Un manuale denso e necessario per chi vuole comprendere (davvero) come orchestrare una comunicazione di marca efficace e coerente in un panorama mediatico frammentato e sovraccarico.
L’era della disattenzione
Herbert Simon, economista e premio Nobel, ci ricorda che “una ricchezza di informazioni genera una povertà di attenzione”. È proprio in questo scenario contemporaneo, caratterizzato da un flusso incessante di stimoli e contenuti, che si inserisce il concetto di economia — o era — della disattenzione: un contesto in cui la sfida non è più solo comunicare un messaggio, ma riuscire a conquistare e mantenere l’attenzione di interlocutori costantemente distratti.
In questo landscape si colloca il volume La comunicazione integrata di marketing. Strategie per il successo nell’era della disattenzione che offre una riflessione puntuale su come le imprese possano ripensare le proprie strategie di comunicazione.
L’autore — forte di una lunga esperienza sul campo — propone un approccio olistico e rigoroso alla Integrated Marketing Communication (IMC), chiarendo che la sfida di oggi non è solo “fare comunicazione”, ma fare sistema: integrare strumenti, messaggi e canali in una narrazione coerente, riconoscibile e memorabile. Non basta più “raggiungere” il pubblico: occorre ingaggiarlo e costruire relazioni solide, facendo leva su messaggi rilevanti, personalizzati e coerenti lungo tutto il percorso di contatto.
Un punto di vista unico: quando il marketing incontra la psicologia evoluzionistica
Ciò che rende questo manuale particolarmente distintivo rispetto ad altri testi sul tema è il connubio tra l’influenza dei media e la psicologia evoluzionistica. L’autore porta il lettore a esplorare i meccanismi cognitivi e sociali che guidano le decisioni d’acquisto: dalle emozioni primarie che determinano la nostra attenzione, al funzionamento della memoria e del ricordo, fino all’impatto della ripetizione e dell’esposizione crossmediale.
Infatti, la psicologia evoluzionistica è una disciplina che cerca di spiegare come e perché il nostro cervello funziona in un certo modo oggi, partendo dal presupposto che molte delle nostre emozioni, comportamenti e processi mentali si sono evoluti migliaia (o milioni) di anni fa per risolvere problemi di sopravvivenza e riproduzione nell’ambiente dei nostri antenati.
Questo approccio è illuminante perché ci ricorda che la comunicazione non avviene nel vuoto, ma è recepita da un essere umano plasmato da millenni di evoluzione biologica e culturale.
Per i professionisti del marketing, questa consapevolezza si traduce in strategie più mirate e realmente efficaci.
Dal branding alle agenzie media
Il manuale si distingue anche per la ricchezza di spunti operativi. L’autore non si limita a fornire una teoria, ma accompagna il lettore in una disamina chiara e dettagliata delle variabili da governare in una strategia di comunicazione integrata.
Alcuni temi trattati con particolare efficacia:
- Organizzazione e team: ruoli, competenze e composizione di una squadra di lavoro dedicata alla comunicazione integrata.
- Brand storytelling: come costruire una narrazione coerente e distintiva che risuoni con il pubblico.
Il branding è uno dei capitoli principali dell’opera e si concentra sull’importanza, in primis, della costruzione di un’equity di marca: un brand rappresenta un “universo di significato” intangibile e condiviso dalla collettività. L’identità di un brand è quindi molto più di un nome o di un logo: è un insieme di associazioni, esperienze e valori che influenzano percezioni e decisioni dei consumatori. Un brand ha quindi un valore tanto intrinseco quanto estrinseco, emotivo e “segnalativo” (comunica unicità e status). - Strategia crossmediale: come orchestrare l’uso sinergico di media tradizionali e digitali per massimizzare reach, frequenza ed efficacia.
- Obiettivi e metriche: dalla definizione di obiettivi di business, marketing e comunicazione, fino alla misurazione dell’efficacia tramite KPI a lungo termine (con una critica lucida agli indicatori di efficienza a breve termine).
In questa sezione viene proposta un’analisi sulla costruzione del budget di comunicazione e delle sue principali metriche, suggerendo anche un benchmark di investimento in comunicazione rispetto al profitto aziendale generato (generalmente la ratio è del 10%, secondo la letteratura accademica).
Tra le misure quantitative di valutazione per il successo di una campagna di comunicazione si annoverano ROI e ROAS, alle quali si aggiungono metriche più “qualitative”, tra cui Top of Mind, Brand Mention, Equity Index… - Mix di strumenti: una panoramica aggiornata e pratica sui diversi strumenti disponibili — dai video all’audio, dall’out of home ai social media, dagli influencer all’experiential marketing, passando per native advertising, partnership e sponsorizzazioni — evidenziando per ciascuno punti di forza, limiti e best practice.
- Attori della filiera: una mappatura chiara delle agenzie, centri media, concessionarie e partner coinvolti nella gestione operativa di una campagna.
Perché leggerlo?
Tre motivi concreti per cui consiglio questo libro:
- Per costruire strategie realmente integrate, evitando la frammentazione tra reparti e strumenti (errore ancora diffusissimo nelle aziende italiane).
- Per acquisire una visione più profonda dell’audience, che vada oltre i dati demografici o i like e punti alla comprensione delle leve psicologiche e comportamentali.
- Per orientarsi con consapevolezza nella misurazione dei risultati, imparando a bilanciare efficienza (breve termine) ed efficacia (lungo termine) con metriche appropriate.

La comunicazione integrata di marketing è un manuale solido, ambizioso e concreto. Un testo che aiuta a fare ordine nella complessità e fornisce strumenti immediatamente applicabili per chi vuole progettare strategie di marca efficaci nell’era della disattenzione.
A chi è consigliato? L’opera di Chiapponi è dedicata agli addetti al settore con una solida esperienza in ambito marketing e/o comunicazione, risultando molto tecnica e dettagliata. Pertanto, se ne suggerisce la lettura a:
- Manager e direttori marketing che vogliono aggiornare i propri modelli operativi in un contesto sempre più complesso e interconnesso.
- Responsabili comunicazione, brand manager e professionisti di agenzia che desiderano affinare l’approccio strategico.
- Studenti di marketing e comunicazione per avere una visione completa, aggiornata e multidisciplinare.
Una lettura che non solo informa, ma forma.
