RECENSIONE DEL LIBRO

No Silver Bullet

Facciamo scoppiare la bolla dei quick fix organizzativi

Editore:

Ayros

autore

Steve Hearsum

pubblicazione:

pagine:

2025

452

Autore

Steve Hearsum

Editore

Ayros

Pubblicazione

2025

Pagine

452

Prezzo

27,00

Autore

Steve Hearsum

Pagine

452

Editore

Ayros

Prezzo

27,00

Autore

Steve Hearsum

Pubblicazione

2025

costo:

Editore

Ayros

Pagine

452

27,00

Perché non esistono soluzioni facili a problemi complessi.

“No Silver Bullet” non è un libro rassicurante, è un pugno sul tavolo che ci costringe a guardarci allo specchio, e proprio questo lo rende così necessario.

Ogni giorno, chi guida un’organizzazione si trova a dover prendere decisioni rapide, spesso sotto pressione, in un contesto incerto. E in questo scenario, chi non cederebbe alla tentazione di una soluzione semplice, pronta all’uso, rassicurante? Steve Hearsum, consulente e formatore con vent’anni di esperienza, ci dice chiaramente: le soluzioni preconfezionate, i cosiddetti “silver bullet”, non solo sono inefficaci, ma possono diventare pericolose.

L’illusione del proiettile d’argento

Il titolo prende spunto dalla mitologia dei silver bullet: quei proiettili magici che nelle fiabe uccidono i mostri. Nella realtà del mondo aziendale, però, i mostri non muoiono così facilmente e le scorciatoie, per quanto seducenti, raramente funzionano.

Nel libro, Hearsum smonta uno a uno i meccanismi psicologici, culturali e organizzativi che ci spingono a inseguire soluzioni rapide a problemi complessi. Lo fa con lucidità, rigore ed una buona dose di cinismo. Ma il suo è un cinismo costruttivo: serve a fare pulizia e a restituirci uno sguardo più onesto sulla realtà delle organizzazioni.

Contesto, non ricette

Uno dei messaggi chiave è semplice, ma non facile: non esistono formule magiche valide per tutti. Ogni contesto è diverso, ogni azienda ha la sua storia, le sue persone, le sue dinamiche. Applicare un modello di leadership o una soluzione organizzativa “che ha funzionato altrove” senza considerare il contesto è, per l’autore, un errore di metodo.

Anzi, è proprio questa “industria della certezza”, alimentata da business school, guru, società di consulenza e leader di pensiero, a perpetuare il mito del silver bullet, un mito che consola, ma non trasforma.

Ansia, vergogna e dipendenza

Il libro è un viaggio nella psicologia profonda del potere decisionale. Hearsum parla apertamente di vergogna, ansia, narcisismo, del bisogno di controllo e della paura di non sapere e lo fa collegando queste dinamiche personali alle scelte organizzative: se non siamo capaci di contenere l’ansia, finiamo per delegare ad altri (spesso consulenti) la responsabilità di risolvere i problemi. Ma così facendo, non sviluppiamo le nostre risorse interne, anzi, alimentiamo una dipendenza.

Un passaggio che colpisce: “Affidando il contenimento dell’ansia a consulenti, i clienti provano sollievo temporaneo, ma non sviluppano le risorse per contenerla in sé stessi.”

Attacco al pensiero binario

Uno dei meriti del libro è l’attacco al pensiero binario: giusto/sbagliato, funziona/non funziona, leader forte/leader debole. L’autore invita a spostarsi verso una logica più integrata e sistemica, dove conta l’apprendimento continuo, l’umiltà, l’ascolto del contesto.

Ci mette in guardia dalla fallacia del nuovo: l’ossessione per le novità, per l’innovazione a tutti i costi, che spesso maschera solo un bisogno di rassicurazione e di status.

I guru e l’industria del management

Non risparmia nessuno: guru, business school, teorici della leadership, speaker da TED Talk. Tutti parte, secondo l’autore, di un sistema che alimenta illusioni e vende ricette standardizzate. Il punto non è demonizzare chi lavora in questi ambiti (in fondo, anche Hearsum è un consulente), ma riconoscere i limiti del settore e rompere la collusione tra chi offre e chi compra proiettili d’argento.

Il vero problema non è l’illusione in sé, ma il fatto che c’è un mercato disposto a comprarla.

Una frase da portare con sè:

“Sviluppate le vostre persone, ma fatelo in modo da sostenerle nel lavorare con e nella confusione delle organizzazioni, a influenzare piuttosto che controllare, ad avere l’umiltà e la capacità di non sapere.”

Chi dovrebbe leggere questo libro? Non tutti. Hearsum parla principalmente a chi prende decisioni e a chi deve guidare un cambiamento o affrontare una crisi: manager, leader, consulenti, HR, dirigenti pubblici o privati. Ma lo fa con un linguaggio diretto, a tratti tecnico, spesso provocatorio. Non è una lettura da spiaggia: richiede attenzione, tempo e disponibilità a mettersi in discussione.

Tuttavia, se rientri in queste categorie e vuoi portare avanti un lavoro più consapevole e responsabile, No Silver Bullet può diventare uno di quei testi da tenere sulla scrivania. O da sottolineare pagina dopo pagina.

Una lettura che richiede impegno

La scrittura è densa, a tratti filosofica. Ci sono riferimenti a teorie psicologiche, neuroscienze, pensiero sistemico. Alcuni capitoli esplorano i luoghi della formazione (come gli MBA), altri smontano la figura degli “esperti” come costruzioni sociali. Ogni capitolo chiude un cerchio, ma ne apre un altro.

L’autore ci ricorda che le organizzazioni sono fatte di persone, con paure, aspettative e storie complesse, e che non si risolvono problemi profondi con soluzioni facili. È un libro che non liscia il pelo, ma che può diventare una bussola per chi ha il coraggio di rimettere in discussione le certezze, un testo che ci invita a rallentare, a pensare, a scegliere con più lucidità.

In un’epoca che brama risposte, No Silver Bullet è un invito a tornare alle domande.

voto recensione la svolta di andrea giuliodori

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Arianna Barisan
Art director e designer con 20 anni di esperienza nel mondo della comunicazione, mi occupo di consulenze per aziende e agenzie creative. Ho fondato IdeadiDesign (www.ideadidesign.it), un laboratorio creativo che trasforma le idee in progetti concreti, aiutando i miei clienti a costruire una comunicazione autentica ed efficace. Ogni progetto è un mix di creatività e strategia, un’occasione per creare un legame vero con il pubblico. Sono sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, e mi tengo aggiornata leggendo libri del settore. Con passione, accompagno brand e imprenditori nel dare vita a un’identità visiva e narrativa che faccia davvero la differenza.

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Art director e designer con 20 anni di esperienza nel mondo della comunicazione, mi occupo di consulenze per aziende e agenzie creative. Ho fondato IdeadiDesign (www.ideadidesign.it), un laboratorio creativo che trasforma le idee in progetti concreti, aiutando i miei clienti a costruire una comunicazione autentica ed efficace. Ogni progetto è un mix di creatività e strategia, un’occasione per creare un legame vero con il pubblico. Sono sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, e mi tengo aggiornata leggendo libri del settore. Con passione, accompagno brand e imprenditori nel dare vita a un’identità visiva e narrativa che faccia davvero la differenza.

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