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Libro digitale o cartaceo? Questo è il dilemma.

Già, che dilemma. Scegliere tra libro digitale o cartaceo. Scegliere tra un e-book e un libro fisico, stampato su carta.

Da una parte ciò che siamo abituati ad avere, leggere, sfogliare, studiare. Carta che si tocca con mano, che si annusa, che si sfoglia, che si vive. Dall’altra una nuova concezione di spazio e di lettura: un unico device che contiene moltissimi libri, che puoi portare sempre con te, leggero, pratico, efficace.

Se dovessimo ragionare in termini di sostenibilità, volendo estremizzare e per pura teoria, dovremmo tutti fare lo switch verso gli e-book. Lettori, studenti, tutti insomma.

E questo comporterebbe una significativa contrazione del comparto cartaceo del mercato dell’editoria. Ma le cose non stanno così e chissà se mai arriveremo in futuro all’uso esclusivo del libro digitale.

Io, credo di no.

Il primo libro stampato della storia

Ma partiamo dagli albori. Quale è stato il primo libro stampato nella storia? Pare che il primo libro stampato della storia sia stata la Bibbia di Gutenberg e che questa prima stampa risalga al 1453, realizzata in una tipografia di Magonza, in Germania, con la tecnica dei caratteri mobili. La tecnica, in realtà, esisteva in Cina già da 400 anni, e Johannes Gensfleisch zum Gutenberg ebbe il merito di averla importata in Europa.

I libri che siamo abituati a leggere oggi sono molto diversi dai libri del passato. Basta dare un’occhiata ai volumi più datati e antichi presenti nelle nostre biblioteche cittadine, o in soffitta, nel baule della nonna. E’ cambiata la carta, la grammatura, il punto di bianco, gli inchiostri, la creatività e i materiali delle copertine, le font utilizzate, ecc. ecc.

La nascita del primo e-book

Nonostante molti ritengano che il primo e-book risalga ai primi anni ’70, vedi progetto Gutemberg, in realtà, possiamo collocare la nascita del vero e proprio libro digitale soltanto alla fine degli anni ’90, quando Kim Blagg ottiene il primo codice ISBN per un eBook ed inizia a vendere libri multimediali sul marketplace di amazon.com, bn.com e borders.com.

Conseguentemente all’apertura di questo nuovo mercato, si sono poi sviluppati anche i device dedicati alla lettura, gli ebook reader. I primi lanciati si chiamavano Rocket eBook e SoftBook. Il primo Kindle, antenato in linea retta di quello che conosciamo oggi, arriva soltanto nel 2007, quando Amazon lo lancia negli Stati Uniti. La storia degli ebook reader si è praticamente sviluppata e poi districata negli ultimi 15 anni, fino a raggiungere 1.000.000.000 di utenti lettori di ebook in tutto il mondo (2019).

Per quanto l’Italia, il cambio di passo e l’apertura verso questo mercato emergente è stato registrato ad inizio del nuovo millennio, nel 2002 per l’esattezza, con la pubblicazione dei primi libri digitali in italiano, per mano dell’editore romano Giacomo Bruno, definito da tutti il “papà degli ebook”, per essere stato il primo a pubblicare e diffondere gli ebook in Italia, 9 anni prima di Amazon e degli altri Editori (qui, la fonte). Quando diciamo che in Italia arriva “sempre tutto un po’ dopo”, un fondo di verità c’è: ebook in Usa 1998 vs ebook in Italia 2002 😉

Il mercato del libro in Italia

Attorno al libro, come sapete, è sorto e cresciuto un vero e proprio mercato nel corso dell’ultimo secolo. Mercato che nel 2022 in Italia è valso 3,4 miliardi di euro (qui la fonte) e che nell’anno 2023 è rimasto stabile (+ 0,3% a valore e – 1,3% a numero di copie, qui la fonte). La crescita del mercato a valore a fronte di un calo di copie vendute può essere imputato principalmente a due fattori: gli aumenti di listino che si sono riversati sui prezzi al pubblico, che ha trascinato verso l’alto il valore del mercato; così come un cambiamento nel mix dei prodotti venduti (sono stati venduti meno libri, ma con un prezzo di copertina mediamente più alto vs anno precedente).

Parlando di numeri, per farsi un’idea più accurata dei lettori italiani: il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo ebook o libri online mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri. Il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro). Numeri che evidenziano quanto il lettore italiano apprezzi maggiormente l’edizione cartacea. [Fonte Istat, anno 2020].

Libro cartaceo vs libro digitale: le tre tipologie di lettori

Ma torniamo a noi. Considerando la modalità di lettura oggi disponibile, a mio avviso possiamo individuare tre tipologie di lettori:

  1. Il lettore purista, che legge esclusivamente libri in carta.
  2. Il lettore ibrido, che alterna libro digitale e libro cartaceo a seconda del momento e delle situazioni.
  3. Il lettore convertito, che dopo aver scoperto la comodità, legge soltanto ebook con il proprio ereader.

Il lettore purista, come ti ho anticipato, legge esclusivamente testi in carne ed ossa, stampati su carta. Ha necessità di vivere un’esperienza immersiva e di coinvolgere 3 dei 5 sensi:

  • Tatto. Per sfogliare le pagine, toccare la carta con i polpastrelli, sentirne la porosità e la corposità.
  • Olfatto. Sappiamo bene che esistono gli “sniffatori di libri“. Gli sniffatori, a loro volta, esistono perché ci sono libri che odorano di buono ed altri che non ci riescono proprio.
  • Vista. Sfogli, torni indietro, rileggi. Poi ti sposti fisicamente se in quel punto non c’è una bella luce, inclini magari il libro. Vedere bene ciò che si sta leggendo e senza affaticare la vista è fondamentale per l’esperienza di lettura.

Il lettore purista spesso è anche un avido collezionista. Necessita di avere tutti i suoi volumi esposti, possibilmente ben organizzati in una libreria. Prova piacere nel possedere fisicamente dei libri. Potrebbe aver provato anche la lettura con ereader, ma il test è fallito miseramente e il device è finito chiuso e inutilizzato in qualche cassetto dimenticato…

Vantaggi del lettore purista

  • può prestare libri;
  • può donarli dopo la lettura;
  • può rivenderli;
  • può collezionarli.

I libri cartacei hanno numerose vite!

Svantaggi del lettore purista

  • i libri in carta sono meno sostenibili:
  • occupano molto spazio;
  • si deteriorano;
  • hanno un prezzo di copertina maggiore rispetto ai libri digitali.

Il lettore ibrido, legge in entrambe le modalità, effettua lo switch da carta a digitale in modo abile e pratico, a seconda del momento e del contesto. Probabilmente legge libri stampati a casa, nei momenti di relax, tenendo ciò che legge sul comodino. Però, c’è un però, usa il reader (perché pratico, leggero, ecc.) per leggere nei brevi momenti di pausa, in treno, in metro, mentre si sposta per lavoro, o è in viaggio.

Vantaggi del lettore ibrido:

  • ha libertà di scelta, in funzione della reale esigenza;
  • ha flessibilità;
  • ha la possibilità di accedere ad un vasto catalogo di libri quando e come vuole.
  • può acquistare un nuovo libro in qualsiasi momento ed averlo subito disponibile.

Svantaggi del lettore ibrido:

  • ha una libreria mista, con alcuni volumi fisici ed altri dematerializzati.

Eccoti l’ultima delle tre tipologie di lettori individuata: il lettore convertito. Provata e scoperta la lettura di un libro digitale grazie al kobo (o kindle…), non l’ha più lasciata! Da un determinato momento x, è passato definitivamente al libro digitale, fatta eccezione per quei titoli che non hanno disponibile la versione ebook. La biblioteca privata ha smesso di crescere, cambia frequentemente reader per avere un device sempre performante e con la capienza (in termini di memoria) ottimale. A casa utilizza l’ebook reader, in viaggio pure, in vacanza idem, in ufficio anche.

Vantaggi del lettore convertito:

  • la sua biblioteca è super leggera ed occupa pochissimo spazio;
  • può portare “molti libri in uno”;
  • il libro digitale ha un prezzo di copertina inferiore rispetto a quello in carta;
  • soluzione super ecosostenibile.

Svantaggi del lettore convertito:

  • i libri digitali non possono essere ceduti o venduti;
  • possono essere prestati solo a certe condizioni, vedi ad esempio cosa accade con Kindle;
  • è un patrimonio immateriale che non può essere in alcun modo convertito.

Bene, siamo arrivati quasi al termine dell’articolo. Ho mappato quelli che a mio avviso sono le tipologie di lettori, in relazione al supporto su cui è riprodotto il libro.

E tu che lettore / lettrice sei? Io, ad esempio, sono una lettrice purista. Ho provato a leggere con Kindle, ma è stato complesso e poco gratificante. Sono una che annusa i libri ed ama toccarli con mano, non c’è niente da fare. Solo e sempre libri in carta 😉

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