RECENSIONE DEL LIBRO

L’elefante invisibile

Editore:

Il Saggiatore

autore

Luciano Canova

pubblicazione:

pagine:

Maggio 2022

208

Autore

Luciano Canova

Editore

Il Saggiatore

Pubblicazione

Maggio 2022

Pagine

208

Prezzo

20,90 €

Autore

Luciano Canova

Pagine

208

Editore

Il Saggiatore

Prezzo

20,90 €

Autore

Luciano Canova

Pubblicazione

Maggio 2022

costo:

Editore

Il Saggiatore

Pagine

208

20,90 €

Dal titolo del libro riusciamo già a scorgete l’essenza del contenuto. Cose, eventi, fatti talmente “giganteschi” che però… Finiscono con l’essere ignorati, non visti, invisibili appunto.

L’autore introduce il concetto servendosi di un’antica leggenda indiana, che narra di un elefante che un giorno giunge in un villaggio. I saggi ciechi della comunità vanno dal pachiderma per capire di cosa si trattasse: ognuno di loro tocca una specifica parte dell’animale senza però capire cosa fosse nella sua interezza. Chi tocca le zampe crede di aver davanti un tempio. Chi tocca la zanna crede di aver davanti una lancia. E nessuno si rende conto di cosa sia quell’enorme “cosa” nella sua interezza. Questo per dire che quei ciechi siamo noi ogni giorno e dobbiamo imparare a vedere per evitare che l’inatteso possa schiacciarci all’improvviso.
L’obiettivo del libro è esaminare il meccanismo con cui il cervello elabora le informazioni e prende decisioni. Decisioni irrazionali figlie di trappole mentali, bias ed emozioni. Gli argomenti trattati e gli esempi riportati toccano temi del calibro delle scienze comportamentali con bias ed euristiche, matematica, calcolo probabilistico, teoria dei giochi, nudging, riscaldamento globale. Sì, avete letto bene: riscaldamento globale, global warming, o chiamatelo come più preferite. Un autentico esemplare di elefante invisibile. E trovo assolutamente fantastico diffondere conoscenza, usando come caso di riferimento una questione reale, attuale, urgente, impellente come il cambiamento climatico e le sue disastrose conseguenze.
Posso svelarvi un segreto? Non me lo aspettavo. Da appassionata di neuroscienze non mi aspettavo di trovare questo tipo di esempio all’interno di questo testo. Un esempio che finisce con il diventare un fil rouge che attraversa tutto il libro dall’inizio alla fine.
Un libro che rappresenta un autentico pizzicotto, che ci desta (spero) da questo stato di inerzia e procrastinazione.

Come si struttura il libro

Il testo si struttura in dieci capitoli, anticipati da una preziosa introduzione, con i seguenti temi trattati:

  1. Come leggere la realtà in modo non binario;
  2. Imparare l’aritmetica della lungimiranza;
  3. Perché commettiamo errori di percezione della realtà;
  4. La difficoltà di fare ragionamenti probabilistici;
  5. Perché ci sentiamo insignificanti;
  6. Accorgimenti per individuare e riconoscere l’elefante invisibile;
  7. L’istinto degli esseri umani ad enfatizzare la drammaticità della realtà;
  8. Trovare le parole giuste con la comunicazione positiva;
  9. Il nudging, la spinta gentile;
  10. Le dieci regole che riassumono tutti i concetti;
  11. Note che in realtà rappresentano una ricca bibliografia.

Capitoli all’interno dei quali si articola una narrazione che cita un immancabile Kahneman, Tversky, Ariely, Sunstein, Thaler, con i relativi studi, scoperte e considerazioni. Ma anche Copernico, Galileo e Greta Thunberg, in un curioso parallelismo.

Pronti a saperne di più?

Oltre all’elefante, anche il rinoceronte grigio ed il cigno nero.

Cos’è il rinoceronte grigio? Un evento che potrebbe verificarsi con alta probabilità e con conseguenze molto gravi. Un esempio sono la pandemia e proprio il global warming.
Ed il cigno nero? C’è anche un libro su questo argomento, che vi consiglio di leggere, scritto da Nassim Nicholas Taleb. Il cigno nero è un evento impossibile da predire fino a quando non accade.

Una domanda provocatoria

Secondo voi, in una condizione di incertezza cosa fanno gli esseri umani? Tendono a sottovalutare una situazione o ad essere iper drammatici? La risposta giusta è che gli esseri umani tendono a sopravvalutare una situazione, quindi tendono all’eccessiva drammaticità nonché ad una visione pessimistica di una situazione. Se avete risposto in modo errato leggete questo testo, capirete molte cose. Se avete risposto correttamente leggete comunque questo libro, vi arricchirà tantissimo.

Conclusioni: da appassionata di scienze comportamentali mi sento di annoverare questo testo tra “gli immancabili”.

A chi è rivolto: ovviamente a tutti coloro che sono rimangono affascinati dall’antica leggenda indiana
da cui l’autore parte, oltreché appassionati di scienze comportamentali e qualsiasi altra persona senta il
desiderio di approfondire l’argomento.
Quanto è pratico: il libro è scorrevole e ricco di esempi per meglio chiarire i concetti.
È da avere in libreria: ovvio che sì.

voto:

l'Autore

della recensione

Daniela Bonaldi
Classe 1980, sono nata e cresciuta in una piccola perla incastonata tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco Emiliano. Non ho girato il mondo, ma ho un legame speciale con la Scozia, la mia seconda terra. Avevo la vena dell’artista (che un po’ è rimasta), ma ho studiato Economia a Pisa. Studi che si sono conclusi ormai parecchi anni fa, con una tesi in Loyalty Marketing, ma che ho ripreso e concluso di recente conseguendo un Master in Behavioral Economics and Neuromarketing. Lavoro con passione e soddisfazione nel dipartimento marketing di un’azienda operante nel settore cartario. Mi piace leggere, adoro scrivere, venero i gatti, creo gioielli e sono mamma di due fantastici bambini.

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Classe 1980, sono nata e cresciuta in una piccola perla incastonata tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco Emiliano. Non ho girato il mondo, ma ho un legame speciale con la Scozia, la mia seconda terra. Avevo la vena dell’artista (che un po’ è rimasta), ma ho studiato Economia a Pisa. Studi che si sono conclusi ormai parecchi anni fa, con una tesi in Loyalty Marketing, ma che ho ripreso e concluso di recente conseguendo un Master in Behavioral Economics and Neuromarketing. Lavoro con passione e soddisfazione nel dipartimento marketing di un’azienda operante nel settore cartario. Mi piace leggere, adoro scrivere, venero i gatti, creo gioielli e sono mamma di due fantastici bambini.
Classe 1980, sono nata e cresciuta in una piccola perla incastonata tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco Emiliano. Non ho girato il mondo, ma ho un legame speciale con la Scozia, la mia seconda terra. Avevo la vena dell’artista (che un po’ è rimasta), ma ho studiato Economia a Pisa. Studi che si sono conclusi ormai parecchi anni fa, con una tesi in Loyalty Marketing, ma che ho ripreso e concluso di recente conseguendo un Master in Behavioral Economics and Neuromarketing. Lavoro con passione e soddisfazione nel dipartimento marketing di un’azienda operante nel settore cartario. Mi piace leggere, adoro scrivere, venero i gatti, creo gioielli e sono mamma di due fantastici bambini.

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