che hanno bisogno di una penna agile, allenata ed entusiasta. Mi occupo dell’ideazione ex novo di testi per siti web e articoli del blog in ottica SEO. Realizzo progetti di comunicazione per i brand e li accompagno lungo un percorso di crescita che ha l’obiettivo di far acquisire alle persone maggiore consapevolezza su obiettivi, strategie, strumenti, canali e narrazione. Edito testi tradizionali e ottimizzo contenuti per il web in linea con la strategia SEO. Scrivo qualsiasi contenuto con un approccio da Ghostwriter e mi affianco ad autori e imprenditori che desiderano scrivere manuali o libri d’impresa. Per liberare la mente dai pensieri opprimenti e predispormi alla Scrittura, nuoto.

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Ciao sono Federica, scrivo, leggo e nuoto. Curo la Scrittura di contenuti digitali e tradizionali per professionisti e imprese che hanno bisogno di una penna agile, allenata ed entusiasta. Mi occupo dell’ideazione ex novo di testi per siti web e articoli del blog in ottica SEO. Realizzo progetti di comunicazione per i brand e li accompagno lungo un percorso di crescita che ha l’obiettivo di far acquisire alle persone maggiore consapevolezza su obiettivi, strategie, strumenti, canali e narrazione. Edito testi tradizionali e ottimizzo contenuti per il web in linea con la strategia SEO. Scrivo qualsiasi contenuto con un approccio da Ghostwriter e mi affianco ad autori e imprenditori che desiderano scrivere manuali o libri d’impresa. Per liberare la mente dai pensieri opprimenti e predispormi alla Scrittura, nuoto.

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