Le parole sono immagini, e le immagini sono parole. Basterebbe questo a riassumente il libro. Ma sono buona, e vado avanti con la recensione.
“Le parole possono essere usate per molti scopi: salutare, raccontare, convincere e, ovviamente, vendere. Ci sono metodi, tecniche e strumenti per riuscire in quest’ultimo intento. Ma non trucchetti, quelli proprio non esistono; di solito chi promette trucchi e scorciatoie non conosce davvero il mestiere o non lo prende abbastanza sul serio o, peggio ancora, sta cercando di ingannarvi.”
L’autore ha conquistato il mio cuore con queste parole, a pagina 6. Inizia così un viaggio che insegna a scrivere e progettare un messaggio pubblicitario. Ma in realtà, vi assicuro, che imparerete molto, molto di più.
Come nascono le idee?
Scordatevi che copywriter o art director dopo qualche minuto di confronto inizino subito a lavorare e magicamente nasca l’idea. Il processo è un attimo più complesso, e lungo.
“Fate lavorare il cervello prima delle mani” è il consiglio dell’autore! Dare la giusta importanza alla fase di brainstorming riduce i tempi di realizzazione.. tanto ovvio da non essere mai fatto da nessuno!
Le buone idee nascono se si dedica loro il giusto tempo. Proprio come recita un vecchio slogan di Guinness: Good thinks come to those who wait. Che poi, se mentre pensi ti bevi pure una pinta per me il processo diventa anche più creativo!
Come si crea una campagna pubblicitaria?
Per quanto non sia mai semplice farsi venire idee, ci sono tecniche per stimolare il processo creativo. Quali? Lo scoprirete solo leggendo il libro. Vi sto già dicendo troppo! Ma vi assicuro che le pagine che leggerete saranno un susseguirsi di consigli e di campagne adv, che in alcuni casi hanno fatto storia.
L’ultima stazione del viaggio è dedicata alle “parole hackerate“: nell’aspetto, nella forma, nel funzionamento linguistico. Ve ne metto solo una a fine articolo per farvi capire cosa s’intende e spingervi a comprare questo libro, che è davvero una fonte d’ispirazione!
In conclusione
A chi è rivolto? Ai copywriter, sicuramente, ma non solo in ambito pubblicitario. È una buona base sia per chi non ha mai scritto sia per chi vuole perfezionarsi.
Quanto è pratico? È un susseguirsi di esempi e consigli. Trarrete insegnamenti da ogni pagina.
È da avere in libreria? Assolutamente si. Insieme ai testi “base” per chi ama scrivere, di Luisa Carrada e Annamaria Testa, questo rientra nei libri da avere sotto mano quando si ha bisogno di un’idea!
Concedetemi le ultime righe per dedicare un pensiero alla professoressa Nella Giannetto che mi ha insegnato a usare (e riempire) lo spazio di un foglio bianco. Al suo Laboratorio di Scrittura Professionale devo tutto.