Gli appassionati di lettura, molto spesso, soffrono di alcune “patologie”, più o meno gravi. La più conosciuta è sicuramente quella del blocco del lettore.
Ovviamente la parola patologia è soltanto un’amplificazione, una forzatura, per ironizzare su ciò che sono solo strane o cattive abitudini, semplici manie o stati d’animo. Vuoi conoscerle più da vicino? Ti sto per raccontare quelle più conosciute. E mi raccomando: se conosci qualche rimedio per guarire o anche solo alleviare, raccontacelo scrivendo a info@libridimarketing.com, saremo lieti di pubblicare tutti i buoni consigli che ci saprai indicare!
La prima malattia del lettore e forse la più conosciuta: il blocco del lettore.

Ti piace leggere, adori leggere, ma non ce la fai. È un periodo che posizioni il libro sul comodino, lo apri, lo sfogli, lo annusi, ma ti viene sonno e lo riponi da dove l’hai preso tre minuti prima.
Vorresti, ma non leggi. Questa è la sostanza del malessere e prende il nome di “blocco del lettore”.
Una possibile causa di ciò, per esperienza personale, è il sovraccarico mentale e lo stato di stress. Anche se leggere appare come un piacere, non è detto che lo sforzo cognitivo richiesto sia compatibile con l’energia mentale di cui disponi in quel determinato momento.
Il consiglio che posso darti, essendoci passata qualche anno fa, è quello di ripartire con un libro breve, con non più di 90-100 pagine. Il mio sblocco è avvenuto a seguito di un regalo di Natale da parte di una cara ex collega: posso infatti ringraziare “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman regalatomi da Nicoletta, che mi sono letta durante le vacanze natalizie del 2020, e al quale sono seguiti altri 5 libri!
Se non l’hai mai letto, prova. Magari riesce a sbloccare pure te!

La seconda malattia di chi legge: il lettore acquirente compulsivo di nuovi libri.
Lasciami indovinare: hai la casa colma di libri, buona parte dei quali ancora da leggere. Ma l’acquisto compulsivo non si placa. Esce qualcosa di tuo interesse e lo acquisti. Esce una promozione e ne acquisti altri ancora. Poi i tuoi amici ed i tuoi cari sanno che sei un avido lettore e per Natale ti regalano altri libri. Continui a ripeterti “questo e poi basta, non ne ricomprerò fino a quando non li avrò letti tutti!”.
Ma certo! Ti stai autoconvincendo. Succede a tutti quelli che soffrono di questa patologia. E comunque diciamocelo chiaro: è decisamente meglio spendere i propri soldi in libri anziché tabacco o slot machine. Volendo ironizzare, come forma di dipendenza è sicuramente una delle migliori e più salutari!
[Ma attenzione, metto un attimo da parte l’ironia: esiste davvero una forma di patologia ossessiva compulsiva che riguarda l’accumulo smisurato di libri che prende il nome di Bibliomania.]
La terza patologia che affligge i lettori: il finto lettore o lettore per finta.
La verità è che ti piace vederli sulle mensole di casa tua, i libri arredano, fanno colore, fanno cultura. Ma non leggi. Magari vorresti, è che non trovi mai il tempo per farlo, tra palestra, aperitivi, ozio, giardinaggio, fai da te, figli, moglie, marito, amici.
Non leggi ma continui a comprarli e a trovarti scuse per non farlo, perché un giorno, ne sei sicuro / sicura, diventerai il più avido dei lettori. Nel frattempo, però, speri che le storie raccontate in quei bellissimi volumi ti entrino in testa per osmosi.
Il mio consiglio per iniziare davvero a leggere? Parti da qualcosa di leggero e breve. Poniti un obiettivo modesto e procedi in modo graduale:
- settimana 1: 5 pagine a sera.
- settimana 2: 8 pagine a sera.
- settimana 3: 10 pagine a sera.
Ed ecco che ti sei appena letto un libro da 161 pagine, non male!
Ti faccio un esempio: chi non è abituato a leggere è esattamente come chi non è abituato a correre. Per cui, esattamente come chi non corre mai non riesce a sostenere una maratona, chi non ha l’abitudine di leggere non riesce a sostenere un romanzo di 300 pagine. Quindi, per sperare di poter correre la maratona, è necessario prepararsi in modo graduale e adeguato.

La quarta patologia di chi legge libri: il lettore multitasking, anzi mutireading.
Le tue letture si articolano su più testi: hai sul comodino l’ultimo romanzo vincitore del premio strega, poi il manuale tal dei tali su come vivere meglio, e magari qualche testo attinente la tua professione. Stasera il romanzo, dopo domani il manuale, nel weekend di nuovo il romanzo, e così via. Finisce che verifichi se il protagonista del romanzo riesce ad applicare le regole per vivere meglio e lo immagini seduto alla tua scrivania, mentre svolge il tuo lavoro, grazie a quanto appreso nel nuovo testo che stai leggendo.
Fantastico, no? Mettendo da parte l’ironia con questa scenetta surreale, ammiro chi riesce a fare questo. Più che una patologia potrei classificarla come un plus, un pregio, un’abilità speciale. Personalmente non riesco, lo trovo distraente, almeno per la mia modalità di lettura. E così leggo un solo libro alla volta, magari alternando i generi.

La quinta patologia di chi legge: il lettore estivo.
Rigorosamente solo una / due settimane l’anno e in spiaggia, sia sotto l’ombrellone che durante il tempo passato a pancia sotto sul lettino per abbronzare al meglio la schiena ed il retro delle gambe. Quindi, ti rechi in libreria ad inizio estate, scegli 4 o 5 titoli leggeri, li riponi sul mobile del salotto e sai che quei libri saranno i tuoi compagni estivi, assieme alla crema solare, la bottiglia di acqua e il telo da mare.
Durante l’inverno c’è altro da fare in casa: serie tv, serie tv e serie tv.
E tu? Pensi di soffrire di qualche altra patologia legata alla lettura? Ti riconosci in qualcuna? Hai mai sofferto del blocco del lettore?
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