Come sta cambiando il ruolo della donna nel mondo vitivinicolo? Le donne stanno acquisendo un ruolo di leadership sempre maggiore?
Grazie alle interviste raccolte, il libro offre la visione e racconta il percorso di più di 30 imprenditrici donne – italiane e internazionale – nel settore vitivinicolo.
Donne e leadership: coraggio, empowerment e mentorship:
L’autrice ci parla di vino, leadership e del ruolo della donna nel settore. Lo fa partendo dal coraggio necessario per cambiare la propria posizione e perseguire la propria passione – in questo caso legata all’enologia.
Monica Larner, Julia Coney, Elvira Bortolomiol, Albiera Antinori, Elena Walch, Elaine Chukan Brown e Laura Donadoni sono solo alcune delle donne imprenditrici intervistate che hanno lasciato il loro prezioso contributo nel testo.
Tutte hanno concordato nell’evidenziare il ruolo di assoluta importanza della sponsorship, oltre che quello della mentorship, al fine di “fare rete” in modo forte, sincero e trasparente, contribuendo a diffondere il nome di donne di valore.
Il ruolo della donna imprenditrice: aperta alle idee e alla contaminazione
In una prima fase, la passione, lo studio continuo e il desiderio di migliorarsi sono le 3 spinte che portano la donna a raggiungere il ruolo di imprenditrice.
La tradizione, in un settore ancestrale come quello del vino, resta un tassello importante. Questo però non deve tramutarsi in staticità, anzi. Come raccontato più volte nelle interviste presenti nel libro, la ricerca, l’attività di testing è fondamentale per trovare nuovi modi di concepire il vino e lasciar partire quello spirito di innovazione.
E così che il viaggio e – in generale – l’apertura mentale e la contaminazione grazie all’influsso di altre persone, sono fondamentali in questo processo di cambiamento.
Vino e leadership: tra comunicazione, empatia e flessibilità
Gestire il rapporto con i dipendenti in maniera positiva è fondamentale per un buon leader per garantire il successo dell’azienda. Anche perché, come evidenzia Elena Walch, “i collaboratori sono i gioielli dell’azienda” e in quanto tali vanno tutelati.
In questa tutela rientra la creazione di un ambiente in cui si sentano rassicurati, valorizzati e compresi. E quando si parla di comprensione, l’ascolto è fondamentale. Tanto che, come dice Marina Cvetic, “Essere un leader significa saper ascoltare più che parlare”.
L’ascolto diventa attivo quando è empatico. Empatia e flessibilità sono due delle keyword che definiscono al meglio la leadership. Un leader deve mostrare la giusta empatia, senza eccedere, in breve deve “essere strategico restando umano. Questo è l’equilibrio dell’empatia” secondo Susan Lin.
La flessibilità, invece, si è presa un ruolo importante anche a seguito della pandemia, quando le aziende hanno subito dei cambiamenti forzati. E, in quest’ottica, alla parola leadership si aggiunge il termine adattiva.
“La leadership adattiva riguarda specificatamente il cambiamento che abilita la capacità di prosperare. Nuovi ambienti e nuovi sogni richiedono nuove strategie e abilità e la leadership per mobilitarle. Come nell’evoluzione, queste nuove combinazioni e variazioni aiutano le organizzazioni a prosperare in circostanze sfidanti anziché deperire, regredire o contrarsi.”
Consiglio a tutti il libro, interessante sia per chi lavora nell’enologia ma anche per chi vuole comprendere più a fondo quale siano le capacità necessarie per un leader e quali sono alcuni esempi di imprenditrici al femminile da cui apprendere e imparare.
In conclusione:
A chi è consigliato? Per le donne che cercano ispirazione e supporto nel mondo lavorativo e per gli uomini che vogliono comprendere meglio il ruolo di donne imprenditrici nelle aziende.
Quanto è pratico? Il libro è prettamente teorico e utile per la propria crescita personale.
È da avere in libreria? è un libro da cui raccogliere spunti, quindi non necessariamente è da possedere in libreria.