RECENSIONE DEL LIBRO

Determinati

Biologia, comportamento e libero arbitrio

Determinati - Biologia, comportamento e libero arbitrio

Editore:

ROI Edizioni

autore

Robert Sapolsky

pubblicazione:

pagine:

Giugno 2024

624

Autore

Robert Sapolsky

Editore

ROI Edizioni

Pubblicazione

Giugno 2024

Pagine

624

Prezzo

29,90 €

Autore

Robert Sapolsky

Pagine

624

Editore

ROI Edizioni

Prezzo

29,90 €

Autore

Robert Sapolsky

Pubblicazione

Giugno 2024

costo:

Editore

ROI Edizioni

Pagine

624

29,90 €

L’argomento centrale di Determinati – Biologia, comportamento e libero arbitrio – il titolo originale dell’opera è Determined: A Science of Life Without Free Will – è l’inesistenza del libero arbitrio.

L’autore del libro è Robert Maurice Sapolsky, classe 1957, uno dei massimi esperti di neuroscienze della nostra epoca e primatologo statunitense laureato in antropologia fisica summa cum laude all’Università di Harvard.

L’obiettivo di Robert Sapolsky non è convincere lettrici e lettori dell’inesistenza del libero arbitrio, ma portarci a considerare che ne disponiamo molto meno di quanto pensiamo e che possiamo valutare di cambiare il modo in cui osserviamo alcune questioni davvero importanti.

La posizione dell’autore in merito al libero arbitrio è semplice: “… siccome il mondo è deterministico, non può esserci libero arbitrio; perciò, ritenere le persone moralmente responsabili delle loro azioni è ingiusto”.

Hai presente che tipo di conseguenze e implicazioni ha una tale affermazione?

Sapolsky impiega oltre seicento pagine per argomentare la sua tesi e lo fa con una ricchezza espositiva pazzesca, una profondità analitica ineccepibile e un’ironia leggera che rende la lettura più semplice di quanto si possa pensare quando apriamo Determinati sulla scrivania.

Determinati, un titolo dai molteplici significati

Quando prendiamo tra le mani il consistente volume di Sapolsky e ne leggiamo il titolo, il primo pensiero è: “Okay, un altro libro su quanto possiamo essere determinati e motivati sul lavoro. Ti pare”.

Invece no.

La parola determinati si riferisce al determinismo: “In filosofia, termine con il quale vengono indicate quelle concezioni filosofiche secondo le quali il verificarsi dei fenomeni è necessariamente determinato secondo principî variamente formulati […] determinismo piscologico, locuzione con la quale si designano le concezioni filosofiche secondo cui gli atti della volontà e tutti gli atti psichici sarebbero anch’essi determinati da cause interne o esterne” leggiamo su Treccani.

E va bene. A questo punto l’occhio cade sull’immagine di copertina del libro: “Oh, che bell’alberello!” esclamiamo.

Invece no.

L’immagine ritrae un singolo neurone osservato al microscopio nei primi anni del XX secolo da Santiago Ramón y Cajal, uno dei padri dell’istologia. Ah. Un neurone.

Sì, perché l’argomentazione dell’autore parte proprio dal funzionamento del nostro cervello, da come agiscono e interagiscono i neuroni nella corteccia prefrontale, dalla formazione di tutte le connessioni cerebrali che sin dalla vita prenatale determinano le caratteristiche di un individuo.

Secondo Sapolsky un comportamento si manifesta perché qualcosa che lo ha preceduto lo ha determinato e nel libro mostra come funziona quel determinismo e considera in che modo la biologia, interagendo con l’ambiente, ci ha reso ciò che siamo.

Determinati è un titolo riferito alle neuroscienze. Di certo, vista l’ampiezza dell’argomentazione, dobbiamo essere (molto) determinati a leggere e terminare il libro.

Libero arbitrio, intenzione e scelte

Il main topic del libro – per usare un termine da marketer -, è il libero arbitrio. L’ampia e dettagliata argomentazione di Sapolsky prende in considerazione tutte le possibili sfumature connesse a questo tema e pone lettrici e lettori di fronte a riflessioni profonde che, in alcuni casi, rendono le notti tormentate e insonni.

Da dove proviene l’intento? Ci hai mai pensato? Perché scegli di mangiare il gelato alla nocciola e non quello al pistacchio?

Sappi che non siamo mai liberi di intendere le nostre intenzioni: diversi studi scientifici (tra cui quelli di Benjamin Libet, un neuroscienziato della University of California citato più volte dall’autore) dimostrano che nel momento in cui crediamo di scegliere consapevolmente di fare qualcosa, i neuroni del nostro cervello si sono già attivati per farlo. In pratica, il libero arbitrio è un mito.

Un altro tema centrale del volume riguarda l’origine dell’intenzione: Sapolsky spiega che deriva dall’interazione tra la biologia e l’ambiente. Noi non la controlliamo, l’intenzione si forma prima che noi pensiamo di agire: può cambiare in base al disgusto sensoriale, alla bellezza, alla percezione interocettiva, all’ambiente sensoriale.

Le nostre scelte, compresa quella sul gusto del gelato, dipendono dalla concentrazione di alcuni ormoni che circolano nel nostro organismo. Per esempio, dal testosterone, dalla vasopressina, dall’ossitocina, dai glucocorticoidi.

Ma anche i batteri presenti nell’intestino influenzano il comportamento e le esperienze precoci causano cambiamenti duraturi nella nostra espressione genica, come dimostra l’epigenetica.

I mesi prenatali influenzano il comportamento. Ambienti differenti causano diversi tipi di cambiamenti epigenetici nello stesso gene. Le differenze culturali influenzano il comportamento.

Quel che vi è stato offerto fin dal momento del concepimento influenza lo stile genitoriale, la stabilità delle relazioni romantiche, l’aggressività, la sensibilità alla minaccia e la filantropia. Pertanto, le decisioni che date per scontato di prendere liberamente […] sono influenzate non solo dalle concentrazioni ematiche di questi ormoni ma anche dal numero e dalle varianti dei loro recettori nel vostro cervello” scrive l’autore.

Di conseguenza crolla anche il mito della forza di volontà, perché non abbiamo controllo né sulla biologia, né sull’ambiente nel quale viviamo e a cui siamo esposti.

Ora, non usare queste argomentazioni per convincere il partner di non avere colpe quando lasci i calzini sporchi all’ingresso.

Però rifletti, per esempio, sulle risposte che puoi dare a una persona quando agisce un comportamento che non comprendi o a un cliente che insiste su un progetto.

C’è un’altra domanda fondamentale che pone Sapolsky nel libro: “Come siamo giunti a essere il tipo di persona che siamo ora?”. Trovi la risposta e la spiegazione scientifica nel libro: ti lascio viaggiare nel mondo dello sviluppo cerebrale e nelle funzionalità della corteccia prefrontale.

Comprendere la complessità e far accadere il cambiamento

Nella parte centrale del libro abbiamo l’opportunità di sprofondare tra la teoria del caos e l’imprevedibilità, il riduzionismo come scienza essenziale per comprendere la complessità e il battito d’ali della farfalla di Lorenz, la differenza tra determinismo e probabilità.

Ma anche la sovradeterminazione e l’intelligenza di sciame (swarm intelligence), la complessità ottimizzata e la legge di Pareto.

Sì, proprio la regola 80:20: l’80% delle interazioni riguarda circa il 20% della popolazione.

Sapolsky ci aiuta a comprendere con maggiore consapevolezza la complessità che caratterizza la vita in generale e spiega che, modificando le dimensioni micro, possiamo osservare cambiamenti macro.

Certo, l’autore si riferisce alla biologia. Ma può essere un buon suggerimento da applicare nella vita quotidiana: iniziamo a cambiare le piccole cose per ottenere cambiamenti più importanti nel tempo.

… i sistemi biologici generano complessità e ottimizzazione, le quali corrispondono a ciò che ottengono gli scienziati informatici, i matematici e i pianificatori urbani”.

Robert Sapolsky ha scritto Determinati per raggiungere obbiettivi specifici:

  • aiutare le persone a pensare in modo differente alla responsabilità morale, alla colpa e alle lodi,
  • farci riflettere sul concetto che ci definisce agenti liberi,
  • cambiare alcuni aspetti del comportamento.

Cosine da poco, insomma.

Sappiamo bene quanto sia complesso modificare il nostro comportamento: siamo radicati sulle nostre posizioni con fermezza e la mancanza di flessibilità ci impedisce spesso di vedere oltre.

In realtà, cambiamo in base alle molteplici esperienze a cui siamo esposti nella quotidianità, anche se non ce ne accorgiamo. Sebbene il cambiamento si compia, non lo scegliamo liberamente. È il mondo intorno a noi che ci cambia. Nonostante possa sembrare inimmaginabile, cambiamo in base ai contesti in cui ci troviamo.

Perché leggere Determinati

Sono due le citazioni di Sapolsky che vorrei condividere con te per la loro densità argomentativa e per la scintilla di riflessione che accendono nel nostro cervello.

1. Possiamo togliere la responsabilità dalla nostra concezione degli aspetti che caratterizzano il comportamento. Questo rende il mondo un posto migliore. Possiamo fare ancora di più.

2. Possiamo rinunciare alla convinzione che le nostre azioni siano la conseguenza di libere scelte.

Determinati di Robert Sapolsky è un libro da leggere con una certa postura. Gli argomenti trattati sono tipici del mondo scientifico e neuroscientifico, interessano da vicino psicologi, psichiatri, medici, biologi.

Però possono essere utili anche a counselor e coach, a educatrici ed educatori, a insegnanti e docenti.

E, se andiamo più in profondità e non ci fermiamo all’apparenza – al disegno del neurone in copertina, per dire -, scopriamo che le seicento pagine del libro sono utili a chiunque sia in relazione con altre persone. In pratica, interessano tutte e tutti noi.

Le argomentazioni di Sapolsky, a prescindere dall’essere d’accordo o meno con lui sull’inesistenza del libero arbitrio, ci permettono di cambiare prospettiva, di indossare lenti nuove e iniziare a valutare il comportamento altrui più a fondo.

La tua amica era davvero intenzionata a farti sentire inferiore perché non indossi la maglietta firmata?

Il tuo cliente era davvero arrabbiato oppure quell’atteggiamento deriva da qualcosa che è successa a casa la mattina con il partner?

Abbiamo scelto liberamente di acquistare quel viaggio oppure siamo stati influenzati dal contesto?

Il volume di Sapolsky si focalizza su tematiche più pesanti che riguardano la criminologia, la giustizia, la pena di morte, gli atti violenti. Prende in considerazione malattie come l’epilessia, la schizofrenia, l’obesità. Propone esempi a volte crudi ma reali, casi studio storici e contemporanei, violenze commesse e persone pentite. Mostra la realtà dell’impiccagione, della sedia elettrica, dell’eutanasia. Aspetti che non possiamo ignorare.

Quale lezione possiamo trarre noi, che non ci occupiamo da vicino di queste tematiche?

Conoscere – un pochino -, il funzionamento del cervello umano ci permette di lavorare con maggiore consapevolezza nel marketing e nella comunicazione. Possiamo imparare, nel tempo, a dosare le parole e gli atteggiamenti per cambiare la chimica delle persone che abbiamo di fronte e farle stare bene.

Con lo studio e l’esperienza possiamo fare in modo che nel nostro interlocutore si attivi l’ormone ossitocina, quello della prosocialità, e donargli benessere. Sai che sarebbe sufficiente un abbraccio?

Determinati parla degli effetti che l’interazione tra geni e ambiente hanno sul nostro comportamento: conoscerli ci aiuta a valutare con accuratezza i nostri atteggiamenti. Anche se, alla fine, sono determinati da quello che è accaduto un secondo prima, un minuto prima, un’ora prima, un giorno prima, un anno prima, dieci anni prima, quando eravamo nel grembo di nostra madre.

Conclusioni del libro

Determinati è un libro che merita di trovarsi sulle mensole delle nostre librerie per l’ampiezza delle argomentazioni, la completezza dell’esposizione, la sostanza del contenuto, la densità del pensiero.

Ogni pagina contiene il dettaglio di una o più note di approfondimento e ciò che noi di solito chiamiamo bibliografia è una vasta biblioteca che si dispiega da pagina 539 a pagina 621.

La ricerca dietro alla realizzazione di questo volume è immensa.

Lo stile di scrittura di Robert Sapolsky è caratterizzato da un tono di voce arguto, ironico e leggero: l’autore spiega con scioltezza e freschezza le neuroscienze anche a un pubblico di non addetti ai lavori e inserisce esempi vicini alla nostra realtà per dare concretezza alle argomentazioni.

La sintassi è articolata: alcuni pensieri sono lunghi e gli incisi non mancano, ma nel complesso è un libro pulito e onesto.

Sapolsky non pecca mai di egocentrismo e continua a mettersi in discussione, porsi e porre domande, confrontare teorie, formulare ipotesi, offrire tesi, donare risposte.

Determinati è un libro da leggere con una postura calma e paziente: dosa le pagine a piccole gocce. Studia, sottolinea, appiccica post-it per ricordare le frasi più importanti e trascrivi le espressioni che ti colpiscono.

Come questa: “Sono gli eventi accaduti da appena un secondo, oppure occorsi un milione di anni fa, a determinare se la vostra vita e le vostre storie d’amore si dispiegheranno accanto a ruscelli gorgoglianti o vicino a macchine che sferragliano e vi soffocano con il fumo che emettono”.

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Federica Trezza
Ciao sono Federica, scrivo, leggo e nuoto. Curo la Scrittura di contenuti digitali e tradizionali per professionisti e imprese che hanno bisogno di una penna agile, allenata ed entusiasta. Mi occupo dell’ideazione ex novo di testi per siti web e articoli del blog in ottica SEO. Realizzo progetti di comunicazione per i brand e li accompagno lungo un percorso di crescita che ha l’obiettivo di far acquisire alle persone maggiore consapevolezza su obiettivi, strategie, strumenti, canali e narrazione. Edito testi tradizionali e ottimizzo contenuti per il web in linea con la strategia SEO. Scrivo qualsiasi contenuto con un approccio da Ghostwriter e mi affianco ad autori e imprenditori che desiderano scrivere manuali o libri d’impresa. Per liberare la mente dai pensieri opprimenti e predispormi alla Scrittura, nuoto.

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