Il loro obiettivo? Creare una community di persone unite da una passione e dare loro uno spazio dove potersi esprimere.

No, non stiamo parlando dei social ma di un loro antenato: le fanzine.

Ma dopo tutto lo dice già il sottotitolo: Ciò che viviamo in rete era già nella carta.

Dove nasce la nostra passione per la creazione dei contenuti?

Meme, fake news, condivisione di contenuti, cultura del remix, copia-incolla: “Pensiamo che il modo in cui oggi ci esprimiamo online sia conseguenza delle nuove tecnologie” ma “se indagassimo oltre la mera tecnologia, noteremmo che molte queste attività sono già state ampiamente sperimentate in passato nel mondo cartaceo”.

Francesco Ciaponi, fondatore di Edizioni del Frisco e professore di Storia della Stampa e dell’Editoria presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, lo scrive nella sinossi del suo libro “Fanzine Culture”, in cui esplora a fondo la nascita di questo particolare tipo di stampa autoprodotta ma anche della sua evoluzione dopo l’avvento di internet prima e dei social network poi.

Cosa sono le fanzine?

Fanzine = Fan + Magazine. Semplice no?! No.

Ciaponi parte ovviamente dalla definizione della fanzine, compito non facile perché per sua natura è mutevole e “rifugge da qualsiasi voglia steccato e categoria”, e parla di “una rivisita effimera, economica e a bassa tiratura, realizzata da appassionati di un settore della cultura di massa per altri appassionati”.

Ma è abbastanza riduttiva secondo me, ma come si potrebbe imbrigliare in poche parole una cosa nata amatorialmente e in differenti contesti sociali e culturali? In realtà, come scoprirete leggendo questo volume, le fanzine sono contraddistinte da omogeneità stilistiche e motivazionali. Uno dei principali tratti distintivi è quello che notiamo anche oggi nei nipoti e pronipoti delle fanzine: la volontà di “mettere in reciproco contatto gli individui, nonché consentire lo scambio più o meno continuo e regolare di messaggi attraverso pratiche che si contrappongono nettamente a quelle accettate dal mondo dell’editoria e dalla comunicazione mainstream”.

La distinzione tra questo tipo di stampa e i mass media sta in tre caratteristiche:

• I fanzinari sono non-professionisti
• La fanzine è un artefatto semplice e senza scopo di lucro
• La distinzione tra produttore e consumatore è sfumata

Io ci vedo molte similitudini con i creatori di contenuti attivi oggigiorno su qualsiasi social network: non professionisti che propongono contenuti semplici a persone simili a loro e che a loro volta possono creare altri video o meme, e così via. Cade invece spesso, secondo me, il senza scopo di lucro. Purtroppo.

Fanzine e User Generated Content

Ed eccoci a un punto del libro in cui ho detto: era davvero tutto già qui.

Dalle fanzine di ieri nascono gli UGC (User Generated Content) di oggi: immagini e video realizzati da appassionati e amatori, soggetti al di fuori del circuito professionale del mercato dell’informazione.

Come spiega Francesco Ciaponi, le nuove tecnologie sempre più accessibili e a basso costo hanno reso la possibilità di produrre contenuti alla portata praticamente di tutti, mentre il sostegno del web 2.0 aumenta viralità e visibilità degli stessi. Tutto ciò rende la rete un luogo deputato alla cultura partecipativa.

Io e questo libro ci siamo scelti. Ma ci siamo scelti molti anni fa.

Nei primi anni 2000 la mia adolescenza ha incontrato il web, facendomi conoscere i forum, i blog e le chat. Luoghi dove ho conosciuto persone con le mie stesse passioni e che fanno parte tutt’oggi della mia vita. Ma visto che tutto era già scritto, io quei luoghi li ho vissuti a pieno, scegliendo in quel momento il lavoro che avrei fatto “da grande”: creavo le grafiche dei forum e blog che gestivo, moderavo contenuti e commenti, scrivevo testi online.

Col senno di poi: a 15 anni ho incontrato i nipoti delle fanzine mentre a 19 anni il primo pronipote (Facebook).

Quando ho visto “Fanzine Culture” tra le nuove uscite di Flaco ho detto semplicemente “MIO”. E dopo averlo letto posso solo ribadire quel “MIO”.

Quindi se sei appassionato di cultura underground, musica, fandom, libertà di espressione e/o di contenuti: leggilo ed esplora il tuo mondo da un’altra prospettiva.