Ma la soddisfazione di leggere un libro su un argomento nuovo? Quanto è bello leggere e formarsi e sentirsi davvero con un bagaglio più ricco? Ecco, queste sono le sensazioni che personalmente mi ha lasciato la lettura di Retro Marketing scritto da Daniela Bavuso e Natale Cardone per Edizioni LSWR.
Gli autori, un team collaudato
Conosciamo meglio gli autori: Daniela Bavuso è strategist e value designer con oltre 15 anni di esperienza a livello nazionale e internazionale. Impegnata in progetti che incidono sulla vita delle persone, aiuta le organizzazioni a scoprire la loro architettura del valore e a crescere, trovando il modo per creare un impatto rilevante. È coinvolta in molti programmi educativi e di business coaching presso università, incubatori di imprese, associazioni di categoria.
Con lei Natale Cardone, brand designer capace di tradurre le strategie di branding in identità uniche e riconoscibili attraverso la comunicazione visiva; dal corporate all’exhibit design, dal packaging a progetti editoriali e digitali. Collabora con il designer Massimo Vignelli, Fabrica, il Centro di Ricerca sulla Comunicazione del Gruppo Benetton e molte altre realtà. Espone i propri progetti presso musei prestigiosi, partecipa come giudice a concorsi internazionali ed è docente in programmi educativi sul design.
Insieme sono già autori di Da zero al brand, altra pietra miliare recensita per Libridimarketing.blog dalla nostra Federica.
Al progetto hanno collaborato anche tanti professionisti che gli autori definiscono “gli eroi”, eccoli: Sergio Azzolari, Matteo Battiston, Jacopo Maria Conti, Linda Liguori, Michele Lupi, Antonella Nonino, Wim Ouboter, Giovanni Perosino, Giuliano Trenti e Nicolas Gentile.
Un fenomeno nuovo
Un team collaudato insomma per sopperire alla scarsità di letteratura sull’argomento, sono certa però che di “marketing strategico tra nostalgia e innovazione” – questo il sottotitolo del volume – ne sentiremo parlare e anche tanto.
Si tratta infatti della teorizzazione di un fenomeno che sempre più spesso negli ultimi 30 anni ha visto le aziende fare leva sul passato e sulla nostalgia nella progettazione e nella comunicazione dei propri prodotti e servizi.
Anche a livello di definizione non ne esiste ancora una davvero condivisa, ma gli autori illustrano quella di Stephen Brown:
- Repro Marketing, in estrema sintesi fa riferimento all’esatta replica del passato
- Retro Marketing, combina il passato e il presente
- Repro-retro Marketing, definisce il fare push sul ritorno di un revival
- Vintage Marketing che riporta all’attenzione dei consumatori un bene del passato
Strategie vincenti dal passato verso il futuro
Retro Marketing spiega perché sempre più aziende e quindi brand ritengono vincente muoversi tra passato e futuro, quali sono meccanismi di neuromarketing sottostanno al successo delle campagne di comunicazione basate sulla nostalgia e come il contesto contemporaneo – tra pandemia, guerra e crisi climatica – incide sulla voglia di appartenenza e sicurezza dei consumatori.
Tanti i modelli condivisi nel libro: dalla Positioning Sphere alla Catena del Valore di Porter, passando per il Six Stages Model – un tool strategico-teoricoche fornisce le linee guida per l’implementazione delle innovazioni culturali nelle politiche di branding.
Tanti anche i casi di studio illustrati e gli esempi condivisi – utilissimi per trasferire la teoria in pratica e fissare i concetti fondamentali del marketing del passato. Si parla di Ray-Ban, Barilla, Grappa Nonino e Konica-Minolta solo per nominare alcuni brand protagonisti degli approfondimenti.
Eccomi con il mio consueto “da non perdere” che in questo caso dedico al capitolo dedicato al Retro Branding, con tantissimi esempi che amerete.
Tra tuffi nel passato e nuove teorie Retro Marketing è davvero una lettura da cui trarre ispirazione, per i più sensibili fazzoletti alla mano…io un paio di volte mi sono commossa, noi degli anni ’80 siamo fatti così.