E’ vero che “domani è un altro giorno” parafrasando Rossella O’Hara ma Tomasi di Lampedusa ci ricorda bene che “tutto cambia perché nulla cambi”. Quindi domani sarà pure un nuovo giorno, ma assolutamente identico al giorno prima ed ai giorni precedenti.
Se ci si immerge in un viaggio nel tempo, sia all’indietro che in avanti di cinquecento anni, ci si troverebbe ad ammirare con stupore l’incredibile evoluzione della tecnologia e della medicina. L’assetto geopolitico, al contempo, si mostrerebbe come un enigma da decifrare, mentre le lingue e i dialetti potrebbero risultare del tutto estranei.
Tuttavia, in mezzo a tali cambiamenti epocali, emergerebbe la costante del comportamento umano, radicato in principi universali. Si osserverebbero individui cadere vittime dell’avidità e della paura, perdendosi nell’eccesso di autostima o cedendo alla tentazione del rischio e della gelosia, proprio come avviene nel mondo contemporaneo. Trasportati in un mondo sconosciuto, ciò che verrebbe spontaneo a dirsi, dopo pochi istanti, è: “Ecco, queste dinamiche non sono nuove per me”.
Attraverso il libro “Come Sempre“, Morgan Housel – editorialista di The Wall Street Journal e autore del celeberrimo “Psicologia dei Soldi” – conduce i lettori in un affascinante viaggio attraverso la storia mondiale, rivelando l’importanza dei comportamenti umani nei momenti cruciali, dalle prime armi nucleari fino alla nascita di Amazon.
Un compendio di dieci anni di vita in un libro utile, pratico, scorrevole e diretto.
Il testo infatti è composto da 24 capitoli che possono essere letti sia sequenzialmente che singolarmente. Ciascuno contiene una lezione di vita condensata in poche pagine, così da poter apprendere le lezioni di dieci anni di vita in un solo testo.
Il tema del rischio e delle probabilità di successo/insuccesso è assai ricorrente nel testo, così come – del resto – anche nella nostra vita. Tramite la storia di Victor Prather, mongolfierista detentore del record di altitudine fino al 2012 per il volo in mongolfiera con equipaggio, comprendiamo che, come esseri umani, siamo molto abili a prevedere il futuro tranne per le sorprese. E le sorprese, di solito, sono l’unica cosa che conta. Pensiamo ai grandi eventi che spostano l’ago della bilancia: il covid, l’11 Settembre, Pearl Harbour, la Grande Depressione. Il tratto che hanno in comune non è necessariamente il fatto di esser stati grandi eventi (epocali direi) ma il fatto che ci abbiano colti di sorpresa: che praticamente nessuno se li aspettasse finché non sono accaduti. Come sapientemente ci ricorda il nostro Morgan, bisogna rendersi conto che se ci si prepara solo per i rischi che possiamo immaginare, saremo sempre impreparati per i rischi che non possiamo prevedere.
Altra regola per una vita felice, mutuata dal novantenne Charlie Munger, imprenditore, avvocato e filantropo statunitense, è quella di nutrire aspettative basse. Avere aspettative irrealistiche significa rimanere infelice per il resto della vita. E’ meglio fare previsioni ragionevoli ed accettare i risultati della vita, buoni o cattivi che siano, con una certa dose di stoicismo.
La ricchezza e la felicità sono un’equazione in due parti: ciò che si ha e ciò che ci si aspetta/di cui si ha bisogno. Quando ci si rende conto che ciascuna delle due parti è ugualmente importante, si capisce che dedichiamo troppa attenzione.
Altra tematica di grande approfondimento del testo è la mente umana (o, più in generale, il fattore umano) e le sue infinite sfaccettature. Ci sono infatti tante cose che non hanno senso al mondo. Eppure, quelle cose continuando ad accadere: le persone prendono decisioni folli e reagiscono in modi bizzarri che sembrano sfidare il pensiero razionale. La maggior parte delle decisioni non vengono prese su un foglio di calcolo, dove basta sommare i numeri per ottenere una risposta chiara. C’è un fattore umano difficile da quantificare e da spiegare e che può sembrare del tutto avulso dall’obiettivo originario, eppure esercita più influenza di qualsiasi altro argomento. Lo storico Will Durant disse: “La logica è un’invenzione dell’uomo e l’universo può ignorarla”. E spesso è proprio così, e rischiamo di impazzire se ci aspettiamo che il mondo funzioni in modo razionale.
Le lezioni impartite sono intramontabili, focalizzate sul rischio, sull’opportunità e sull’arte di vivere, offrendo preziosi insegnamenti su come discernere tra segnale e rumore e su come ottimizzare il processo decisionale.
Sebbene la storia sia ricca di imprevisti, consapevoli delle verità immutabili, possiamo prendere decisioni più ponderate, indipendentemente da ciò che il futuro ci riserva.
Un libro quindi universale e mainstream da leggere e rileggere costantemente per non rimanere amareggiato dalle situazioni che la vita ci fa affrontare ogni giorno perché, si sa, “tutto cambia perché nulla cambi”.