RECENSIONE DEL LIBRO

Telegram

Manuale pratico operativo per Aziende - Liberi professionisti

Editore:

Flaccovio Editore

autore

Flavius Florin Harabor

pubblicazione:

pagine:

Aprile 2024

272

Autore

Flavius Florin Harabor

Editore

Flaccovio Editore

Pubblicazione

Aprile 2024

Pagine

272

Prezzo

26,00

Autore

Flavius Florin Harabor

Pagine

272

Editore

Flaccovio Editore

Prezzo

26,00

Autore

Flavius Florin Harabor

Pubblicazione

Aprile 2024

costo:

Editore

Flaccovio Editore

Pagine

272

26,00

Flavius Florin Harabor è un amico. Ci conosciamo da qualche anno e l’ho sempre associato a una sola cosa: Telegram. Sarà che siamo entrambi Gemelli, ma in lui ho sempre visto prevalere lo spirito pratico e la passione per quello che fa.

Scrivere un libro su Telegram penso gli sia venuto facile come per me scrivere una recensione. Flavius parla di Telegram da anni, cerca di convincere tutti ad usarlo, entra nelle chat di gruppo che abbiamo in comune ad annunciare novità e a chiedere di provare una funziona o l’altra. 

Per questo leggere il suo libro non mi ha stupito; ma stupirà te. La struttura è semplice: il libro è stato diviso per gradi di conoscenza del canale e di possibili applicazioni al business.

È davvero un manuale pratico-operativo perché ti porterà a voler provare subito qualcosa di nuovo che leggerai. Non hai ancora Telegram? Ok, ti concedo qualche minuto per andare nel tuo Store Apple/Google e scaricarlo. Ti aspetto qui pronta a iniziare!

Telegram in Italia, perché sceglierlo?

“Oltre il 65% del pubblico italiano utilizza le piattaforme di instant messaging.” Sappiamo tutti quale è la più usata: Whatsapp, che fa parte del gruppo Meta. 

Telegram non è solo un’app di messaggistica, ma una piattaforma globale con oltre 850 milioni di utenti attivi in tutto il mondo che in Italia conta oltre 20 milioni di utenti, ed è in costante crescita.

L’autore inizia subito dandoci i pro e i contro della piattaforma; cosa piuttosto insolita, di solito lasciata alla fine. Ma Flavius è cosi, diretto.

Tra i pro vediamo:

  • le chat video di gruppo
  • la privacy e la sicurezza
  • l’interfaccia user-friendly

Tra i contro:

  • le opzioni di personalizzazione difficili
  • Il client Telegram con funzionalità diverse tra loro (ad esempio tra desktop e mobile)
  • La rivelabilità limitata di bot, canali e gruppi 
  • Le impostazioni complicate del suono di notifica

Ma quindi quali sono i vantaggi rispetto ai competitor? Sicuramente, almeno per me che vivo con due telefoni, la possibilità di accedere su più dispositivi, lo spazio di archiviazione illimitati in cloud e la possibilità di aggiungere persone di cui tu non hai il loro numero, solo usando il loro username; e viceversa. Una cosa utilissima quest’ultima per la mia esperienza. Ma i vantaggi non finiscono qui, il resto li scopri nel libro.

Telegram, cosa lo uso a fare?

Da app di messaggistica a sistema integrato per le organizzazioni e il business il passo è stato breve. O forse non c’è stato. Telegram, a differenza del suo ben più noto rivale WA, è nato cosi, con già tutte le funzionalità che lo rendono utile per che fare qualcosa oltre mandare gli auguri di Natale agli zii.

Leggendolo dirai: ma anche WA ha questa cosa. Vero, ma c’è arrivata dopo; per dirla in modo diplomatico. Sappiamo bene tutti come a Menlo Parl hanno fatto dell’arte di copiare un vero e proprio lavoro. 

Sulla differenza tra account free e premium ti lascio alla lettura del libro, ma ti dico cosa ha fatto scegliere a me di passare a premium: l’opzione di trasformare i vocali in testo. Io odio i vocali, li uso in casi estremi. Amo scrivere, e leggere. Per cui la possibilità di trasformare 2 minuti di vocale in testo vale la spesa di quei 35€ annui.

Telegram ha investito molto sulla privacy e la sicurezza nelle chat. Le chat segrete e la possibilità di temporizzare i messaggi sono una di quelle funzioni che ha da sempre contraddistinto la piattaforma rendendola molto utile per le conversazioni private.

I gruppi di Telegram: a cosa servono e come usarli.

Altra funzione che fin dagli esordi ha contraddistinto Telegram riguarda la creazione di gruppi. Apri la tua messaggistica: in quanti gruppi sei? C’è solo una risposta possibile: troppi. Metà dei quali silenziati, vero? 

I gruppi di Telegram sono un po’ diversi da quelli di WA, anche se qui dobbiamo ribadire come Meta abbia nel tempo tratto “ispirazione” da Telegram per migliorare le sue funzioni.

La funzione più interessante, lato business, è il link d’invito: questo permette ad altre persone di entrare nel gruppo in modo autonomo, senza doverlo aggiungere noi con un numero di telefono (come succede in WA). C’è comunque la possibilità, in base al tipo di gruppo, che sia l’admin a dover accettare la richiesta di ingresso.

I gruppi sono utilissimi per iniziare a creare delle piccole community; ma quando si supera il limite ai 200 membri si passa ad essere Supergruppi. Stesse funzionalità di “base” con qualcosa in più ovviamente; ad esempio la possibilità di vietare il salvataggio dei contenuti per impedire ai membri di salvare, copiare e inoltrare i messaggi di quel gruppo.

I canali di Telegram: quando sceglierli

Nati come semplici broadcast, oggi i canali Telegram sono una delle funzioni più usare, ed amate, da tutti. Si tratta di un modo, versatile, di condividere informazioni, contenuti ed avere interazioni in tempo reale. Possono essere pubblici o privati, non hanno limiti di iscritti, hanno sempre il link di invito, c’è la funzione storie, sondaggi, video in diretta, quiz, ecc ecc ma soprattutto forniscono statistiche del loro andamento. Le funzioni sono tantissime, ed alcune molto utili in base al proprio obiettivo.

Nel libro l’autore ti dice infatti anche come un’azienda o libero professionista può usarli, ma non solo: i canali sono un’ottima idea per la PA e le società sportive! Leggere per credere!

Come si gestisce un canale Telegram

Spesso ci facciamo prendere dall’entusiamo di un nuovo social o app e ci buttiamo, senza avere bene in testa una strategia. Succede che poi questi social/app non performino e noi diamo (ovviamente) la colpa a loro; e non a noi stessi che magari non li abbiamo usati nel modo giusto.

Per questo il capitolo dedicato a come gestire (bene) i contenuti di Telegram, una volta scoperte le sue funzionalità, ti potrà aiutare a usarlo nel modo migliore sicuro di aver fatto tutto bene.

Flavius è uno che su questa piattaforma ci passa le giornate e di domande in merito ne riceve tante. Anche per questo sa valutare bene gli errori comuni in cui si incappa quando si cerca di usare Telegram senza strategia o, peggio, pensando di “fare il grande salto” dall’oggi al domani. Il suo essere Gemelli (ve l’ho detto che siamo amici quindi si, so anche il suo segno zodiacale) rende questa parte, come il resto del libro, molto pratica e concreta.

Usare Telegram in modo avanzato: i bot

Il libro è diviso per livelli, e l’ultimo è quello meno conosciuto dai più; sto parlando dei bot. Spesso associati a software brutti e cattivi che vanno a minare l’uso dei canali social, qui i Bot per Telegram sono una normalità che invece va ad aiutare a svolgere tantissimi compiti.

Stiamo per entrare in un terreno molto evoluto per cui non approfondirò quest’ultima parte perchè la dovrai proprio leggere per far fare un salto di qualità al tuo account telegram.

Ti dico solo che parte tutto dal BotFather, Bot ufficiale Telegram che consente agli utenti di creare gestire i propri BOT. È una funzione gratuita e permette a tutti di realizzare fino a 20 BOT per account. Nel libro l’autore spiega passo passo come interagire con questo BOT per avere i più basilari.

Ammetto che non è di cosi facile lettura questa parte, per il suo contenuto, nonostante l’autore cerchi di spiegarci tutto per bene, passo passo, rimane una cosa da provare più che da leggere.

Conclusioni del libro

Questo manuale si propone come guida indispensabile per imprenditori, professionisti del digitale e per chi gestisce varie attività che desiderano sfruttare al massimo le potenzialità di Telegram.

Non si limita a esplorare le funzionalità di Telegram, ma si concentra su come le aziende e i liberi professionisti possano trarre vantaggio da esse, analizzando strategie efficaci per raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico.

Il rischio di manuali come questo è “l’invecchiamento precoce”: tu via in stampa e il giorno dopo qualcosa cambia nella piattaforma. È il rischio di tutti i libri sui social media in realtà.

Per questo Flavius ha ovviato il problema inserendo, molto spesso, il QR e i link che rimandano ai suoi canali, dove rimanere aggiornati sulle novità. Da seguire a prescindere dall’interesse di usare Telegram in modo professionale, perché sono un’ottima fonte di notizie.  

Ma adesso veniamo a noi: lo sai che anche noi avevamo un canale Telegram? Uso il passato perchè il canale è stato “messo in pausa” a fine 2022, ma esiste ancora.

Siamo nella casistica di quelli che l’hanno provato, senza strategia, non hanno avuto risultati e l’hanno abbandonato. Perdonami Flavius, spero continuerai a volermi bene lo stesso. 

Ma dopo la lettura del libro, dato che siamo sempre alla ricerca di un modo per interagire di più con i nostri lettori (visto che alcune piattaforme social stanno limitando tutto questo – GRAZIE INSTAGRAM!) la domanda sorge spontanea:

Che ne dici, lo riattiviamo?

Qui il link di accesso: https://t.me/libridimarketingblog ???? entra e rispondi al sondaggio.

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Federica Mori – La Barbie Social
Laureata in Relazioni pubbliche e Pubblicità nel 2006, ho iniziato a lavorare poco dopo in una piccola agenzia di comunicazione a Brescia. Dal 2015 sono Freelance e mi sono dedicata al Social Media Marketing, senza però mai tralasciare il mio amore per l’Ufficio Stampa e le PR. Oggi sono Social Media Strategist e ADV Specialist: aiuto aziende e piccole realtà a usare i social per migliorare la propria presenza online.

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Laureata in Relazioni pubbliche e Pubblicità nel 2006, ho iniziato a lavorare poco dopo in una piccola agenzia di comunicazione a Brescia. Dal 2015 sono Freelance e mi sono dedicata al Social Media Marketing, senza però mai tralasciare il mio amore per l’Ufficio Stampa e le PR. Oggi sono Social Media Strategist e ADV Specialist: aiuto aziende e piccole realtà a usare i social per migliorare la propria presenza online.

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