Un libro corposo e sicuramente impegnativo. Questo il mio giudizio a caldo per il libro Social Media Entertainment.
Il testo si concentra sull’analisi dello sviluppo di un settore emergente, che sta assumendo una rilevanza via via sempre più grande. Una storia iniziata nel 2005, quando Jawed Karim, Chad Hurly e Steve Chen diedero il “LA” ad una nuova era con la nascita di YouTube.
Poi nel 2020 è arrivata una pandemia, che ha dato un’importante scossa a tutta l’industria creativa: prima in maniera incontrollata e poi con maggiore regolarità in tutto il mondo spopolavano dirette e live streaming sulle varie piattaforme, con l’obiettivo di ricreare una dimensione di pseudo normalità.
Il periodo che intercorre dal momento “zero” al momento della “scossa”, durato 15 anni, rappresenta il focus di questo libro. Ma non solo: viene posta un’attenzione particolare verso i creator per comprendere il funzionamento e le logiche del SME, adottando un metodo chiaro, costituito da un intenso lavoro sul campo, un gran numero di interviste ai protagonisti (figure di spicco ma anche creator minori), in ogni dove e contesto.
Chi sono i creator? Secondo Cunningham e Craig, sono “utenti nativi dei social media, impegnati nella commercializzazione e nella professionalizzazione di sé, che generano e diffondono contenuti originali per incubare, promuovere e monetizzare il loro brand multimediale, sia sulle principali piattaforme di social media sia in modalità offline”.
Gli autori considerano il SME come una protoindustria, una sorta di incubatore gigantesco in continua evoluzione.
Curiosi di scoprire di più su questo mondo così articolato, complesso e affascinante?
Il libro si struttura in 6 capitoli così organizzati:
- Introduzione
- Le strategie delle piattaforme
- La manodopera creativa
- Gli intermediari del Social Media Entertainment
- Autenticità, community e cultura del brand
- La politica culturale del Social Media Entertainment
- La globalizzazione del Social Media Entertainment
- Conclusioni
Alla fine di ogni capitolo troverete numerosi riferimenti bibliografici, per eventuali ed ulteriori approfondimenti.
Conclusioni: è un testo davvero molto specifico, che va in verticale su un argomento di per sé già impegnativo, ma ricco di informazione e dati.
A chi è rivolto: tutti coloro che necessitano di approfondire questo argomento per motivi di studio e di analisi. È un ottimo testo perché fornisce un quadro davvero esaustivo del Social Media Entertainment. Lo trovo indicato per studenti alle prese con la tesi di laurea o la preparazione di esami universitari specifici affini a questo tema.
Quanto è pratico: più che pratico lo definirei esaustivo e dettagliato.
È da avere in libreria: da leggere in caso di necessità di approfondimento.