Come si raggiunge la cifra di un milione di follower in 30 giorni? L’autore, personaggio semi sconosciuto prima di quest’impresa, ha sempre lavorato dietro le quinte di personaggi famosi e grandi brand, prima di iniziare questo progetto su Facebook riuscendo in un mese a toccare quella cifra con follower provenienti da tutto il mondo.
Come? Innanzitutto partendo da un’approccio mentale pronto al raggiungimento del risultato, poi testando varie strategie e infine continuando a lavorarci sopra.
L’inizio del libro sono una serie di domande che tutti noi ci poniamo leggendo un titolo del genere. E lui risponde a tutte spiegando che il milione in 30 giorni è un obiettivo raggiungibile se si applicano le sue strategie e si investono soldi ma non sempre deve essere l’unico obiettivo. Si possono raggiungere numeri anche in un tempo maggiore, investire meno e usare strategie organiche.
Partiamo quindi vedendo quelle che sono queste strategie.
Si inizia subito parlando di contenuti che devono essere condivisibili. Il segreto sembra essere quello: spingere le persone a usare i nostri contenuti (soprattutto video) per farsi belli sulle proprie bacheche. E da qui parte la logica del contenuto reale/utile/divertente che valga la pena essere condiviso. Non importa il tema, bisogna trovare la chiave per capire cosa vuole il nostro pubblico e darglielo. Ovviamente le emozioni vincono sempre, questo ve lo spoilero.
Partendo sempre dal presupposto di contenuti di valore, il capitolo dedicato a Instagram vi spiegherà come usare le “pagine meme” per ottenere follower e il “trucchetto” dell’account privato.
Ma come ha fatto l’autore ad arrivare ad un milione di follower su Facebook in soli 30 giorni. Organico + Adv. La risposta è semplice. Facebook è l’unico social ancora oggi ad avere campagne di Fan acquisition, che performano meno del passato ma sempre molto bene in alcuno campi. Anche per questo la scelta dell’autore di crearsi proprio sulla piattaforma di Zuckerberg questo grande seguito.
Vi sento che dite: va beh, bravi tutti cosi! La risposta è meno scontata del previsto. Bravo lui ad averlo pensato e ad aver investito per farlo e raggiungere il suo obiettivo, che era più ampio ovviamente. Se avessimo le sue stesse risorse vorrei proprio vedere se siamo davvero “bravi tutti”.
Il concetto di base è che senza investimenti pubblicitari si fa molta più fatica, e la crescita è molto più lenta. Ma comunque possibile. Quello che scoprirete nel libro è che l’autore sa davvero di cosa parla anche se ha avuto la fortuna di lavorare con brand e personaggi che si potevano permettere il “pacchetto completo”… cosa che a noi (che lavorano con pmi e attività locali) non succede.
Si parla di del concetto di “hook point”, cioè qualcosa che vi faccia emergere, conquisti l’attenzione del vostro pubblico e gli faccia desiderare di vedere ancora altro.
Tra social listening, testing, alleanze strategiche e opportunità globali il libro scorre velocemente raccontando espedienti e casi di successo, e dispensando consigli anche per Youtube e Linkedin.
Vi chiedo solo di non lasciarvi “ingannare” troppo dal titolo perché poi ne rimanete delusi: è un ottimo libro di strategia applicato a tante case history di successo ma non trovate la formula magica per arrivare al milione in 30 giorni. Trovate tante idee, consigli, suggerimenti e best practice per le campagne pubblicitarie. Il che non è poco in un unico libro!
In conclusione:
A chi è rivolto: a chi ha un progetto e vuole farlo crescere.
Quanto è pratico: tanti consigli, idee da “rubare” e casi di successo.
È da avere in libreria: sicuramente è da leggere!