Avete mai pensato di cancellarvi dai social? Avete mai pensato ai possibili danni che questi stanno causando a noi ma soprattutto alle generazioni future? Avete mai davvero pensato, mentre scrollare il vostro feed, a come cambia il vostro umore in base a quello che vedete? Ecco, se avete mai fatto una delle cose sopra allora questo libro confermerà i vostri timori.
Jaron Lanier non la “tocca piano”. A differenza di Carl Newport in Minimalismo Digitale (leggi la recensione qui), l’autore qui parte con un’unica idea: vincerci a cancellarci da tutti i social.
E lo fa argomentandovi dieci ragioni per cui cancellare i vostri account social che vi riporto anche qui, senza pericolo di fare spoiler, perché sono sulla quarta di copertina del libro e quindi ben visibili a chiunque lo prenda in mano.
- Stai perdendo la libertà di scelta
- Abbandonare i social media è il modo più mirato per resistere alla follia dei nostri tempi
- I social media ti stanno facendo diventare uno stronzo
- I social media stanno minando la verità
- I social media tolgono significato a quello che dici
- I social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia
- I social media ti rendono infelice
- I social media non vogliono che tu abbia una dignità economica
- I social media stanno rendendo la politica impossibile
- I social media (ti) odiano (nel profondo del)l’anima
Leggendo questo decalogo si può capire che è tutta una FREGATURA. Non si salva (quasi) nessuno da questo vortice negativo in cui siamo trascinati.
Capirete il punto di vista dell’autore, le sue motivazioni e a chi dà la colpa di questo. (Spoiler: l’assassino non è il maggiordomo come si potrebbe pensare, sarebbe troppo semplice).
D’accordo o meno con l’autore e le sue posizioni sicuramente ben schierate verso il pessimismo cosmico (anche se lui si definisce ottimista) vi ritroverete sicuramente in tante situazioni descritte, sentendovi quasi scemi per aver pensato quelle cose, per esservi lasciati trascinare da un “sistema” creato apporta per questo.
La conclusione è meno banale di quello che si pensa e questo è un libro che chi si occupa di comunicazione sui social dovrebbe leggere. Non per mollare tutto e aprire un bar sulla spiaggia alle Bermuda ma per capire l’importanza che certi ruoli oggi ricoprono nella società e cercare (mi auguro) di lavorare in modo un po’ più etico.
Lascio a voi, una volta letto, il parere finale perché si sa, quando leggi un libro una parte di lui entra in te. E questo vale tantissimo per il libro in questione!