Quando la redazione di Libri di Marketing mi ha proposto di leggere in anteprima e recensire “Build – Guida non ortodossa per costruire il tuo successo” ho accettato immediatamente.
Il motivo? L’autore è Tony Fadell ed ha progettato diverse generazioni di dispositivi che hanno letteralmente rivoluzionato la società: iPod e iPhone.
Ed io da vero Apple addicted non potevo perdere l’opportunità di conoscere prima di tutti il “dietro le quinte” di un’impresa del genere.
CHI È TONY FADELL?
Non si può scrivere una recensione di Build senza prima parlare un po’ del suo autore.
Il libro, di fatto, è un memoir delle esperienze professionali di Fadell dai suoi primi “lavoretti” fino ad oggi che vede Fadell impegnato a cercare, finanziare e far crescere start up innovative e che possono avere un impatto sulla società.
Disclaimer: Fadell dice esplicitamente: “questo libro non vuole essere una biografia: non sono ancora morto“. Tuttavia, basta fare una ricerca e troverai migliaia di biografie di gente viva scritte negli ultimi anni, soprattutto nella letteratura business in cui questo è diventato un vero e proprio genere letterario di successo.
Ma torniamo a noi.
Fadell nasce come ingegnere e designer e nei primi dieci anni della sua carriera ha lavorato per aziende come General Magic, Sony, Philips, Motorola oltre ad avviare aziende sue.
In quel periodo Fadell ha imparato tutto quello che che gli è servito per guidare dal 2001 e per i dieci anni successivi il team che ha progettato e sviluppato prima iPod e poi iPhone consentendo ad Apple di uscire dalle sabbie mobili e salvarsi da un fallimento quasi certo.
Lo ha imparato a sue spese, grazie a molti fallimenti professionali. Ed ho scritto “grazie” perché nella cultura americana il fallimento non è considerato come qui da noi dove se fallisci o sei un perdente o sei un furbetto del quartierino.
Negli USA la strada per il successo è lastricata di fallimenti ed anzi (lo dice anche Fadell) i business angel o gli investitori cercano persone che hanno fallito su cui investire perché sono quelle che danno maggiori garanzie avendo imparato dai propri errori.
Lasciata Apple, Fadell ha avviato un progetto personale: la progettazione di un termostato innovativo.
Si hai letto bene, proprio un termostato! Uno di quegli “aggeggi” che servono a regolare la temperatura della casa in estate ed in inverno.
Questo dovrebbe farti comprendere la genialità della persona di cui stiamo parlando nonché autore di questo libro.
Ammettiamolo: un termostato non è un oggetto così interessante, serve solo ad impostare la temperatura. I tecnici si occupano di sceglierlo per noi, lo installano, lo configurano e ciao, speriamo di non doverlo toccare mai più perchè per cambiare le impostazioni il manuale non basta, serve una laurea.
Eppure Fadell è riuscito ad innovare anche un termostato costruendo un oggetto di design che chiunque vorrebbe avere appeso al muro di casa, facile da utilizzare e connesso ad un ecosistema di altri dispositivi per la casa per gli usi più svariati e controllabili da remoto con un’app e una connessione via internet.
E su quel termostato Fadell ha fondato un’impresa di successo, Nest, che ha letteralmente aperto un mercato che fino ad allora non esisteva, quello della domotica, e che ancora oggi miete successi sotto il cappello di Google che l’ha acquisita e cambiato il nome in Google Nest.
CHE COS’È BUILD?
L’ho definito un memoir, un genere letterario specifico che consiste in una raccolta di ricordi del protagonista che nel caso specifico ne è anche l’autore.
In realtà Fadell definisce il suo libro come un mentore sul comodino ed un enciclopedia di consigli.
Il testo è piuttosto lungo, circa 350 pagine scritte molto dense, divise in trentadue capitoli e sei parti.
Ognuna di queste affronta una diversa fase della vita professionale e non solo di un manager di successo ed ogni capitolo rappresenta una precisa esperienza di quella fase da cui Fadell ha tratto degli insegnamenti che ha trasformato in consigli di crescita per chi leggerà il suo libro.
Le fasi sono:
- costruzione di sé
- costruite la vostra carriera
- costruite il vostro prodotto
- costruite la vostra azienda
- costruite il vostro team
- essere CEO.
Come puoi intuire, nella sua enciclopedia Fadell parla di moltissimi temi: leadership, design, startup, crescita professionale, processi decisionali, cura di sé, dell’ambiente e sostenibilità.
Sebbene le storie che Fadell racconta siano “Silicon Valley-centriche” e difficilmente si adattano al modo di fare impresa nostrano, l’approccio non è nemmeno quello tipico della Silicon Valley secondo cui per costruire bisogna fare tabula rasa e reinventare tutto.
Fadell, infatti, definisce la sua vision “old school”, non ortodossa rispetto ai contesti nei quali ha vissuto e con ciò si riferisce a concetti quali “lavora sodo”, “stai in ufficio fino a notte fonda”, “sacrifica le vacanze per il lavoro”, “come essere rompiscatole e piantagrane” che secondo lui sono l’unico modo per crescere e fare carriera.
Insomma, tutto il contrario rispetto ai temi che stanno dominando la letteratura business negli ultimi anni: work-life balance, leadership gentile e time management.
PROGETTARE EMOZIONI E RACCONTARLE
Davvero belli i capitoli del libro dedicati alla progettazione del prodotto.
Fadell si sofferma sull’importanza di costruire prodotti con uno scopo.
Sottolinea l’importanza di creare oggetti che non solo soddisfino un bisogno, ma che risuonino anche emotivamente con gli utenti. Prendendo spunto da esempi della sua carriera, Fadell illustra come i prodotti di successo siano spesso quelli che creano un legame profondo con gli utenti, andando oltre la semplice funzionalità e diventando parte integrante della loro vita.
Arriva ad affermare che prima ancora di progettare un prodotto bisogna progettare la sua vision, le emozioni che creerà nelle persone e la sua storia.
Proprio per questa ragione, Fadell, a differenza di quanto succede solitamente, ritiene che del team di progettazione e sviluppo prodotto debbano fare parte anche le persone che in azienda si occupano del marketing.
Solo progettando prima la vision si potrà arrivare a progettare un prodotto desiderato dai clienti, che abbia un impatto sulla società e che si evolva per diverse generazioni come hanno fatto iPod e iPhone senza perdere né la propria natura né l’appeal sul mercato.
In questo senso “Build” non è solo una guida per i designer di prodotti, ma un manifesto per chiunque sia coinvolto nel processo creativo.
Il libro di Tony Fadell ha superato le frontiere ed è diventato un bestseller internazionale, affascinando i lettori di tutto il mondo con la sua miscela unica di aneddoti personali, intuizioni commerciali e una visione rinfrescante del processo creativo.
È stato tradotto in sette lingue ed è diventato best seller internazionale del New York Times, del Wall Street Journal e di USAToday.
Il successo internazionale di “Build” può essere attribuito anche alla sua praticità. Fadell non si limita a offrire concetti teorici, ma fornisce consigli praticabili che i lettori di tutto il mondo possono mettere in pratica nei loro rispettivi campi. Questo approccio pratico ha risuonato con i professionisti che cercano una guida tangibile per i loro sforzi creativi.
Per chi è questo libro?
Il lettore ideale lo individua l’autore stesso ed è abbastanza trasversale: “questo libro” – dice Fadell – “è per chiunque voglia creare qualcosa di nuovo, che insegua l’eccellenza, che non voglia sprecare tempo prezioso su questo prezioso pianeta”.
E quel “qualcosa” non è necessariamente un prodotto, ma anche un servizio, un negozio o qualsiasi altra cosa.
Nota importante: bisogna saper calare e declinare le esperienze ed i consigli di Fadell nel proprio contesto culturale e professionale. Il panorama industriale “nostrano” è molto distante da quello della Silicon Valley e più in generale da quello anglosassone: da una parte prevalgono startup, self made man e multinazionali del tech, dall’altra Piccole-Medie Imprese spesso a guida familiare (e familistica).