Stai cercando un manuale pratico per utilizzare AI & Co nel settore dell’accoglienza?
Sì? Allora questo libro non fa per te.
Se invece sei interessato a capire come queste nuove tecnologie stanno cambiando questo settore: benvenuto.
Quale cambiamento sta portando l’AI nelle nostre vite
“We are the Glitch” si divide in due parti nettamente distinte: la prima molto teorica, anzi oserei anche filosofica, la seconda invece orientata alle applicazioni reali di intelligenza artificiale, metaverso, blockchain e web3 nel turismo.
Secondo l’autore Simone Puorto il lettore può decidere a quale parte del volume dedicare la propria attenzione sulla base delle proprie aspettative, ma a mio parere va letto tutto e nell’ordine in cui è stato scritto perché è un vero e proprio viaggio alla scoperta del cambiamento che stiamo vivendo.
Leggendo i primi capitoli del libro ho compreso tanti concetti e pensato ad alcune implicazioni dell’AI che forse fino a oggi non avevo indagato abbastanza a fondo. Lettura a mio pare molto utile che mette a disposizione moltissimi punti di riflessione non banali da poter utilizzare anche per affrontare la diatriba che ormai incontriamo tutti i giorni tra i tecno-entusiasti e i pessimisti.
In un mondo che cerca di vedere tutto o nero o bianco, sforziamoci di apprezzare il grigio.
Ho particolarmente apprezzato il capitolo 1.5 che parte da un paper di Gereon Kopf, docente di religioni dell’Asia orientale presso il Luther College, dal titolo: “L’intelligenza artificiale ha la natura di Buddha?”. Concordo con Simone Puorto quando dice che questa è una delle “questioni principali che dovremmo porci quando riflettiamo sulle dimensioni etiche e metafisiche dell’AI”. Scoprire la “vera” natura dell’intelligenza artificiale ma anche della sua nascita è per me è il modo migliore per andare più a fondo nella discussione sul “pericolo” che percepiamo.
Sarò sincera: ho scelto questo libro perché mi interessava l’argomento ma soprattutto perché il titolo mi intrigava parecchio. Non voglio spoilerare niente ma ti assicuro che leggendo il libro scoprirai a cosa si riferisce Puorto e apprezzerai ancora di più questa scelta.
AI e turismo: quanto è utile?
Dopo aver affrontato questo viaggio filosofico approderai nella seconda parte del libro, decisamente più pratica e terrena, ma lo farai con tutti i mezzi per affrontarla in maniera non superficiale. Per questo torno a ribadire: anche se ti interessano di più le applicazioni reali, bagnati prima nel fiume tempestoso della teoria.
In questi capitoli scoprirai quanto l’AI sia già utilizzata molto nel settore dell’accoglienza e in quali aspetti può essere già oggi un valido aiuto come, ad esempio, nella gestione e moderazione delle recensioni su Google. Rispondere a queste recensioni non è solo utile lato SEO ma anche per migliorare la percezione aziendale. Puorto riporta alcuni dati dell’Harvard Business School secondo cui rispondere correttamente ai commenti sulla propria struttura porterebbe a un incremento delle prenotazioni dell’11,2%, un aumento delle recensioni stesse del 12% e un incremento nel rating di almeno mezzo punto entro sei mesi dalla prima risposta. Insomma: è un’attività davvero importante ma spesso messa in secondo piano perché non si ha il tempo materiale per rispondere in maniera esaustiva a tutte le recensioni.
Oggi un cavaliere può venire in nostro soccorso e si chiama Rebyũ, un’AI creata da proprio dall’autore, capace di fornire risposte personalizzate e immediate alle recensioni degli ospiti degli hotel, con un tono e uno stile di scrittura coerente con la struttura.
Spazio è dedicato anche alle possibili applicazioni di blockchain e metaverso al settore dell’accoglienza e ho trovato particolarmente interessante l’utilizzo degli NFT, con finalità sia di fidelizzazione del singolo cliente ma anche rendere possibile il trasferimento del soggiorno di cui non si può più godere a terzi, assicurando l’applicazione del prezzo corretto e il giusto ritorno economico alla struttura.
Nel complesso ho apprezzato molto questo libro e dopo questa lettura penso che le mie conoscenze sull’intelligenza artificiale siano più solide. Un gran bel plus sono sicuramente le appendici del libro dove si trovano sia una speciale colonna sonora da ascoltare durante la lettura (forse l’avrei apprezzata di più se inserita all’inizio del libro) ma anche e soprattutto un custom GPT.
Si tratta di un vero e proprio assistente “concepito per interagire con il lettore in relazione ai temi trattati nel libro, aprendo un canale privilegiato per esplorarne e approfondirne i contenuti”. Un bel modo per poter tornare sugli argomenti del libro, non sfogliandone le pagine ma interagendoci direttamente (io, ad esempio, ho utilizzato questo GPT per rispolverare alcuni concetti prima di scrivere questa recensione).
Questa lettura è consigliata sicuramente a chi lavora nel settore dell’accoglienza e vuole capire come sfruttare queste tecnologie per migliorare e semplificare il proprio lavoro, ma anche a chi è incuriosito da questa trasformazione e vuole capirne di più anche sotto un profilo puramente etico.