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Quanto costa davvero un libro?

Radiografia economica della filiera editoriale con un focus sulla non fiction

Quando entriamo in libreria, o scorriamo le novità online, il prezzo di copertina di un libro ci appare come un numero netto, spesso giudicato troppo alto. “Vale davvero 19,90 euro?” è la domanda che molti lettori si fanno (e ci fanno!). La verità è che il prezzo di un libro non racconta tutto ciò che c’è dietro.

A differenza di altri beni di consumo, il valore di un libro non si misura solo in carta e inchiostro. Dentro quel prezzo convivono mesi di lavoro, professionisti coinvolti, filiere produttive e distributive complesse, decisioni editoriali e rischi economici. Eppure, la percezione comune tende a semplificare: si pensa che il grosso finisca in tasca all’autore, o che il costo sia determinato unicamente da un margine commerciale.

In realtà, il mondo del libro è uno dei più articolati e meno trasparenti sotto il profilo economico per chi acquista. Ecco perché è importante, per noi, fare luce su come viene composto quel prezzo, distinguendo anche tra fiction e non fiction, due modelli editoriali molto diversi, sia nei numeri che nelle logiche di produzione.

Fiction vs Non Fiction: due economie editoriali diverse

Parlare di “editoria” al singolare può trarre in inganno. Le differenze tra fiction e non fiction non riguardano solo i contenuti, ma anche modelli di produzione, promozione e rendimento economico.

Secondo i dati aggiornati dell’Associazione Italiana Editori (AIE), nel 2024 il mercato dei libri di varia adulti e ragazzi in Italia ha registrato una flessione. Le vendite nel mercato trade (librerie fisiche, online e grande distribuzione) hanno totalizzato 103,987 milioni di copie, segnando un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 2,458 milioni di copie in meno.

Questi dati evidenziano una contrazione del mercato rispetto al 2023, quando il settore aveva registrato un lieve calo dello 0,6% a valore. La flessione del 2024 è attribuita, in parte, alla sostituzione della 18app con le Carte Cultura e del Merito e al mancato finanziamento alle biblioteche per 30 milioni di euro. Secondo l’AIE, in assenza di queste modifiche, il mercato avrebbe potuto crescere del 2,5% a valore rispetto all’anno precedente .AIE+1AIE+1AIE

A livello di generi, nel 2024 solo la narrativa ha mostrato una crescita, con un aumento del 3,2% per la narrativa italiana e dello 0,9% per quella straniera. Al contrario, la saggistica generale ha subito una flessione del 2%, la manualistica del 4,1% e la saggistica specialistica del 5,1% .

Ma andiamo a distinguere le due tipologie:

  • Fiction (romanzi, narrativa) ha canali forti come librerie e store online, tirature più alte, maggiore visibilità nei media.
  • Non fiction ha vendite più stabili nel tempo, ma tirature più basse, un pubblico più segmentato e spesso minor esposizione promozionale.

Nel 2024, l’AIE segnala un rallentamento nelle vendite di manualistica e saggi di attualità, ma una buona tenuta del comparto professionale e accademico, che fa parte della non fiction. Questo conferma che la non fiction tende ad avere un valore medio di copertina più alto, ma un pubblico più ristretto e “tecnico”.

Ripartizione dei costi su un libro da 19,90 €

Sia nella fiction che nella non fiction, il prezzo si suddivide così (stima aggiornata al biennio 2022–2024):

Voce di costoPercentuale stimataImporto (€)
Distributore40–45%7,96–8,96
Promotore8–10%1,59–1,99
Stampa15–20%2,98–3,98
IVA (4%)4%0,80
Royalty all’autore6–10%1,19–1,99
Costi editoriali5–10%1,00–1,99
Margine editore5–10%1,00–1,99

Sono stime e percentuali di media. Ma rendono l’idea di come vengano ripartiti i costi. C’è da dire inoltre che, in particolare nella non fiction i costi editoriali (editing specialistico, revisione dei contenuti tecnici, impaginazione con grafici o box) possono incidere ulteriormente sui costi.

E all’autore cosa resta? Tempo, competenze e riconoscimento

Nella filiera editoriale, l’autore riceve una parte del prezzo di copertina, di solito sotto forma di royalty: una percentuale compresa tra il 6% e il 10%, simile a quella prevista per la narrativa. Ma nel caso della non fiction, quel valore ha un peso diverso.

Chi scrive un saggio, un manuale o un libro professionale non solo scrive: trasforma anni di esperienza, ricerca e competenza in un prodotto formativo e operativo. Ogni pagina è frutto di ore passate a verificare fonti, testare strumenti, sistematizzare idee, aggiornarsi e rendere chiari concetti spesso complessi. È un tipo di scrittura che richiede rigore, autorevolezza e grande capacità di sintesi.

La tiratura più contenuta di questi libri (spesso tra le 300 e le 1000 copie per titolo) fa sì che il guadagno diretto per copia sia modesto, ma il valore percepito dal lettore – e l’impatto reale del contenuto – può essere altissimo. Un manuale ben fatto diventa uno strumento di lavoro, un testo universitario, una guida consultata per anni.

Il riconoscimento, in questo contesto, non è solo economico ma reputazionale. L’autore di non fiction viene scelto perché porta valore, perché dimostra sul campo ciò che scrive. E questo ha un peso che va oltre le percentuali.

Un libro di marketing costa 19,90 euro ma vale molto di più

Quando parliamo di un libro di marketing, comunicazione o crescita professionale, il prezzo di copertina – 19,90 euro, ad esempio – non dovrebbe mai essere percepito come un costo. È un investimento.

In meno di 20 euro, si ha accesso al pensiero di esperti, a modelli collaudati, a strategie che – se applicate – possono migliorare un progetto, una carriera, una competenza. È più basso di una cena fuori, spesso anche di un abbonamento a una piattaforma streaming, ma con un valore formativo incomparabile.

Un buon libro di settore non si limita a “informare”: apre scenari, offre esempi, fa riflettere. Ti spinge a rivedere il modo in cui presenti te stesso, il tuo brand, la tua comunicazione. Ti mette in contatto con chi è passato prima di te, ha sbagliato, ha imparato, e ha deciso di condividere ciò che ha scoperto.

Leggere un libro professionale è scegliere di crescere, di restare aggiornati, di non fermarsi al “si è sempre fatto così”.

Chi legge libri di marketing non compra semplici pagine, ma si regala strumenti per diventare più efficace, più consapevole, più strategico.

In questo senso, il vero valore di quei 19,90 euro non è nella carta, nell’inchiostro o nel tempo impiegato per leggerlo. È nella trasformazione che può avvenire grazie a quelle parole.

Acquistare un libro: ogni euro è una scelta culturale (e strategica)

Dietro ogni libro – fiction o non fiction – c’è un ecosistema, ed è giusto conoscerlo. Ma se il romanzo vive di slanci emotivi e bestseller, la non fiction è il terreno dei contenuti duraturi, della formazione, della conoscenza utile. Ha tempi più lunghi, pubblico più esigente, costi a volte superiori.

Per questo, acquistare un libro non fiction – magari un manuale di marketing – è un gesto che sostiene la cultura professionale, e rafforza una filiera che oggi merita più attenzione, anche nei numeri.

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