Una guida gentile per riscoprire la scrittura (e il modo in cui raccontiamo il nostro brand)
Ci sono libri che si presentano come manuali e libri che, pur non volendolo essere, finiscono per diventare strumenti. Creatività di ordinaria bellezza di Ylenia Pravisani appartiene a questa seconda categoria. Non è un saggio, non è un vero e proprio manuale di scrittura creativa, eppure funziona come un attivatore potente per chi si occupa di comunicazione, narrazione, identità di brand. E soprattutto: per chi sente di non avere più nulla da dire.
Non un libro, ma un percorso
Con una scrittura calda, intima, quasi confidenziale, l’autrice ci accompagna lungo dieci capitoli tematici, ognuno ispirato a un oggetto simbolico della quotidianità: il colore, lo specchio, il cassetto, la stanza, la finestra… Ogni oggetto è lo spunto per riflettere, scrivere, raccontare, ma anche per guardarsi dentro e fuori. Non si tratta di un esercizio sterile: l’autrice ci invita a mescolare sensorialità, emozioni, osservazione, memoria. E lo fa con uno stile che ha il ritmo della lentezza e il suono della consapevolezza.
Ogni capitolo contiene:
- una riflessione introduttiva (quasi una micro-narrazione),
- esercizi per allenare la scrittura personale,
- e – questo è il punto che ci ha convinto di più – applicazioni dirette alla comunicazione di brand e business.
Creatività di ordinaria bellezza non ti insegna a scrivere meglio, ma ti spinge a farlo.
Ti invita a rallentare, a osservare il tuo tono di voce, a riscoprire le parole come oggetti vivi, sensoriali, emotivi.
La scrittura ispirazionale
Uno dei punti di forza più evidenti di questo libro è lo stile: la scrittura è ispirazionale, ma al tempo stesso concreta. Non è un testo “alto” o distante, anzi: ti accompagna passo dopo passo, come farebbe una persona che ti conosce bene e sa quando spronarti e quando lasciarti spazio.
Il formato, poi, è originale e piacevolmente fuori dagli schemi. L’idea di partire da oggetti semplici per attivare l’immaginazione funziona, perché rende la creatività accessibile, quotidiana, possibile.
Allenarsi con le parole (e con lo sguardo)
Un altro grande merito è la quantità (e qualità) degli esercizi proposti. Non sono mai banali o “da fare tanto per”, ma veri e propri stimoli per riscoprire come scriviamo – e soprattutto perché lo facciamo.
Sono esercizi esercizi pensati per stimolare non solo l’immaginazione, ma anche l’osservazione e la capacità di associare simboli, emozioni e narrazione. Ad esempio, nel capitolo dedicato al colore, l’autrice invita il lettore a collegare i colori della propria palette aziendale a emozioni e valori, immaginando persino lo scenario ideale di uno shooting brand o di un video, a partire da oggetti e suggestioni sensoriali. Un modo semplice e immediato per rinnovare il linguaggio visivo ed emozionale del proprio brand, andando oltre le regole del graphic design.
Nel capitolo dello specchio, invece, si lavora sulla percezione che gli altri hanno del nostro progetto: un esercizio invita a immaginare cosa percepisce un cliente appena entra nei nostri canali o negozi, e a riscrivere l’esperienza dal suo punto di vista. È un cambio di prospettiva che può sembrare semplice, ma che – se fatto con profondità – porta alla luce moltissimi dettagli da migliorare o valorizzare nella comunicazione.

La voce di Ylenia è riconoscibile. Si sente che questo non è un libro scritto per “fare un libro”, ma nasce da un’esperienza personale profonda. E quando chi scrive si espone con sincerità, il lettore se ne accorge.
Creatività di ordinaria bellezza è un libro da tenere sulla scrivania, da leggere con una tazza di tè accanto e una penna in mano. Non ti promette risultati. Ti invita a iniziare, a provare, a scrivere lo stesso, anche quando senti che non hai nulla da dire.
Per noi è un libro utile, soprattutto in tempi in cui la comunicazione è spesso veloce, automatica, algoritmica. Questo è un invito a ritrovare la tua voce.
Se sei freelance, consulente, imprenditore o social media manager, qui troverai tanti spunti per rivedere il modo in cui presenti te stesso, la tua attività o i tuoi servizi, partendo da un livello più profondo: quello dell’immaginazione e dell’autenticità..
Se cerchi teoria, tecniche di storytelling, modelli di copywriting o analisi di casi studio, sappi che questo libro non li offre. È una scelta consapevole, non una mancanza.
È una scelta voluta. Ylenia ci ha raccontato che ha deliberatamente evitato tecnicismi perché sta già lavorando a un secondo volume, ma non facciamo spoiler.
Soprattutto, ci ha tenuto a chiarire un punto che per noi è fondamentale: Creatività di ordinaria bellezza non è un pretesto per vendere percorsi, corsi o servizi. Non fa parte di un funnel. È un progetto pensato per chi vuole riscoprire il piacere di raccontarsi, senza pressioni, senza strategie aggressive. Un libro che nasce da un valore forte: il rispetto per i tempi altrui e per le relazioni autentiche.
Potevamo non apprezzare un’autrice (e un libro) così?








