Credo fortemente in un approccio comunicativo human ed è questo che mi ha spinto a scoprire, passo dopo passo, il libro in questione. L’autrice parla ai lettori in modo semplice e fa quello che dovrebbe qualsiasi azienda, comunicare e relazionarsi con le persone.
Santina Giannone, giornalista e fondatrice dell’agenzia Reputation Lab, ha messo al servizio dei lettori la sua esperienza per raccontare l’evoluzione della comunicazione aziendale, enfatizzando un approccio basato sulla relazione umana, un approccio definito da lei human to human.
Il purpose marketing come base per un approccio human to human
È un marketing che si fa carico dei problemi delle persone, mettendo in evidenza ciò che l’azienda può fare per aiutarle nella vita di tutti giorni, non concentrandosi sul profitto ma creando un impatto anche culturale o sociale. Come dice l’autrice: “Il purpose marketing diventa l’orizzonte di significato per chi voglia attuare una comunicazione human to human”.
Ed ecco che le aziende diventano ispiratrici di messaggi carichi di significato, messaggi di cambiamento in grado di influenzare le scelte degli stakeholder. Comincia ad esserci comunicazione e dialogo tra consumatori e aziende, tanto che i consumatori vengono definiti prosumer in quanto diventano sempre più coinvolti nelle scelte comunicative aziendali. In quest’ottica le aziende devono presentarsi con coerenza in tutti gli aspetti che riguardano la propria identità e la propria immagine, pena un danno alla reputazione, fondamentale in questo momento storico.
Il Brand Journalism per valorizzare l’azienda
Per presentarsi ai propri consumatori le aziende producono contenuti, contenuti strategici capaci di comunicare in modo unico l’azienda. Una tipologia di contenuto unico è quel “people storytelling” che mette al centro mediante le storie il valore Human interno di ogni impresa.
In questo filone si inserisce il brand journalism, con cui si definisce “il racconto dell’azienda attraverso i modi e le regole del giornalismo” con l’obiettivo di comunicare al pubblico tutto l’universo aziendale e farsi portavoce di messaggi di valore in settori di mercato specifici per assumere un ruolo quasi di opinion leader.
Alla base di un brand journalism di successo ci sono: la ricerca di notizie da comunicare con un linguaggio semplice, focalizzato sull’argomento e sull’utente che si completa con uno storytelling coinvolgente.
Conoscere il pubblico per comunicare H2H
Grazie all’evoluzione della tecnologia e delle piattaforme è sempre più semplice conoscere il proprio pubblico di riferimento. Per questo si utilizzano gli Analytics dei social network (Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, ecc.) e Google Analytics per tutto ciò che concerne il proprio sito web, cuore di ogni strategia comunicativa efficace. Nella definizione del target ci viene in aiuto il modello personas, con cui descrivere nel dettaglio il profilo tipo dell’utente.
Completano il libro i capitoli su come realizzare piani editoriali, comunicati stampa, blog, newsletter, magazine e contenuti per i social media in cui di base c’è un approccio H2H.
In conclusione:
A chi è consigliato? È un libro per tutti. In particolare diventa utile per i comunicatori e per chiunque abbia un ruolo attivo in un’agenzia di marketing o si trovi a lavorare in un ufficio marketing. Infine, il testo è utile anche per tutti gli imprenditori che non sono fermi al passato ma che, anzi, guardano al futuro con nuove idee e cambiando la propria visione.
Quanto è pratico? Abbastanza. Nei vari capitoli sono presenti approfondimenti in cui si può mettere in pratica quanto letto/studiato. Inoltre sono presenti casi studio, interviste a professionisti del settore e ulteriori strumenti e risorse online – definite come “la cassetta degli attrezzi” ed è possibile confrontarsi con l’autrice.
È da avere in libreria? Decisamente. Questo testo è una boccata d’ossigeno per tutti e per migliorare la comunicazione aziendale, valorizzando le persone e il fattore human.