Simone Terreni è un imprenditore toscano, ingegnere informatico, formatore, Storyteller e uno dei 100 top manager 2021 secondo Forbes. È un grande appassionato del mondo digitale, delle telecomunicazioni, di Dante e di Leonardo da Vinci. Ama creare connessioni interdisciplinari e il suo penultimo libro “A superar lo inferno”, ne è la testimonianza più tangibile. In questo suo ultimo libro raccoglie le storie delle 50 menti visionarie che ci hanno condotto all’era digitale. Una selezione ardua e complessa, che il nostro caro Simone è riuscito a fare con grande maestria!
Come si struttura il libro
Prefazione a cura di Massimo Temporelli, fisico e professore di antropologia, intro dell’autore e si parte con il grande viaggio all’interno di 50 vite straordinarie, che hanno contribuito a condurre l’umanità dove si trova quest’oggi. Tenete a mente questo concetto e ne approfitto per realizzare un hashtag: #connectingthedots
I vari personaggi sono stati organizzati e raggruppati con questa logica:
• I visionari del passato
• I teorici del calcolo
• I pionieri dei calcolatori
• Gli eroi delle telecomunicazioni
• I signori del computer
• Gli imprenditori digitali
• L’era dei social
Ogni personaggio viene raccontato sistematicamente in 4 pagine:
• Pagina 1, sempre a sinistra: ritratto curato da Giorgio Galimberti;
• Pagine 2 e 3, bianca e volta: la sua vita riassunta in 5 punti salienti.
• Pagina 4, sempre a destra: una conclusione, sintetizzata in una sorta di manifesto, composta da 4/5 righe circa con un corpo carattere maggiorato e posizionate al centro della pagina.
Vi riporto una delle “conclusioni manifesto” che mi è piaciuta di più, che in realtà è realizzata con una citazione del personaggio raccontato:
“Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. Essi sanno già cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario”.
Steve Jobs
Un grande lavoro di sintesi e di unione tra puntini
Simone, da esperto e appassionato quale è dei grandi geni del passato e dei fenomeni dei giorni nostri, è riuscito in modo straordinario a individuare il fil rouge che parte da Archimede e arriva fino ad Elon Musk, passando da Jacquard, Fibonacci, Olivetti (a titolo di esempio). Ma il gran lavoro svolto dall’autore non finisce qui: sintetizzare la vita intera di 50 personaggi, in 5 punti salienti, non è stato sicuramente semplice. La capacità di sintesi è un dono e Simone Terreni ne è ben fornito!
#connectingthedots
Gli aggettivi e sostantivi in forma esclamativa, stiloso!
Una cosa che balza subito all’occhio è la presenza di un aggettivo o di un sostantivo al termine di ognuno dei 5 punti in cui si racconta la vita del personaggio. Una parola posizionata al termine del paragrafo che ha il preciso scopo di riassumere quanto appena letto. All’inizio fa un effetto strano, quasi innaturale. Mi sono sembrati quasi dei vezzi estetici. Poi, in realtà, ti accorgi di quanto quella parola chiave sia utile alla comprensione globale del paragrafo, come un cerchio che si chiude perfettamente. Comunicatore!
Quale è stata la mia storia preferita?
Sono tutte affascinanti, ricche di passione, dedizione, tenacia, sacrificio, intuizione. La storia di riscatto di Antonio Meucci, che è stato proclamato unico inventore del telefono soltanto nel 2002, ad oltre 100 anni dalla sua morte. Così come quella di Adriano Olivetti, personaggio più recente, che aveva compreso già 70 anni fa quanto fosse importante mettere i propri lavoratori/collaboratori in una condizione di benessere all’interno della propria azienda. Nella mia libreria ho la biografia di Olivetti ancora nuova da leggere, ho comunque visto il film che ricostruisce il suo vissuto e in casa non poteva mancare un esemplare di una delle sue macchine da scrivere. Ho una lettera 32 acquistata da un privato che aveva bisogno di liberare la propria soffitta per qualche decina d’euro.
Cosa mi ha lasciato questo libro?
La certezza che non si finisce mai d’imparare. Di 50 personaggi raccontati, ne conoscevo soltanto poco più di 20, un 50% scarso. Così come la certezza che a volte le grandi intuizioni, i grandi personaggi, le grandi aziende, spesso vengono “inghiottite” da scelte strategiche sbagliate (soprattutto nel caso di aziende), dalla stessa storia e dagli anni che passano. Un libro come questo è utile anche per riportare al giusto splendore antichi tesori, in termini di persone e conoscenze.
Conclusioni: è un testo utile per avere una visione d’insieme rispetto alle principali innovazioni che ci hanno condotto all’era digitale moderna. Non è necessaria alcuna conoscenza specifica preliminare.
A chi è rivolto: è un libro per persone curiose, oserei dire 11-99 anni. Ipotizzo 11 anni perché con la scuola media inizia l’approfondimento in verticale delle materie, fioriscono le prime passioni per le materie e si rafforzano le attitudini.
Quanto è pratico: è un libro piacevole da sfogliare e rileggere anche a distanza di tempo. È ben strutturato e si presta bene come base di partenza per approfondimenti e collegamenti tra le grandi innovazioni della storia, che ci hanno portato all’era digitale odierna.
È da avere in libreria: un’ottima idea regalo, un volume pregiato e senza tempo. Io me lo sono auto-regalato ?
E ricordate: #connectingthedots