RECENSIONE DEL LIBRO

Fahrenheit 451

Editore:

Mondadori

autore

Ray Bradbury

pubblicazione:

pagine:

Maggio 2016

192

Autore

Ray Bradbury

Editore

Mondadori

Pubblicazione

Maggio 2016

Pagine

192

Prezzo

12,00 €

Autore

Ray Bradbury

Pagine

192

Editore

Mondadori

Prezzo

12,00 €

Autore

Ray Bradbury

Pubblicazione

Maggio 2016

costo:

Editore

Mondadori

Pagine

192

12,00 €

Fahrenheit 451 racconta un mondo in cui possedere libri è un reato, una società distopica in cui tutti i ruoli sono ribaltati: i pompieri accendono fuochi invece di spegnerli; i libri sono considerati elementi di ribellione e per questo vengono bruciati dai pompieri; una giovane donna e un vecchio conducono il protagonista, Montag, a porsi delle domande e a liberarsi dalle catene dell’ordine precostituito.

Questo blog si intitola Libri di Marketing e probabilmente ti starai chiedendo cosa c’entra un libro di questo tipo con la comunicazione e il marketing digitale. La verità è che Fahrenheit 451 è stato pubblicato circa 40 anni prima della nascita del Web, ma leggendolo è quasi impossibile non pensare alla società odierna.

Fahrenheit 451 e la società distopica

Si tratta di un racconto fantascientifico pubblicato nel 1953 dal narratore e sceneggiatore americano Ray Bradbury, che racchiude in meno di 150 pagine una serie di riflessioni sull’evoluzione dei mezzi di comunicazione e sull’impatto che questi hanno sull’umanità. La radio dopo trent’anni di egemonia era ormai al tramonto, mentre le trasmissioni televisive erano soggette a una forte ascesa, tra spettacoli di varietà con grandi orchestre, comici grossolani e soap opera.

Se continua così, nessuno leggerà più libri sarà stato il punto di partenza della sua riflessione. Un po’ quello che esclamiamo noi quando vediamo qualcuno con la testa china sullo smartphone.

Fahrenheit 451 racconta una società in cui mezzi di comunicazione e tecnologia hanno ridotto gli uomini alla passività, l’intrattenimento televisivo è l’unica ragione di esistenza e chiunque voglia spingersi oltre chiedendosi il perché delle cose viene considerato un sovversivo, un pericolo, e per questo punito.

Di che parla Fahrenheit 451?

I temi affrontati sono molteplici.

Uno spettatore incapace di pensare assicura il mantenimento dell’ordine precostituito. I mezzi di comunicazione bramano spettatori passivi, i quali vengono riempiti di informazioni di scarsa utilità che li fanno sentire intelligenti. Non puoi costruire una casa senza legno e chiodi, quindi se non vuoi che la casa venga costruita, nascondi il legno e i chiodi.

Il pensiero critico può (e deve) essere allenato.  Pensare è faticoso, difficile, richiede impegno. Richiede la capacità di saper leggere, osservare, farsi domande. Montag, pompiere e protagonista del romanzo, vive un percorso di consapevolezza che inizia con il chiedersi se bruciare libri sia giusto o sbagliato, arrivando infine a comprendere l’importanza della memoria e della cultura.

Le esecuzioni pubbliche vengono spettacolarizzate e amplificate in nome dell’intrattenimento. Dalla folla che assiste inerme ogni volta che i pompieri danno fuoco a una casa piena di libri, alla televisione che trasmette in tempo reale l’inseguimento di Montag, anch’egli trasformatosi in pericolo pubblico. Tutto viene sacrificato al dio dell’intrattenimento (e delle visualizzazioni?).

Le similitudini con la società di oggi sono tante e credo possano essere riassunte con una delle mie citazioni preferite:

La pace, Montag. Dai alla gente concorsi a premi in cui basta conoscere le parole delle canzoni più famose, le capitali degli stati o quanto granturco si è prodotto l’anno scorso nello Iowa. Riempila di informazioni innocue, rimpinzala di tanti “fatti” e si sentirà intelligente solo perché sa le cose. Loro crederanno di pensare, avranno l’impressione del movimento anche se non si muovono affatto. E tutti saranno felici perché i fatti di quel genere non cambiano. Non dargli armi sdrucciolevoli come filosofia, sociologia o altri strumenti per collegare le cose, perché è là che si annida la malinconia.

Fahrenheit 451: In conclusione

A chi è consigliato? A chiunque abbia voglia di leggere un romanzo che faccia riflettere sulla società di oggi e sulle nuove tecnologie, ma che sappia anche intrattenere con una scrittura appassionante e scorrevole.

È da avere in libreria? Ovvio! Da leggere e rileggere per trovare chiavi di lettura e spunti di riflessioni sempre nuovi.

voto:

l'Autore

della recensione

Sara Veltri
Head of Marketing per Fattoretto Agency, Agenzia specializzata sulla SEO e AI per eCommerce.

condividi

la recensione

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

entra nella community di

Ricevi ogni mese le ultime recensioni direttamente nella tua casella email.

le recensioni

consigliate

condividi

la recensione

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Sara Veltri
Head of Marketing per Fattoretto Agency, Agenzia specializzata sulla SEO e AI per eCommerce.
Head of Marketing per Fattoretto Agency, Agenzia specializzata sulla SEO e AI per eCommerce.

l'Autore

della recensione

hai già visto le

ultime recensioni?