Vi è mai capitato di amare un libro? E per amare intendo sentire i battiti che accelerano quando lo avete tra le mani e non separarsene mai. Ecco, con “Da Grande” di Giulio Xhaët mi è successa esattamente questa cosa.
Una doverosa premessa: insieme a parte del team di Libri di Marketing ho avuto il piacere di assistere a uno speech di Giulio nel corso dell’edizione 2022 di La Masterclass organizzata a Bari da La Content. Fulminati tutti! Abbiamo interagito, abbiamo riso, ci siamo commossi e ci siamo posti delle domande pazzesche proprio grazie al dialogo tra Giulio Xhaët e Nicolò Andreula.
Ho chiesto quindi con grande slancio di recensire “Da Grande” – edito Sonzogno – con aspettative altissime. Tutte rigorosamente soddisfatte! Da Grande è un saggio, un manuale, una guida, una grande fonte d’ispirazione e tanto altro. A tratti anche un’autobiografia, perché l’autore si racconta spesso e narra molte delle sue esperienze e i suoi confronti – tanti dei quali nati online durante la pandemia.
Chi è Giulio Xhaët
Giulio Xhaët è partner del gruppo Newton, dove organizza progetti di cultura digitale, di gestione del cambiamento e di sviluppo dei talenti per le aziende. È coordinatore scientifico e docente per la 24 ore Business School e dal 2020 ha iniziato a divulgare su Instagram e LinkedIn riflessioni e ricerche sul purpose personale, un percorso virtuoso culminato in questo libro rivoluzionario. Musicista, ama scrivere canzoni e contaminare la scrittura con la formazione lo rende felice. È autore per Hoepli di Le nuove professioni del web (2012), Le nuove professioni digitali (2015), Digital Skills (2018) e #Contaminati. Connessioni tra discipline, saperi e culture (2020).
Personal Purpose Canvas
In “Da Grande” le storie di Sara, Vito, Nicolò e di tanti altri si intrecciano in un percorso che ci accompagna per mano al grande appuntamento con il Personal Purpose Canvas ideato proprio da Giulio. Nel corso di questo viaggio – che se potete vi consiglio di fare con la quinta ingranata e poche tappe – troverete tantissimi spunti di riflessione, numerose tassonomie nelle quali riconoscervi, domande generative a cui trovare risposta, tutto sul ruolo delle “scintille” che siano mentori, oggetti o viaggi.
Da Grande ci porta a focalizzare la nostra Zona Arida e ad uscirne con tutto il nostro potenziale tirato a lucido, ci insegna a sfruttare il nostro talento e le nostre passioni, ci stimola a comprendere le dinamiche dei team di lavoro, scardina tanti assunti che ci ingabbiano senza neanche che ce ne accorgiamo – un esempio su tutti “Fallimento is the new resilienza”.
Questo e tanto altro…e non è una frase fatta. Da Grande è uno dei libri che negli ultimi anni ho letto più velocemente e sempre con matita e post it in mano. Al proposito l’autore condivide il suo personale codex che utilizza quando a sua volta legge. Molto utile!
Una menzione speciale lo merita il capitolo 3 dedicato al flow, costruito ad arte da Xhaët proprio per generare questo ambito stato di grazia. Una carica pazzesca (si sa, sono una fan dell’entusiasmo)!

Il mio consueto “da non perdere”? Stavolta avrei l’imbarazzo della scelta, segnalo perché davvero imperdibile la nutrita bibliografia che risponde alla voce “Le opere che hanno ispirato questo libro”.
A chi è rivolto? Tutti devono leggerlo!
Quanto è pratico? Il Personal Purpose Canvas è tanto pratico che vi farà sudare.
È da avere in libreria? Suggerisco una copia in ogni stanza.
