In un mondo così interconnesso digitalmente come quello attuale, è necessario che tutti gli utenti e consumatori abbiamo accesso alle diverse piattaforme e dunque possano con facilità raggiungere e navigare su siti web e/o applicazioni di aziende, istituzioni e altri enti pubblici e privati, specie le persone con diversi tipi di disabilità/abilità, le quale rappresentano il 15% della popolazione mondiale (secondo Il movimento #wethe15).
Molti sono però tutt’oggi i siti internet che vengono progettati senza nessuna accortezza sotto il profilo dell’accessibilità. Questo libro, scritto da Enrico Bisenzi con un linguaggio semplice e intuitivo, è stato pensato per fornire agli addetti ai lavori accorgimenti, casi, prototipi e codici sorgente su come rendere le interfacce digitali a regola d’arte dal punto di vista dell’accessibilità, usabilità e inclusive design, per quelle persone con caratteri speciali, che si trovano in condizioni di disabilità, intese ad esempio come sordità, ipovisione, daltonismo, cecità, disabilità motoria agli arti superiori, distrofia spastica, disabilità cognitiva e altre disfunzioni.
Enrico Bisenzi è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e da oltre 20 anni si occupa di problematiche di accessibilità, usabilità, reperibilità e organizzazione dell’informazione digitale, assistendo persone, enti pubblici e privati nella impostazione o restyling di interfacce e progetti di comunicazione digitale.
Cosa si rischia se non si rispetta la normativa sull’accessibilità?
Non c’è molto tempo per mettersi in regola e dunque evitare una sanzione pari al 5% del fatturato. Questo vale soprattutto per le PMI che fatturano oltre due milioni di euro e contano più di 10 dipendenti. Qui la deadline è fissata per il 28 giugno 2025, mentre per la PA e le imprese che fatturano oltre 500 milioni di euro l’anno, il rispetto delle normative internazionali di accessibilità web è vigente ormai da tempo.
La normativa da rispettare sull’accessibilità, adottata in mezzo mondo, è la Web Content Accessibility Guidelines – WCAG, giunta alla edizione 2.2 livello AA (su tre previsti A, AA, AAA). Trattasi di raccomandazioni redatti dal W3Consortium, un consorzio composto da soggetti privati e pubblici che si preoccupa del buon funzionamento del Web.
Accessibilità, Usabilità e Inclusive Design
Tre i concetti importanti su cui questo libro pone le fondamenta:
- Accessibilità: possibilità di accedere a una interfaccia o un’informazione (difficile per un cieco visualizzare un’immagine o un video se non sono previste alternative testuali).
- Usabilità: possibilità di utilizzare facilmente qualsiasi interfaccia (ad esempio: tempo troppo limitato per svolgere determinate funzionalità possono mettere in difficoltà persone neurodivergenti).
- Inclusive design: attitudine progettuale che cerca di accontentare le esigenze delle persone non classicamente riconducibili a qualche forma di disabilità, ma che possono comunque trarre vantaggio da un accorgimento progettuale inclusivo.
Una guida da leggere e studiare
L’autore ci spiega come creare un sito web quanto più conforme alle norme sull’accessibilità, partendo, ad esempio, dalla sottotitolazione (captioning) necessaria per persone totalmente o parzialmente sorde, che traggono vantaggio dalla lettura testuale, oppure prevedere in fase di progettazione la fruizione mediante l’utilizzo della tastiera, ideale per persone cieche, ipovedenti o per chi soffre di spasmi, tremore, le quali trovano spesso complicato utilizzare appieno il mouse.
Importante sarà sia la composizione tipografica, così da rendere comprensibile le pagine web attraverso una formattazione ampia e ordinata, specie per chi soffre di disabilità visive (ipovedenti), sia l’utilizzo di colori e contrasti adeguati, affinché anche le persone daltoniche non riscontrino difficoltà (il rosso e il verde sono i colori su cui porre maggiori attenzione). Inoltre, pensiamo poi ai vantaggi che determinati utenti con ridotte capacità motorie incontrano nel compiere gesti semplici, come il trascinamento o il tocco sui dispositivi touchscreen. Per gesto semplificato si può intendere un trascinamento variabile per forma e direzione oppure la possibilità di evitare l’utilizzo di più dita contemporaneamente.
Questi e tanti altri accorgimenti e linee guida sono contenuti nel libro Inclusive Design – Guida per siti web, app e prodotti digitali accessibili e a norma.

A chi è rivolto il libro di Bisenzi? A webmaster, a chi lavora nelle agenzie di comunicazione e web, agli studenti di corsi specializzati di inclusive design, ai diversi livelli dirigenziali e al personale tecnico della PA, ad appassionati di usabilità e accessibilità delle interfacce digitali.
Nessuno si deve sentire discriminato, soprattutto chi già vive una condizione di disabilità e disagio. Andare incontro alle esigenze delle persone è il primo passo che ognuno di noi possa fare, a prescindere dal luogo in cui lavora o vive. Cercare di immedesimarsi nei panni di chi soffre, comprendere e poi intervenire sono gli step fondamentali, che chi si occupa di accessibilità e usabilità digitale deve necessariamente attuare da subito.
Dopo aver letto questa guida, sarà più semplice riconoscere un sito web o altre interfacce digitali sulle quali si sono adottate accortezze di tipo inclusive design, oppure sarà più semplice riflettere quando invece ci si ritroverà davanti un sito progettato e messo online senza alcuni tipo di accorgimento su questo complesso ma affascinante argomento.
