Ecco per te un’altra piccola perla della collana Manga Manager, edita da Apogeo: un manuale che ti guiderà alla riscoperta della resilienza, potenziamento dell’autostima e sviluppo del pensiero positivo.
Ogni volume si caratterizza per la presenza di fumetti manga che si alternano a dei veri e propri capitoli che traggono spunto nelle microstorie narrate con il fumetto.
Questo di cui ti sto per raccontare è dedicato alla resilienza quale strumento per superare le avversità che la vita ci sottopone, ed è stato scritto da Koji Kuze, executive coach, esperto di resilienza, professionista della psicologia positiva e dirigente d’azienda.
Cosa significa resilienza?
A pagina 32 del libro, l’autore la definisce così: “È la forza emotiva e mentale necessaria per affrontare ogni avversità, problema o situazione stressante che possiate incontrare. È la forza che vi serve per rialzarvi.”
E se ti dicessi che tutti siamo resilienti? È davvero così. La resilienza è uno strumento in dotazione a tutti, sin dalla nascita. Una vera e propria risorsa psicologica. Poi accade che ce la dimentichiamo in qualche cassettino e non la utilizziamo più, oppure si esaurisce, lasciando campo allo stress e a tutti gli effetti negativi che esso produce.
Come si riconosce una persona resiliente?
La persona altamente resiliente, si presenta con i seguenti 3 tratti comuni:
- possiede capacità di recupero (veloce);
- ha flessibilità e riesce a gestire shock e stress inaspettati;
- possiede adattabilità e accetta cambiamenti inaspettati senza opporre resistenza.
Alla luce di ciò, tu come ti senti? Una persona resiliente? Se penso a me, ad esempio, mi ritrovo abbastanza in questi 3 tratti. E spesso sono proprio i fatti della vita che ti insegnano a ritrovarla.
Insomma, “di necessità, virtù”, mi verrebbe da dire come frase nazionalpopolare calzante al concetto che ho appena espresso.
Puoi allenare la resilienza
Sì, proprio così. Puoi allenare la resilienza. Questa capacità, utilissima nella vita personale così come quella lavorativa, può essere recuperata, allenata e potenziata. L’autore cita infatti il metodo SPARK Resilience Training, elaborato e sviluppato dalla psicologa Ilona Boniwell.
Il metodo per allenare la resilienza è composto da 3 step:
- essere certi che lo stato “depressivo” abbia toccato il fondo;
- pianificare un recupero tranquillo, e quindi concedersi il giusto tempo per ripristinare lo stato emotivo precedente al verificarsi delle avversità;
- trarre dall’esperienza vissuta un insegnamento.
Il libro è strutturato proprio per accompagnarti in questo percorso, attraverso delle tappe intermedie che caratterizzano ognuno dei 3 step, come ad esempio imparare a controllare le emozioni negative mentre si tocca il fondo. Una precisazione: controllare non significa sopprimere, bensì imparare a convivere con le proprie emozioni.
Lo stesso autore, infatti, ci ricorda che: “Quando sopprimete le vostre emozioni, queste non spariscono. Se non rilasciate le emozioni latenti, queste potrebbero generare problemi di salute”.
Koje Kuze ha detto una cosa saggia.
Alcune figure negative da evitare: i vampiri emotivi
I vampiri emotivi, di cui avrai sicuramente sentito parlare, hanno il potere di influenzare le emozioni degli altri. Interagire con tali soggetti fa consumare tantissima energia. E sono da arginare, da tenere alla larga. Questi personaggi minano l’autostima di chi gli sta attorno, alterano la percezione e inducono i malcapitati a pensare di essere insignificanti.
È importante imparare a riconoscerli e a tenerli lontani.
Fortunatamente, dalla parte opposta, abbiamo anche persone positive di cui contornarsi e di cui beneficiare: i galvanizzatori positivi. Si tratta di persone in grado di farti sentire felice e pieno di energia, anche solo dialogandoci. E tu conosci persone del genere? Pensa che fortuna poter vedere un galvanizzatore positivo in azione, in un ruolo di leadership. L’energia del suo team sarà esplosiva!
Cosa sono i cani del pregiudizio
Non è importante soltanto imparare a controllare le emozioni negative. Anzi, spesso alla base delle emozioni negative ci sono dei pregiudizi che fanno da trampolino a ciò che accadrà poco dopo. La psicologa Ilona Boniwell, di cui ti ho già parlato all’inizio, ha classificato i pregiudizi in sette categorie. L’autore, infine, ha aggiunto il proprio tocco personale al concetto della Boniwell, per aiutare il lettore nella memorizzazione, accostando ogni categoria ad un “cane del pregiudizio”.
- il (cane) moralista;
- il perdente;
- l’ansioso;
- l’arrendevole;
- il desolato;
- il critico;
- l’apatico.
Esistono 3 modi per gestire i cani del pregiudizio e potrai scoprirli attorno alla metà del libro.
Aumentare l’autostima e favorire il pensiero positivo
Ovviamente nel testo non si affronta soltanto il tema della resilienza, che rimane comunque centrale. Gli esseri umani per progredire e diventare la versione migliore di loro stessi necessitano di sicurezza e di nutrire fiducia nelle proprie capacità. Esiste una connessione tra fiducia in se stessi ed autoefficacia. Conosci questo concetto?
Alfred Bandura, professore di psicologia alla Stanford University, è stato il primo a parlarne e la definisce così: “L’autoefficacia è la convinzione di avere le capacità di organizzare ed eseguire le azioni necessarie per riprodurre determinati risultati”. Ebbene, le persone con un alto senso di autoefficacia tendono ad essere più resilienti. E quindi sono più tolleranti agli stati di stress, ansia e gestiscono le difficoltà in modo efficace.
I volumi di questa collana si presentano con un format innovativo. Premetto: non sono una fan dei fumetti, pertanto nemmeno i Manga mi entusiasmano. Tuttavia ne riconosco il valore narrativo: l’autore si serve del fumetto per contestualizzare una scena di vita quotidiana sul lavoro, alleggerendo molto la lettura, da cui poi inizierà la propria personale narrazione testuale partendo dalla microstoria presentata con il fumetto. Trovo l’ideale geniale e diversa dai soliti manuali di crescita personale.
Questo tipo di struttura rende questo libro, così come l’intera collana a mio avviso, trasversale e adatto a più fasce di età, soprattutto quelle più giovani, che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro e necessitano di avere la cassetta degli attrezzi in ordine e completa per partire al meglio.
Nello specifico, questo testo lo trovo molto centrato anche per studenti di 4° e 5° superiore, in procinto di andare all’università o di affacciarsi al mondo del lavoro. In qualità di genitore quale sono, parlando di scuola, potrei infine sottolineare quanto sarebbe importante istituire una materia incentrata a coltivare la propria intelligenza emotiva, ma avrei bisogno di qualche altra pagina e qualche altro libro di cui poter parlare 😉
Infine, ti invito a scoprire gli altri libri della collana Manga Manager recensiti sul nostro blog dalla collega Federica: