Hai cominciato ad utilizzare gli strumenti AI ma i risultati non ti convincono? Vuoi affinare le tue competenze nel prompting e creare prompt veramente funzionali ai tuoi scopi? Continua la lettura della recensione per scoprire quali sono le attività da svolgere per acquisire un vero “prompt mindset”.
Raramente ci si sofferma a riflettere su quanto sia delicato – e potente – il gesto di scrivere un prompt. Per molti, l’interazione con un’intelligenza artificiale è ancora qualcosa di rapido, automatico e da svolgere nel minor tempo possibile. Chi invece lavora con le parole, sa che da quel “comando” dipende il risultato finale. Ecco perchè è fondamentale aprire un dialogo con l’IA e costruire un ponte tra ciò che pensiamo e ciò che vogliamo ottenere. Un prompt non è solo una domanda.
Vedo il prompt come uno specchio: più siamo vaghi, più riceveremo risposte confuse; più siamo chiari, più saremo capaci di creare una conversazione di valore. Questo è sicuramente il punto di partenza per arrivare a quel “prompt mindset” di cui ci parla l’autrice. Il valore aggiunto di “Prompt Mindset” sta nella chiarezza con cui ti supporta nel costruire un mindset adeguato. È qui che si nota tutta l’esperienza di Laura Venturini.
Laura Venturini è imprenditrice, consulente SEO, business strategist e docente in ambito SEO e AI. È fondatrice di Quindo, la prima agenzia SEO italiana in smart working con team prevalentemente femminile.
Quale piattaforma AI utilizzare?
ChatGPT, Gemini, Claude sono le 3 piattaforme AI più diffuse al momento in Italia. Come possono essere usate? Bisogna partire dal presupposto che queste rispondono ad esigenze differenti e ognuna può essere utile ai nostri scopi.
- ChatGPT, sviluppato da OpenAI, si distingue per la sua grande versatilità e semplicità di utilizzo: è ottimo per la generazione di testi creativi, per il brainstorming e per compiti che richiedono fluidità nella conversazione. È veloce, affidabile, e risponde bene soprattutto nel momento in cui i prompt sono strutturati con chiarezza e contesto.
- Gemini, la proposta di Google, brilla invece nella gestione dei contenuti multimodali: non solo testi, ma anche immagini, audio e codice. La sua integrazione con l’ecosistema Google lo rende particolarmente utile per chi lavora con documenti, ricerche, dati visivi e strumenti come Gmail o Google Docs.
- Claude, sviluppato da Anthropic, è il più utile per brainstorming e progetti di ricerca più strutturati e complessi. Inoltre può essere funzionale per ridurre i bias visto che si focalizza nel fornire output più responsabili, mirati a ridurre il rischio di risposte errate o inesatte.
Riassumendo: ChatGPT si presta a una scrittura più fluida e creativa, Gemini è perfetto per compiti visivi e integrati, mentre Claude offre una maggiore profondità e riflessione. Sviluppare un prompt mindset significa quindi orientarsi tra questi strumenti AI per massimizzare le loro opportunità, diventando co-autori consapevoli in una conversazione sempre più intelligente.
Come fare un prompt con l’IA?
Il “prompt mindset” è alla base della definizione di un prompt che vada veramente nel profondo delle conoscenze dell’intelligenza artificiale. Bisogna mettere in luce quanto non sia necessario soltanto inserire una semplice domanda nei sistemi di IA ma quanto questa deve essere chiara, dettagliata, quantificata e con il giusto contesto. Questi 4 sono elementi imprescindibili del prompt.
Per l’autrice dobbiamo infatti fornire al modello IA tutto ciò che serve per comprendere al meglio la richiesta. Un consiglio utile è quello di aggiungere anche il ruolo per indicare chi dovrebbe rispondere alla domanda in questione e, in questo modo, ottenere risposte più approfondite.
Sempre con l’obiettivo di ottenere risposte più approfondite e affini alla nostra richiesta, è corretto mettere in risalto l’importanza del feedback: chiedere all’IA di valutare il prompt stesso o di suggerire modifiche diventa un modo per affinare le nostre domande e creare un dialogo sempre più efficace.
Un altro grande pregio di “Prompt Mindset” è la ricchezza di esempi pratici. L’autrice non si limita a spiegare i concetti teorici: ti guida passo passo con numerosi casi concreti di prompt, mostrando cosa funziona e cosa no. Questi esempi sono preziosi perché ti permettono di vedere subito come applicare la teoria nella pratica, evitando errori comuni e affinando le tue capacità con casi reali e immediatamente replicabili.
Recensione libro Prompt Mindset: perchè sceglierlo?
È un libro che consiglierei? Sì, senza dubbio. Soprattutto a chi lavora con la parola scritta: copywriter, marketer, docenti, content creator, ma anche a imprenditori che vogliono capire come dialogare meglio con strumenti che stanno cambiando il modo del lavoro.
Con la recensione del libro “Prompt Mindset” vorrei lasciarti in anteprima alcuni concetti per incuriosirti sul testo e vorrei evidenziare un aspetto: l’AI non lavora per noi, lavora con noi. E dipende da noi farle le domande giuste. Ecco alcune riflessioni chiave:
- IA e lavoro. Nel mondo del lavoro è in atto una vera e propria rivoluzione generata dai sistemi di IA. La vera domanda a cui rispondere è: “Come si può utilizzare l’AI nel proprio ruolo lavorativo in modo coerente e sostenibile?”. Ciò che si può osservare è che i percorsi professionali stanno cambiando radicalmente e le competenze richieste sono sempre più ampie: si parla di abilità analitiche, sociali, etiche, culturali e linguistiche che si fondono per affrontare la complessità dell’IA generativa.
- Prompt per l’AI. I risultati che si possono ottenere utilizzando gli strumenti di intelligenza artificiale differiscono dalla tipologia di input (prompt) inserita. L’autrice ci propone una check list utile per migliorare i nostri prompt e instaurare una conversazione con l’IA che porta ad output affini a ciò che si desidera.
- IA ed etica. Il tema dei dati raccolti dall’IA è molto di attualità per le sue implicazioni sulla vita quotidiana e sui rischi che possono emergere da questo tipo di accumulo. Se già per il mondo digital le normative rincorrono i continui cambiamenti, per il mondo IA sono sempre più i governi che stanno adeguando le proprie normative a quest’innovazione e stanno definendo regole e azioni da rispettare per utilizzare l’IA in modo etico e sostenibile.
Vuoi approcciarti all’AI con consapevolezza e cognizione di causa? Vuoi migliorare i risultati che derivano dai tuoi prompt lasciati all’AI? Sei curioso circa i prossimi sviluppi tecnologici? Leggi il libro in questione e, se cerchi altri approfondimenti, consulta la sezione dedicata sul blog di Libri di Marketing.

A chi è consigliato? A chi vuole migliorare il proprio approccio nel prompting con l’AI o a chi desidera informarsi e comprendere le differenze tra i vari strumenti di intelligenza artificiale attualmente disponibili sul mercato. La curiosità verso l’innovazione è ciò che dovrebbe spingerti verso la lettura di questo testo. Che tu sia un responsabile marketing, un copywriter, un art director o che tu ricopra un ruolo di leader come imprenditore, Prompt Mindset ha sempre uno spunto in più da lasciarti. Ti ricordo inoltre che questo libro contiene anche gli interventi di altri professionisti del settore!
Quanto è pratico? “Prompt Mindset” è un testo che ti invita a testare, provare e metterti alla prova con gli strumenti di intelligenza artificiale. Ogni capitolo aiuta il lettore a comprendere quanto – con i giusti prompt – si possa migliorare l’output fornito dall’AI. La teoria espressa nelle duecento pagine è fondamentale infatti per affinare le proprie competenze sul tema e imparare a comprendere limiti e opportunità offerte da queste ultime innovazioni tecnologiche. “Prompt Mindset” è una bussola. E come tutte le bussole, serve soprattutto ad aiutare le persone ad orientarsi meglio in un mondo poco conosciuto.
