In Italia leggiamo poco. La scusa principale, di quasi tutti, è la mancanza di tempo. Ma è, appunto, una scusa. Una di quelle che più volte al giorno usiamo: quando non riusciamo a svolgere un lavoro, telefonare ad un amico, fare la spesa.
Matteo Salvo l’ho conosciuto agli eventi di Performance Strategies nel 2024. Si occupava della creazione, in tempo reale, delle mappe mentali degli speech sul palco. Affascinata, ho scoperto che ha fatto della lettura e delle mappe mentali la sua vita e il suo lavoro. Oltre alla produzione letteraria (già molto ampia) fa corsi di vario tipo e ha come obiettivo proprio quello di rendere inutile la scusa del tempo e di insegnarti a prendere il meglio dalle tue letture. Ma andiamo per ordine.
Leggere per imparare
Quando leggiamo e non ricordiamo sprechiamo tempo. Se dedichiamo tempo alla lettura di un libro vogliamo che quel tempo porti i suoi frutti. Se dopo aver letto un libro non sono in grado di applicare le nozioni acquisite perché non le ricordiamo, abbiamo la sensazione di aver buttato via il nostro tempo. Succede anche a te? Normale, ed è dovuto al fatto che non impariamo dall’esperienza.
Il primo passo che dobbiamo fare è uscire dal circolo vizioso che ci vede comprare libri, leggerli, non ricordarne il contenuto, comprare altri libri, leggerli con lo stesso sistema e via cosi, in un ciclo continuo che alla lunga fa sentire noi sbagliati, perchè non ricordiamo.
Partiamo dal distruggere un primo mito: leggere lentamente facilita enormemente la distrazione. La mente pensa molto più in fretta di quanto riesca a leggere il nostro occhio, e di conseguenza si distrae.
La mancanza di velocità va a influire quindi sulla concentrazione: più bassa è la velocità e più alto sarà di livello di distrazione. Tuttavia, se scorressimo il testo più velocemente di quanto la nostra mente sia in grado di fare vivremo una situazione di stress.
È fondamentale quindi andare con gli occhi a una velocità che mantenga la nostra mente coinvolta e concentrata: questo è il flow.
Se non sappiamo trattenere ciò che abbiamo appreso, non saremo in grado di utilizzare queste informazioni, quindi non avremmo acquisito alcuna competenza o abilità. E saremo frustrati. Ci sembrerà di aver solo perso tempo.
Trattenere vs comprendere: quale è la differenza?
Ho parlato di trattenere le informazioni e non di comprenderle, per un motivo ben specifico. Nel libro si parla di due parametri di performance:
- Le parole al minuto (PAM)
- Il coefficiente di ritenzione a breve termine (CRBT) ovvero quanto abbiamo trattenuto subito dopo la lettura del testo e quanto siamo in grado di richiamare quei concetti dopo averli letti.
Non si parla di comprensione, la si dà per scontato. E qui si potrebbe aprire un enorme parentesi con i dati dell’ultimo rapporto OCSE. Ti lascio il link d’approfondimento.
Il libro inizia subito testando le nostre performance sulla base dei due parametri sopra. Tre brevi test che ci aiutano subito a inquadrarci come lettori.
Si passa poi ad analizzare, per superare, i nostri limiti. I limiti vengono divisi in limiti mentali, ad esempio la paura (come quella di non riuscire a capire o di perdersi qualcosa d’importante), la mancanza di concentrazione o di un obiettivo preciso, l’incapacità di ricordare ciò che si legge, e il classicissimo “mancanza di tempo”. Ma ci sono anche dei limiti fisici a cui dobbiamo guardare, perché se da bambini abbiamo imparato a leggere sillaba per sillaba e a pronunciarle singolarmente per formare le parole, questo problema si è radicato nella nostra mente e non lo abbandoniamo quando diventiamo adulti. La velocità con cui spostiamo gli occhi sulle parole incide sulla nostra fluiditá e scorrevolezza lettura. Sono purtroppo abitudini che ci ha dato la scuola e che ci portiamo da quegli anni, ma c’è un modo per migliorare se il tuo problema è questo.
Anche la postura errata incide sulla nostra lettura. Per questo è importante predisporre lo spazio in cui andiamo a leggere. Il tavolo e la sedia in primis, ma anche un leggio, un cronometro e un puntatore sono tutti strumenti per il lettore strategico e veloce.
Leggere velocemente: la lettura rapida
Per poter essere lettori rapidi, la capacità di rimanere focalizzati è fondamentale. A volte per aiutare la mente a rimanere concentrata bastano semplicemente piccoli accorgimenti. Ad esempio, in primis, eliminare il telefono. Mettilo in modalità aereo o non disturbare. Come dice Matteo nel libro: “Non dipende da noi quando ci chiamano gli altri, ma dipende da noi decidere quando rispondere”.
Anche i nostri pensieri possono essere una grande fonte di distrazione. Per rimanere focalizzati bisogna eliminare qualsiasi interferenza. La nostra attenzione è qualcosa di estremamente dinamico e per riuscire a mantenere alta concentrazione è fondamentale indirizzarla nel verso giusto: “Per rimanere nello stato di flow è cruciale essere mono Focus“.
Il capitolo due si chiude con un piccolo elenco davvero fondamentale per chi, come me e te, legge libri di marketing per imparare qualcosa. Il concetto è semplice: bisogna avere un approccio che ci aiuti ad acquisire le informazioni senza aspettarle in modo passivo. Non sono le informazioni a dover entrare nella nostra testa ma siamo noi a dover andare a prendere selezionare e interiorizzare. Per farlo poniti queste domande:
- Chiediti come mai stai leggendo questo libro
- Cosa vuoi imparare da ciò che stai dicendo?
- Quanto tempo hai per farlo?
- Prendi appunti.
La strategia prima della velocità: la lettura strategica
Prima ancora della velocità è fondamentale possedere una strategia efficace. Riesce a leggere molto più rapidamente ed acquisire molto più informazioni chi ha una buona strategia di lettura e una bassa velocità di spostamento dell’occhio rispetto a chi, pur scorrendo più velocemente le parole, non ha una buona strategia. Così inizia il capitolo tre del libro: quello dedicato alla lettura strategica.
La lettura strategica è un’abilità che si acquisisce con esercizio e con l’esperienza. Per poter leggere strategicamente è necessario seguire una serie di passaggi che ci permettono di individuare le parti più importanti con la certezza di non saltarne nessuna.
La prima suddivisione che viene fatta è tra le tipologie di lettura: la lettura su carta versus la lettura a video o su dispositivo digitale. Ciascuna di queste due categorie richiede uno stile di lettura differente. Sicuramente ciascuno di noi ne predilige uno. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi che scoprirai nel libro.
Il capitolo tre è sicuramente quello più ricco di tecnica, quella che ci serve per leggere in modo efficace al fine di apprendere. Riportarti l’elenco dei passaggi sarebbe inutile: non capiresti. Sarebbe solo un insieme di parole senza filo logico. E io voglio invece che tu capisca per bene non solo il metodo ma l’impegno dell’autore nel dartelo.
Il capitolo ha diversi esercizi di lettura guidata su tre tipologie di testi differenzi e una parte di analisi di ciascuna lettura. Questi ti permette di capire e applicare quanto letto e iniziare a familiarizzare con le mappe mentali, strumento su cui l’autore ha scritto diversi libri e che a breve andremo a leggere per riportarvi anche questo argomento.
Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla lettura veloce e alla messa in pratica del metodo. Ho fatto tutti gli esercizi? No. Al fine della recensione non era necessario. Ma ho letto tutti i titoli degli 8 test e devo dire che sono anche molto in tema con la nostra community. Quando rileggerò il libro con un obiettivo diverso da quello di oggi, ovvero farci un recensione, farò anche io, come te, tutti gli esercizi.

Questo libro è per chi vuole diventare efficiente nella lettura in un mondo in cui tutto fila velocissimo; un mondo dove acquisire le informazioni rapidamente è indispensabile per fare la differenza.
È per chi vuole imparare a trattenere le informazioni che legge, sia per lo studio o per la formazione.
Il titolo è volutamente, direi, provocatorio. Leggere un libro al giorno si può. Ma non è necessario, anche con tutte le tecniche di questo mondo.
Infatti chiudo riprendendo una parte del capitolo 3 che s’intitola: leggi solo quel che serve.
Qui ho ritrovato alcune cose che ho imparato in questi anni di Libridimarketing.blog, arrivando a leggere io per prima un libro a settimana (che per me è già tanto!).
Concetti che ci tengo a riportare anche a te per farti capire come, anche in questo lavoro, a volte serve una pausa.
- Per leggere in modo strategico, non dobbiamo leggere tutto, ma solo ciò che è funzionale per il nostro obiettivo
- Sentiamoci liberi di interrompere un libro, se capiamo che non contiene ciò che stiamo cercando, non ha senso continuare a leggere o solo perché lo abbiamo cominciato.

NB: di questo libro esiste anche una riedizione più recente, uscita nel gennaio 2023. Il titolo è leggermente diverso: “Lettura veloce. Come leggere 1 libro al giorno” ma il libro è identico. Cambia il formato, leggermente più piccolo. Vi metto le foto.




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