“Equity crowdfunding: la strategia perfetta” si posiziona come “il primo vero manuale di equity crowdfunding italiano”.
Ed a ragione. Non solo perché non ci sono altri testi paragonabili sul tema, ma anche perché il libro si configura come una guida da seguire passo passo per progettare, gestire e chiudere una raccolta fondi di successo.
L’autore è Salvatore Viola. Più correttamente dovremmo dire “co-autore” (oltre che ideatore ed editor del progetto) dal momento che il testo è stato concepito come un “progetto corale” che ha visto alternarsi alla stesura 13 professionisti tra notai, avvocati, commercialisti, investitori, trainer di start up e rappresentanti delle principali piattaforme di crowdfunding.
Ognuno di essi ha contribuito ad un capitolo del libro portando non solo le proprie competenze, ma anche le proprie esperienze dirette in campagne di crowdfunding, vero valore aggiunto della collaborazione.
COS’È L’EQUITY CROWDFUNDING
Il libro nasce dal bisogno di formazione che l’autore ha notato mancare nel settore del crowdfunding nel quale opera da anni con la sua agenzia di comunicazione. Spesso, founder e startupper, non sanno nemmeno dell’esistenza di questo strumento; altri ne hanno sentito parlare, ma non sanno come avviare una campagna di raccolta fondi. L’equity crowdfunding, invece, potrebbe rivelarsi davvero strategico nello sviluppo di una start up o di una PMI innovativa.
La “guida” (così Salvatore Viola definisce il suo libro) si focalizza fin dal titolo sull’equity crowdfunding, ma non manca di spiegare, attraverso un capitolo dedicato, che esistono altre forme di crowdfunding da utilizzare a seconda dell’obiettivo da raggiungere.
Tra queste c’è proprio l’equity crowdfunding che più precisamente dovrebbe essere annoverato sotto la categoria del crowdinvesting.
Il crowdfunding è tante cose, tra le quali una potente e articolata campagna di comunicazione.
Prima della campagna il founder o lo startupper devono occuparsi di tantissime cose: atti notarili, business plan, valutazioni del valore economico dell’azienda, patti parasociali, e chi più ne ha più ne metta.
Non spaventarti, però, i professionisti che hanno contribuito al libro ti spiegheranno tutto in modo semplice e chiaro.
Nel libro non troverai la ricetta per una campagna di crowdfunding di successo: le variabili che incidono sulla riuscita sono numerosissime a cominciare dalla propensione al rischio degli investitori che è correlata alla congiuntura economica.
Troverai, però, le best practice cui attenerti per evitare il fallimento della raccolta fondi; best practice che hanno fatto sì che negli anni la percentuale di successo delle campagne di finanziamento si sia alzata notevolmente.
Tra le variabili che incidono sull’attivazione e “configurazione” delle campagne di raccolta fondi “dal basso”, come vengono definite le operazioni di crowdfunding, vi sono le piattaforme di crowdfunding. Non a caso nella guida è presente anche un capitolo dedicato a queste oltre che approfondimenti qua e là nei diversi capitoli per fornire elementi utili a scegliere quella più adatta ai propri obiettivi.
UNA GUIDA COMPLETA sull’EQUITY CROWDFUNDING
Sai quando si dice “dalla A alla Z”? Beh, se dovessi descrivere questa guida in 4 parole userei proprio questa espressione.
Il libro si compone di sei parti più una sezione dedicata ai case study, che è la mia sezione preferita in testi come questi dato che consente di “toccare con mano” esperienze reali.
Non manca davvero nulla in questa guida sull’equity crowdfunding.
Si parte con un quadro generale della materia (cos’è il crowdfunding, quanti tipologie ne esistono, quali vantaggi hanno; le regole europee ed i requisiti per avviare una campagna; come operano le piattaforme) per, poi, spaziare tra le mille sfaccettature di una campagna di equity crowdfunding:
- come si prepara (a quali norme attenersi; quali sono gli adempimenti burocratici o legali; come stimare l’obiettivo di raccolta; quale piattaforma scegliere e chi coinvolgere)
- chi sono gli investitori da coinvolgere?, quali aspettative hanno?, che vantaggi ottengono?, quali sono gli errori da evitare?
- cosa fare prima della campagna? (ebbene si, c’è una fase “pre” da curare)
- come si progetta una campagna di comunicazione di successo e quali strumenti bisogna attivare
- il ruolo dei vari soggetti coinvolti dalla campagna
Il nostro punto di vista sul libro Equity crowdfunding: la strategia perfetta.
Il libro è scorrevole e anche i capitoli di natura più tecnica (quelli in cui si parla di normative e “burocrazia”) si lasciano leggere molto bene. La capacità di scrittura degli autori e la brevità dei singoli capitoli (che si esauriscono nel giro di pochissime pagine) riescono a mantenere sempre viva la concentrazione del lettore.
La “user experience” offerta dal libro è ben studiata. I capitoli si dividono in paragrafi i quali a loro volta contengono in molti casi degli “highlights”, testi brevi con specifici approfondimenti tematici che si distinguono dal testo del paragrafo perché sono incorniciati tra due righe orizzontali, hanno un titolo in grassetto ed un font più basso. In chiusura di ogni capitolo, poi, è sempre previsto un testo con le stesse caratteristiche tipografiche dal titolo “in breve” che fa una sintesi degli argomenti trattati nel capitolo, cosa che ho trovato davvero utilissima.
Se non fosse ancora chiaro, questo libro mi ha entusiasmato: mette in chiaro che un’operazione di equity crowdfunding è una cosa seria, che va pianificata con attenzione, senza, però, ma non scoraggiare chi vuole provarci.
Anzi, la guida è fonte di motivazione perchè consente al founder di comprendere tutti i vantaggi che una campagna di questo tipo può avere oltre gli aspetti finanziari: aumento della brand awareness, creazione di una community intorno alla start up o alla PMI che avvia la raccolta, accesso “democratico” e “meritocratico” a fonti di finanziamento anche per quelle imprese che per varie ragioni sono tagliate fuori dal sistema creditizio tradizionale.

Il libro si rivolge a start up e PMI, founder, consulenti di comunicazione e strategist che si accingono a progettare e gestire una campagna di crowdfunding senza commettere errori che potrebbero pregiudicarne il successo.
Salvatore Viola è un vero esperto della materia. Con la sua agenzia di comunicazione ha seguito oltre cinquanta campagne di raccolta fondi su diverse piattaforme.
Sa di cosa parla per averlo “toccato con mano” e visto da diversi punti di vista: come consulente, come stratega della comunicazione, come giornalista, come founder di una start up, come investitore.
Per questa ragione il libro risulta essere molto pratico, ricco di consigli che tu, founder di una startup, ma anche tu, consulente di comunicazione, potete subito mettere a terra a beneficio del progetto che state seguendo.
La guida ha anche il pregio di non creare false aspettative in chi si approccia ad essa con l’obiettivo di realizzare una campagna di equity crowdfunding di successo: è spiegato molto chiaramente che pianificare una campagna è un lavoro molto impegnativo, che richiede tempo e molte risorse economiche.
