“Il mio modello di business sono i Beatles. Erano quattro ragazzi che tenevano reciprocamente sotto controllo le proprie tendenze negative. Si bilanciavano tra loro. E il risultato era più grandioso della somma delle parti. Ecco questo per me è il business: le grandi cose nel business non vengono mai da una sola persona, ma da un team di persone”.
Steve Jobs
La frase che hai appena letto è una citazione che non troverai tra le pagine del libro Imprese possibili – Le Startup viste da dentro di Edmondo Sparano, ma è il risultato della riflessione finale che la lettura di questo libro ha suscitato in me.
Iniziamo la recensione partendo dalla riflessione finale, con l’obiettivo di mettere in luce uno degli aspetti fondamentali che più volte troverai sottolineato in queste pagine: “fare impresa” = “fare squadra”.
L’Hipster, l’hacker e l’hustler: i 3 ingredienti iniziali per creare la base della tua startup
Se sei un creativo ricco di progetti innovativi e vuoi cambiare il volto del tessuto economico-sociale Italiano (ma non solo), ricordati che per iniziare a creare una startup servono almeno:
- L’hipster o il creativo (che potresti essere tu);
- L’ hacker (un amico nerd);
- L’hustler (colui che controlla la visione, la direzione e la cultura dell’azienda, insomma il responsabile amministrativo).
Prendi il meglio da ognuno e riuscirai ad avere una visione più alta e forte del tuo progetto.
Edmondo Sparano, noto nel panorama delle startup italiane, esperto di digital marketing e CDO di Digital Magics, cerca di mettere in luce tutta una serie di aspetti riguardanti quello che ancora oggi viene considerato come “l’oscuro mondo delle startup”.
Siamo di fronte ad un libro che non si riduce ad essere solo una guida ricca di consigli pratici per chi vuole orientarsi nel complesso mondo delle startup ma che come un mentore, fornisce le chiavi per stimolare alla riflessione dei suoi adepti.
L’autore ripercorre le storie di successo ma anche i fallimenti di chi, in positivo o in negativo, ha fatto o sta facendo la storia nel panorama delle startup.
Alla fine del libro, ti renderai conto di avere tra le mani gli ingredienti per creare una startup a regola d’arte. Sta a te unirli seguendo la ricetta ma dandole quel tocco di personalizzazione che ti permetterà di assistere alla realizzazione del tuo progetto.
Cosa rende imbattibile una startup? La resilienza
Edmondo Sparano ha fornito la sua visione personale dell’identikit della startup ideale. Una visione che leggendo queste pagine ci siamo trovati a condividere. Quando deciderai di lanciarti in questa avventura, fatti una domanda: sono abbastanza resiliente?
In altre parole, chiediti se sei pronto ad affrontare il gran numero di problemi che si presenteranno alla porta della tua startup, a trovare soluzioni creative per risolverli, a non mollare mai e, soprattutto, a continuare a credere nel tuo sogno.
L’autore parla anche dell’entusiasmo come una delle caratteristiche che non deve mai mancare per essere un buon founder.
Questo non vuol dire combattere una battaglia contro i mulini a vento come il più noto Don Chisciotte della Mancia, ma credere a tal punto nella propria visione, da riuscire a trasmettere questo sentimento di fiducia al tuo team, ai tuoi investitori e soprattutto ai tuoi clienti attuali o potenziali.
Il segreto per non perdere l’entusiasmo è avere sempre un piano b,c,d…insomma puoi scegliere fino a che lettera dell’alfabeto arrivare. Mantieni sempre un occhio critico sulla situazione per capire quando vale la pena combattere per vedere realizzata un’idea e quando invece, cambiare strada. Fare un pivot, volendo usare il gergo delle startup, che non vuol dire “fuggire” o abbandonare un sogno. Più semplicemente l’autore ti invita a tenere occhi e orecchie ben aperte su nuove possibili strade che a volte potrebbero segnare una svolta positiva nella storia della tua startup, o più semplicemente, permetterti di risparmiare soldi, quegli investimenti che invece avresti perso continuando su una strada che in realtà non è quella giusta.
Celebra i tuoi risultati, impara dai fallimenti
Per avere successo però non basta condividere un pensiero, bisogna condividere anche i valori sui quali si basa la tua startup.
Un team che condivide valori e pensieri etici, contribuirà alla creazione di uno stato di fiducia nei confronti della startup e ad una customer lifetime value di altissimo valore.
Seppure l’autore invita a tenere i piedi per terra e non fantasticare, allo stesso tempo esorta il lettore a non dimenticare l’importanza di continuare a sognare e celebrare ogni traguardo raggiunto. Grandi o piccoli che siano, i successi vanno sempre celebrati. Ecco perché è fondamentale tenere sempre a disposizione una bottiglia di spumante nel frigo della sala mensa della tua startup.
Un altro aspetto da non sottovalutare sono i fallimenti. Se vuoi fare startup, devi metterti in testa che potrai fallire e/o ricevere dei no, ma saranno questi no a farti crescere come founder e accrescere la consapevolezza della startup e del tuo team. In altre parole, fallire non vuol dire essere mediocre, non vuol dire non essere all’altezza.
Analizza il fallimento per capire cosa non ha funzionato, trova “la falla” nel tuo sistema e rimboccati le maniche per ricominciare, magari con un’altra idea o semplicemente puntando ad un altro mercato.
Creare un ponte tra l’industria tradizionale e le nuove tecnologie
Dare vita ad una startup vuol dire riuscire a soddisfare o anticipare un’esigenza del mercato e rispondere ad una domanda latente. Un concetto che potremmo riassumere con una semplice azione: innovare.
Quando si parla di innovazione però, si rischia di cadere nella trappola secondo la quale, per raggiungere un grado di innovazione sufficiente, bisogna eliminare la trazione.
Questo è il grande errore che porta a considerare le startup il nemico numero uno dell’industria tradizionale e l’industria tradizionale come il virus da debellare per fare spazio alle startup nascenti.
Attraverso le parole di Edmondo Sparano, di Marco Gay nella prefazione e Claudio Beretti nella postprefazione, capirai che solo attraverso lo sviluppo di una collaborazione tra innovazione e tradizione, sarai in grado di creare un ponte tra l’industria tradizionale e le nuove tecnologie.
Quel ponte potrà permettere all’Italia di continuare a brillare nei settori merceologici che da sempre distinguono il Made In Italy in tutto il mondo e, perché no, magari iniziare a distinguersi anche in altri.
E non dimenticare che le startup non hanno età. Giovani con la verve di chi inizia, meno giovani ma con un bagaglio di esperienze, l’importante è avere una visione, essere resilienti e non perdere mai l’entusiamo.
In questo libro troverai esempi pratici, aneddoti e storie per permetterti di iniziare a vedere la tua idea prendere forma. Capirai come iniziare a muoverti nella ricerca di collaboratori e come investire le prime risorse che avrai a disposizione trovando finanziamenti e investitori.
L’obiettivo dell’autore non è svelare il segreto per la startup perfetta (se l’avessimo l’avremmo già creata), ma fornire i giusti strumenti, per imparare a gestire tutti gli scenari possibili che incontrerai nell’ambizioso mondo delle startup.
E se è vero che il modo migliore per imparare è conoscere le storie, i successi e gli errori degli altri, Imprese Possibili è il libro in grado di sostituire qualsiasi manuale per fare startup.
Consiglio questo a libro a quanti sentono di avere una buona idea ma hanno paura di lanciarsi; a quanti hanno voglia di “cambiare il mondo” ma manca quel pizzico di coraggio.
In queste pagine riceverai l’incoraggiamento che ti serve, capirai che creare una startup non è impensabile come sembra e, soprattutto, ti renderai conto che un approccio open innovation unito ad una visione di crescita sul lungo periodo, sono la chiave per la creazione di un valore reale e sostenibile nel tempo.
Non avere “fretta” di incassare o di vendere e goditi una lettura piacevole, scorrevole, attraverso i case study che hanno fatto la storia delle startup.
Troverai quella giusta dose di informazioni che ti permetteranno di analizzare la tua idea e capire se ci sono dei tasselli mancanti per completare il tuo progetto.