RECENSIONE DEL LIBRO

Non si può più dire niente

Manuale di sopravvivenza tra politicamente corretto e linguaggio inclusivo

Editore:

Roi Edizioni

autore

Cathy La Torre

pubblicazione:

pagine:

Ottobre 2025

224

Autore

Cathy La Torre

Editore

Roi Edizioni

Pubblicazione

Ottobre 2025

Pagine

224

Prezzo

22,00

Autore

Cathy La Torre

Pagine

224

Editore

Roi Edizioni

Prezzo

22,00

Autore

Cathy La Torre

Pubblicazione

Ottobre 2025

costo:

Editore

Roi Edizioni

Pagine

224

22,00

Manuale di sopravvivenza tra politicamente corretto e linguaggio inclusivo

“La comunicazione è figlia della società in cui nasce, ma può mostrarle come essere migliore”. Questa frase di Flavia Brevi (fondatrice di Hella Network) è riportata nel saggio dell’avvocata Cathy La Torre e racchiude esattamente i valori che abbiamo il potere di trasmettere quando decidiamo di adottare un linguaggio ampio.

Perché non è vero che “non si può più dire niente”: si può dire tutto ciò che rispetta l’altra persona, senza però offenderla o discriminarla. Per fortuna, però, oggi non si può più dire niente senza avere delle conseguenze: è questo il limite. Ce lo racconta nel suo saggio Cathy La Torre: “Le parole possono costare molto caro. E non parlo solo di soldi. Parlo di relazioni, di reputazione, di lavoro, di pace interiore”.

Il cambiamento come parte della cultura aziendale

Perché le aziende dovrebbero adottare politiche di Diversity, Equity & Inclusion? Numerose ricerche testimoniano che un ambiente di lavoro tossico causa un turnover maggiore, respinge i talenti, diminuisce la produttività e, non ultimo, può causare danni reputazionali anche gravi.

Quindi, introdurre politiche DEI è importante ma non sufficiente, perché sono indicazioni che arrivano dall’alto: possiamo e dobbiamo noi, in prima persona, con i nostri comportamenti e il nostro linguaggio, contribuire al cambiamento della cultura aziendale.

Come? Possiamo far presente che certe battute non fanno più ridere, portare la nostra testimonianza nei casi in cui è necessaria, non girarci dall’altra parte quando vediamo un o una collega in difficoltà. In poche parole, essere alleate e alleati.

Ce lo dice la Costituzione Italiana, all’art. 41: l’iniziativa economica non può svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.

Per questo, le aziende devono fare tutto ciò che è in loro potere per garantire ambienti di lavoro in cui le persone si sentano accolte, al sicuro, supportate e sostenute. Oggi gli strumenti ci sono tutti, come i canali di segnalazione sicuri (whistleblowing), ma servono conseguenze certe per chi viola le regole e tutele per le persone che subiscono molestie verbali o fisiche.

Regole base per una comunicazione rispettosa in azienda

Cathy La Torre, a seguito della formazione svolta all’interno delle organizzazioni, ci racconta quali siano le regole fondamentali per garantire l’adozione di una comunicazione professionale e non discriminante.

  1. Non diamo nulla per scontato: se qualcosa ci infastidisce, diciamolo apertamente.
  2. Prima di parlare o scrivere chiediamoci sempre: sto comunicando per essere compresa o per avere ragione? C’è un abisso.
  3. Adottiamo la tecnica del “ponte emotivo”: cerchiamo di non attaccare personalmente, ma raccontiamo come ci fa sentire un certo linguaggio o un determinato comportamento.
  4. Diamo feedback chiari ed efficaci: specifici, orientati alla performance, tempestivi e bidirezionali.
  5. Creiamo rituali inclusivi


– Check-in settimanali in cui ciascuna persona del team racconta come si sente (senza scendere nei particolari). Questo crea empatia e normalizza il fatto che possiamo non essere sempre al 100%.

  • Rotazione dei ruoli: facciamo che non siano sempre le stesse persone a prendere appunti, tenere il timing, facilitare la discussione (di solito sono ruoli femminili).
  • Feedback circle: una volta al mese, dedichiamo del tempo a raccogliere e dare feedback. Aiuta tantissimo le persone del team a collaborare tra loro.

Empatia digitale

Sviluppare l’empatia digitale permette di ricordarci – quando ci confrontiamo sui social o banalmente anche per e-mail – che dietro lo schermo ci sono persone in carne e ossa, con sentimenti reali: impariamo a discutere civilmente, anche quando non siamo d’accordo.

Ricordiamoci che, rispetto al passato, abbiamo un potere enorme di sostegno, ma anche di critica: i social riescono ad amplificare le nostre opinioni e i nostri commenti, in maniera esponenziale. Prima di scrivere, chiediamoci sempre se le parole che stiamo per digitare porteranno valore aggiunto nell’etere: se così non è, evitiamo di farlo. Davvero.

Cosa possiamo fare da oggi

Diamo l’esempio: possiamo esprimere opinioni forti anche senza offendere, essere divertenti senza essere crudeli, essere dirette senza discriminare. La differenza sta qui, tra la libertà di espressione e la libertà di oppressione.

Come scrive Cathy La Torre: “Teniamo presente che il linguaggio non è neutro, non lo è mai stato. Ogni parola che decidiamo di usare porta con sé una storia, un peso e un potere. Scegliamole con cura, scegliamole bene perché le parole che usiamo oggi costruiranno il mondo di domani.”

Conclusioni del libro la svolta di andrea giuliodori

Questo è un libro veramente importante e necessario, oggi più che mai. Coloro che desiderano capire perché sia così importante cambiare linguaggio e comportamenti, saranno presi per mano dall’autrice e accompagnati in innumerevoli best practice e casi studio che provengono dalla sua formazione nelle aziende. Chi già ne ha compreso l’importanza, troverà invece tante argomentazioni con cui rispondere a chi sostiene che “Non si può più dire niente”.

Cathy La Torre approfondisce, inoltre, tematiche e argomentazioni legali perché quello è proprio il suo lavoro: con il suo studio, si batte ogni giorno per favorire l’equità nei contesti lavorativi, promuovere le linee guida ESG e difendere i diritti fondamentali e civili.

voto recensione la svolta di andrea giuliodori

voto:

l'Autore

della recensione

Elena Boldrini
Sono curiosa, creativa, appassionata della comunicazione efficace e del potere delle parole. Ho estrema fiducia nel lavoro di squadra e mi impegno tutti i giorni per promuovere un ambiente di lavoro alleato delle persone. Le mie competenze principali spaziano dal copywriting al digital marketing, dall’email marketing alla comunicazione, con un forte focus sulle politiche DEI (Diversità, Equità e Inclusione). Divoro libri di narrativa e saggi. Le migliori ispirazioni? Le trovo camminando!

condividi

la recensione

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

entra nella community di

Ricevi ogni mese le ultime recensioni direttamente nella tua casella email.

le recensioni

consigliate

condividi

la recensione

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Elena Boldrini
Sono curiosa, creativa, appassionata della comunicazione efficace e del potere delle parole. Ho estrema fiducia nel lavoro di squadra e mi impegno tutti i giorni per promuovere un ambiente di lavoro alleato delle persone. Le mie competenze principali spaziano dal copywriting al digital marketing, dall’email marketing alla comunicazione, con un forte focus sulle politiche DEI (Diversità, Equità e Inclusione). Divoro libri di narrativa e saggi. Le migliori ispirazioni? Le trovo camminando!
Sono curiosa, creativa, appassionata della comunicazione efficace e del potere delle parole. Ho estrema fiducia nel lavoro di squadra e mi impegno tutti i giorni per promuovere un ambiente di lavoro alleato delle persone. Le mie competenze principali spaziano dal copywriting al digital marketing, dall’email marketing alla comunicazione, con un forte focus sulle politiche DEI (Diversità, Equità e Inclusione). Divoro libri di narrativa e saggi. Le migliori ispirazioni? Le trovo camminando!

l'Autore

della recensione

hai già visto le

ultime recensioni?