Il marketing, da disciplina aziendale, si è trasformata anche in una macchina di creazione dell’ignoranza, la quale, complice la disinformazione e l’opportunismo, tende gradualmente a prosperare, crescere e alimentarsi. Questo avviene grazie a piccole azioni e scelte quotidiane attuate da noi individui, clienti e cittadini, trasformandoci col tempo in manichini impulsi e facilmente manipolabili.
Il volume del professore Paolo Guenzi, docente da trent’anni all’Università Bocconi e in SDA Bocconi School of Management, oltre che autore di numerosi libri manageriali e articoli scientifici apparsi su prestigiose riviste internazionali, è una lettura scorrevole, chiara, seria e al tempo stesso ironica che conduce il lettore alla riflessione, provocandolo e spingendolo a reagire e intervenire. Il testo illustra come la desertificazione culturale, specie nel Belpaese, sia diventata una problematica, la quale se da una parte produce business, dall’altra genera conseguenze sociali negative.
Cosi come per altri indici e classifiche europee, in Italia non stiamo messi bene neppure sul fronte culturale, sebbene la nostra nazione sia da tempo conosciuta come un Paese ricco di cultura, storia, arte e tradizioni.
Infatti, secondo il rapporto PIACC del 2024 (Programma per la Valutazione Internazionale delle Competenze degli Adulti) ci collochiamo, anche in questo caso, tra gli ultimi posti dei paesi OCSE, vedendo il 35% degli adulti in condizione di analfabetismo funzionale, ovvero sa leggere ma fatica a comprendere il senso anche solo di frasi semplici, oltre a non riusciure a eseguire calcoli matematici elementari.
Diversi i contesti in cui si sono manifestati più intensamente l’imbarbarimento culturale e l’affermazione dell’ignoranza in Italia: nei mass media, nel costume e nella società, nell’economia, nello sport, nella politica, nella tecnologia e nei social media, tutti ampiamente discussi dall’autore in ogni capitolo.
L’autore spiega come l’ignoranza non sia solo una condizione ma una filosofia esistenziale, una scelta quotidiana, un modo di essere e di esistere, di intendere la propria vita e la relazione con il mondo e con le persone intorno a noi.
Mens sana in corpore sano
Tra i valori caratteristici dello sport, che spesso risultano poi preziosi per affrontare in modo più positivo le sfide e difficoltà della vita, troviamo: tensione continua al miglioramento, promozione della meritocrazia, rispetto degli avversari, sana competizione e accettazione della sconfitta.
L’autore analizza come anche la pratica sportiva sia alimentata da un colossale meccanismo generatore di marketing dell’ignoranza, a causa di un impoverimento culturale, complice la globalizzazione e la spettacolarizzazione delle competizioni. È in atto una bassezza della cultura sportiva provocata anche dai media e dal giornalismo. Ad esempio, rispetto al passato, è frequente vedere bambini che vivono e praticano esclusivamente un calcio virtuale, mediante la PlayStation.
È diventato difficile prendere parte a una partita di calcio senza che qualcuno negli spalti e curve degli stadi, non produca un illogico e fastidioso frastuono, con ululati e gara di urla, che banalizzano la magia del momento, mortificano il talento degli atleti, umiliano il pathos e infastidiscono gli altri spettatori presenti in tale competizione sportiva.
Smart: una parola magica che riduce l’intelligenza
Sempre più gli esseri umani affidano o delegano a macchine attività o compiti noiosi, difficili o rischiose. Smartphone, smart TV, smart-watch. Una parola diventata oramai comune, che raggruppa prodotti che offrono un progresso collettivo.
L’autore ci porta a riflettere sull’equilibrio tra ignoranza e tecnologia, poiché si teme che all’aumentare dell’intelligenza dei prodotti corrisponda una generale riduzione dell’intelligenza delle persone che li acquistano, utilizzano e consumano, in quanto si tende a disincentivare lo sforzo individuale, la fatica, la curiosità e la tensione al miglioramento.

Il Marketing dell’Ignoranza è un libro che vuole stimolare una riflessione su alcune distorsioni della società in cui viviamo. Un volume rivolto a tutti noi cittadini e consumatori che diventiamo, senza accorgercene, produttori, distributori e fruitori del marketing dell’ignoranza, quest’ultimo ormai presente in ogni contesto della società e dei settori merceologici.
Facciamo in modo che arroganza, presunzione, prepotenza e supponenza vengano sostituiti da garbo, misura, rispetto, considerazione degli altri, autocontrollo, riflessione e ragionamento, capacità di giudizio, giusto spirito critico, curiosità, stimoli di riflessione e di ragionamenti complicati, con un occhio di riguardo alla riaffermazione della logica e della razionalità.
Bisogna ritornare a difendere e diffondere i valori della cultura, consapevoli che istruzione e formazione siano le gambe sulle quali cammina la cultura di una società.
“La cultura, si sa, costa, mentre l’ignoranza è gratis. Per questo è cosi diffusa”.
