Sei una persona che solitamente durante lezioni, discussioni o chiacchierate interagisce con l’interlocutore ponendo delle domande? Se hai risposto di sì, probabilmente hai già intuito inconsciamente il valore delle domande e di come esse possono migliorare i rapporti interpersonali e le conoscenze di un individuo.
Il libro delle domande brillanti racchiude tutti i concetti di studiosi che si sono interrogati sul ruolo e sull’efficacia di una domanda ben posta. In particolare il testo indaga vari ambiti, come quello lavorativo e relazionale (familiare, amoroso e di amicizia) nell’ottica di far comprendere al lettore quale può essere il valore di una domanda ben strutturata nel contesto adeguato.
Il testo di Warren Berger è – come affermato da Daniel H. Pink – semplicemente una vera miniera d’oro per chi ha capacità e desiderio di migliorarsi.
Le domande come strumento decisionale
Come si può evolvere il proprio pensiero critico? Contesti complessi come quelli attuali ci portano nella quotidianità a interrogarci su questioni personali e non, in generale su tutto ciò che accade. Il libro ci porta a riflettere su alcuni quesiti: qual è il ruolo della domanda? Come si può riuscire a non avere paura nel creare domande? Come può diventare una consuetudine quella di porre domande?
In un mondo sempre più connesso, fermarsi, riflettere e porsi le giuste domande può essere la soluzione a diverse problematiche e un modo per stare meglio con sé stessi. Farsi domande è nella maggior parte dei casi un rischio, in quanto si possono mettere in discussione pensieri e certezze. Tuttavia, spesso, può essere l’unica soluzione per uscire da una mentalità chiusa, ricercare nuove risposte e allargare a 360° la propria visuale.
Domande brillanti e creatività: un binomio da scoprire
La capacità di porre domande è infatti fortemente connessa all’ambito della creatività, dove quest’ultima è (adesso, e in futuro lo sarà sempre più) un fattore differenziante non solo nella vita ma anche in ambito lavorativo (sia da dipendente che da imprenditore/manager). A questo proposito basta pensare a come la creatività di menti geniali del passato (Steve Jobs) o del presente (Elon Musk) abbiano stravolto il mondo, tecnologie e interi mercati.
La creatività è un modo per innovare, per crescere e – come detto dall’autore – lasciare il proprio “guscio di tartaruga” alla ricerca di stimoli, distrazioni e ispirazione. Le domande sono semplicemente lo strumento più efficace per stimolare la mente e la creatività.
Domande, relazioni e connessione
Le domande aiutano a connetterci, a comunicare e ad entrare in empatia con l’interlocutore. La capacità di ascoltare e porre le giuste – e strutturate – domande (evitando quindi le più consuete banalità e standardizzazioni) è fondamentale infatti per la costruzione di rapporti relazionali di qualità con il proprio corrispondente.
Ciò che emerge leggendo il testo è che, con una maggiore attenzione alla comunicazione, ai dettagli della quotidianità, la nostra vita possa davvero migliorare. Se credi nel miglioramento, vuoi cominciare il mese di settembre con un piglio differente e sei interessato a scoprire oltre 200 brillanti domande, non ti resta che correre ad acquistare … “Il libro delle domande brillanti”!
In conclusione:
A chi è consigliato? A chiunque sia aperto al cambiamento. Ai giovani che cercano risposte sul proprio futuro, ai professionisti che si interrogano su eventuali cambi di lavoro, agli adulti che vogliono adattarsi all’epoca digitale. È un libro di crescita personale, per tutti quelli che vogliono crescere e non si sentono mai realizzati.
Quanto è pratico? È un libro “da praticare”, ogni giorno, per migliorare il proprio approccio alla vita. Inoltre alla fine, il testo contiene una serie di utilissimi esercizi per allenarsi con le domande!
È da avere in libreria? Assolutamente! È un libro da sfogliare per affrontare le problematiche quotidiane della vita.