A chi è consigliato? Beginner, studenti, curiosi, appassionati.
Quanto è pratico? Decisamente teorico, con qualche case history – molto history – interessante.
È da avere in libreria? Una lettura è più che sufficiente. Fatela però. Mi rifiuto di credere che gli addetti ai lavori non conoscano le linee guida inserite in questo libro. Sono un’inguaribile ottimista.
Ma che cosa è “Scientific Advertising”?
Ad onor del vero devo iniziare dicendo che sapevo di avere tra le mani un libro scritto 100 anni fa; in pratica, un’era geologica se si parla di comunicazione, social, advertising, internet ecc.
E quindi perché leggerlo? Ti stupirai di quanto queste 121 pagine – tradotte e completate con note ad hoc da Giò Fumagalli – possano esserti utili e di quanto siano in fondo assolutamente attuali.
21 capitoli che toccano altrettanti macro temi dell’advertising: dalle leggi alla capacità di vendita, dallo storytelling alle headline, dalla strategia alla personalità. Tutto ciò che viene nominato in questo libro è entrato o entrerà nella tua esistenza se hai a che fare con l’advertising, a uno o più livelli. E se devo dire che su certe frasi mi trovo molto distante – ne cito una su tutte – “i bravi oratori raramente sono bravi venditori” (bah)- sulla maggior parte dei principi espressi sono assolutamente d’accordo.
Credo che l’insegnamento più importante espresso da Hopkins sia questo: analizza i dati e fai test. Due regole che ti consentiranno di approcciare le tue campagne advertising con la giusta strategia, costruita sulla base di solide “prove empiriche” e con l’occhio scientifico di chi parte dai numeri e dall’analisi dei risultati per decidere come muovere il passo successivo.
Cosa otterrai? Meno errori, più profitti.
Ora scegli. Lo leggerai?