Se nell’ultimo anno e mezzo non sei stato rapito dagli alieni o rimasto naufrago su un’isola deserta ti sarai forse accorto come il mondo dell’AI sia entrato con prepotenza nelle nostre vite. Dall’arrivo di ChatGPT ad oggi, ogni giorno leggiamo di come l’AI verrà integrata in questo e in quell’altro sistema per aiutarci. La parola che infatti si legge di più in tanti articoli è “facilitare”: l’AI oggi ci facilità in tante piccole e grande attività, se la sappiamo usare bene.
Per questo il nuovo libro di Bonaventura di Bello arriva in un momento topico: quello in cui lo scetticismo dell’arrivo di ChatGPT ha lasciato spazio alla curiosità e alla ricerca di informazioni su come usare questa tecnologia. Oggi tutti voglio sapere come usare l’AI a proprio vantaggio.
Ed ecco che questo testo è qui proprio per chi, partendo da zero (o quasi), vuole saperne di più e iniziare, a piccoli passi, ad usare qualche strumento.
Generare testo con l’AI
Partendo da una sintesi, necessaria, per delineare l’evoluzione che la tecnologia dell’intelligenza artificiale ha seguito nei decenni del secolo scorso e in parte di quello attuale, il primo capitolo scorre veloce evitando di soffermarsi su dettagli, sigle e termini tecnici (anche perché basta una semplice ricerca sul Web per trovare queste informazioni).
Si passa subito all’azione nel capitolo due, e già il titolo ci dice tutto: Generare testo con l’AI. Qui troverai tutto sugli assistenti digitali: non solo chatGPT ma anche Copilota di Microsoft e Bard di Google, che ha cambiato il nome in Gemini solo di recente. Io ammetto di essere “fedele” a ChatGPT per cui gli altri li conoscevo solo per nome. Ma dopo questa lettura ho iniziato a esplorarli tutti, anche i meno conosciuti citati nel testo, e devo dire che ho scoperto tante cose nuove.
Cos’è un Prompt e come si scrive in modo efficace
Ormai divenuto parola comune per i più, PROMPT altro non è che la domanda che facciamo ai sistemi di AI. E in questi mesi si sono sprecati gli articoli che ci hanno insegnato a scriverne uno. Ecco qui i consigli dell’autore per un prompt efficace:
1. Chiarezza, specificità e concisione: il nostro prompt è sufficientemente chiaro e specifico? Descrive chiaramente l’obiettivo che vogliamo raggiungere? Ci sono dettagli o elementi specifici che potrebbero migliorarlo in tal senso?
2. Contesto: abbiamo sufficientemente chiarito le ragioni della nostra richiesta, le sue finalità o altri dettagli utili a consentire all’iA di “modellare” la sua risposta in modo che si adatti al contesto da cui è nata la richiesta e a quello cui è destinata la risposta stessa?
3. Ruolo: possiamo “suggerire” all’A di interpretare un ruolo che abbia le caratteristiche della figura più adatta a fornire la risposta alla nostra richiesta?
4. Tono e formato: la risposta che ci aspettiamo è basata su una serie di semplici paragrafi di testo, oppure può risultare più utile se strutturata in un particolare formato (per esempio una tabella o un elenco puntato o numerato)? Il linguaggio con cui sarà espressa deve avere un tono particolare, per esempio più o meno formale?
5. Esempi: possiamo fornire all’IA degli esempi riguardo a quanto ci aspettiamo nella sua risposta? Valutiamo se siamo in grado di farlo e se ciò può contribuire a migliorarla.
A seguire una lunga serie di esempi per creare testi di ogni tipo, dalle storie alle pubblicità, ma anche tabelle e presentazioni.
Ma non solo generazione di testo, da testo. Oggi i sistemi di AI generativa possono navigare in rete, leggere documenti e allegare immagini da cui ricavare tutte le informazioni che ci servono; spesso si tratta di funzioni a pagamento, ma per certi tipi di lavoro ne vale davvero la pena. Ad esempio per i contenuti dei tuoi social media e per la stesura di articoli per un blog (la Seo non sarà più un problema.
Generare immagini con l’AI
Ammetto che quella di generare immagini con l’AI è la funzione che ho meno sperimentato in questo anno e mezzo di utilizzo dell’AI e forse anche quella che più di spaventa. Ma, tralasciando la domanda “come facciamo a capire se un’immagine è vera o creata con l’AI?”, ho apprezzato la semplicità con cui questa parte viene spiegata a partire dallo strumento principe per questa funzione: DALL-E.
E ho scoperto gli errori che, da profana, ho fatto nei miei tentativi di usarlo. Cosi come non conoscevo la sua integrazione con Canva, servizio che ormai TUTTI usiamo e che nell’ultimo anno ha integrato l’AI in tante funzioni, a partire proprio dai testi.
Ma non solo DALL-E, si parla anche di Midjourney, descritto come “più potente e dal più alto realismo” ma, sinceramente, meno intuitivo lato interfaccia. Serve prenderci un po’ la mano.
L’ultima parte del libro è quella che tutti dovremmo avere sulla scrivania, in una nota sul telefono o condivisa in un drive con i colleghi: i dieci tool per ogni esigenza. E si, sono davvero utili, perchè si va oltre la semplice generazione di testo e si entra nel “magico” mondo dell’AI con entrambe le scarpe, scoprendo tutti quello che possiamo farci per risparmiare tempo, avere idee e risolvere problemi.
Non non ve li metto qui, altrimenti che senso avrebbe comprare il libro? Vi dico solo che se vi occupate di grafica, o vi piacerebbe farlo, ci sono altre Tool dedicati a questo e che il libro si chiude, davvero stavolta, con una serie di risorse messe a disposizione dell’autore ad un link dedicato con tanto di password.
La collana “for dummies” è stata pensata proprio per introdurre e facilitare la conoscenza di un argomento dandoci le basi da cui partire. E anche questo testo lo fa.
L’approccio graduale di questo libro permetterà a chiunque di fare un salto di qualità, attraverso un percorso lineare e logico che abbraccia tutti gli aspetti più importanti dell’AI di oggi
Non vi nascondo che ho letto questo libro alla scrivania, provando tante delle cose descritte in diretta, mentre le leggevo. È un consiglio che vi lascio, perché mettere mano subito a quanto letto è la cosa migliore per sperimentare questi sistemi.
A chi consiglio questo libro? A chi desidera familiarizzare con l’AI, per comprenderne le opportunità di impiego, ma senza essere alla ricerca di un approccio troppo tecnico. Ma anche a coloro che, avendo già familiarizzato con ChatGPT e altri strumenti di lA generativa, desiderano andare più a fondo e trasformare l’IA generativa in un vero e proprio assistente in grado di svolgere le fasi più noiose dei propri compiti.
L’autore lo consiglia anche “Agli studenti e ai formatori in qualsiasi ambito didattico che vogliano trasformare l’AI generativa in un aiuto concreto alle proprie attività di apprendimento, insegnamento e verifica, creando ed elaborando ogni genere di materiale”.
Non possono mancare i professionisti in questo elenco, soprattutto coloro che operano nel campo della comunicazione, in cui la creazione di contenuti è una necessità quotidiana. I diversi strumenti spiegato in questo libro permettono di costruire una cassetta degli attrezzi di tutto rispetto in grado di aumentare l’efficienza, diminuire lo sforzo e migliorare la qualità dei risultati.