RECENSIONE DEL LIBRO

Retail Store, teatralizzazione e Customer Experience

Editore:

Egea

autore

Luca Ferrucci, Marina Gigliotti, Francesco Rizzi e Andrea Runfola

pubblicazione:

pagine:

Febbraio 2022

106

Autore

Luca Ferrucci, Marina Gigliotti, Francesco Rizzi e Andrea Runfola

Editore

Egea

Pubblicazione

Febbraio 2022

Pagine

106

Prezzo

17,00 €

Autore

Luca Ferrucci, Marina Gigliotti, Francesco Rizzi e Andrea Runfola

Pagine

106

Editore

Egea

Prezzo

17,00 €

Autore

Luca Ferrucci, Marina Gigliotti, Francesco Rizzi e Andrea Runfola

Pubblicazione

Febbraio 2022

costo:

Editore

Egea

Pagine

106

17,00 €

Il libro è un’analisi sulle tendenze nel business degli espositori Point-of-Purchase. L’argomento è molto specifico e viene spacchettato nel dettaglio nel corso dei capitoli. Al centro del discorso troviamo l’analisi dei risultati delle ricerche svolte per capire il futuro dei materiali POP considerata l’influenza della digitalizzazione e soprattutto la costante spinta alla sostenibilità.

POP cosa significa

Partiamo da una definizione. POP significa Point-of-Purchase ed è un articolo, in materiale durevole o non durevole, che evidenzia le caratteristiche di un brand e migliora la sua visibilità agli occhi dei consumatori all’interno dello store.

Qualche esempio:

  • Espositori da terra o da banco
  • Dispencer
  • Banner
  • Stopper

Le prime volte in cui ho sentito parlare di POP fuori dall’aula dell’Università è stato quando lavoravo come promoter nei supermercati. Tra le attività da svolgere c’era anche quella di ritirare e montare i materiali POP, sì esatto i famosi banchetti di cartone. Trovo molto interessante aver ripreso l’argomento quasi dieci anni dopo per capire come questi materiali vengono valutati nel nuovo panorama retail, appena uscito da una pandemia globale.

Digitalizzazione e sostenibilità dei materiali POP

Dopo aver analizzato il panorama di aziende operanti nel mercato POP, il libro si dedica agli impatti delle recenti tendenze su questi materiali espositivi. 

Cosa significa, quindi, valutarne la sostenibilità

Significa essere capaci di gestirne l’intero ciclo di vita, per arrivare alla dismissione e al riciclo. Insomma, avevamo parlato della crescente domanda di sostenibilità già nella recensione di Retailoring, in questo caso abbiamo un focus sui materiali stessi che popolano lo store.

E come gestire la dualità tra store e digitale e la crescente teatralizzazione online? 

Sicuramente con tecnologie ICT che permettano una simile teatralizzazione anche offline.

Generazione Z e materiali POP

L’analisi che ho trovato più interessante è quella sulla percezione dei materiali POP da parte della generazione Z, i veri nativi digitali che presto diventeranno determinanti per la definizione degli stili di consumo prevalenti.

Gli insight emersi sono interessanti per l’associazione tra i materiali utilizzati per i supporti POP e la tipologia d’acquisto che la gen Z vede a essi associata,

Ecco su cosa si basa l’analisi delle associazioni tra prodotti ed espositori:

  • Search
  • Credence
  • Experience

Non spoilero oltre, ma è un’analisi parecchio interessante.

In conclusione

A chi è rivolto: studenti di marketing, appassionati di retail e nuove tendenze

Quanto è pratico: è un libro che analizza ricerche sul campo, non ci sono esercizi pratici

È da avere in libreria: sì, molto interessante e ben fatto

voto:

l'Autore

della recensione

Giulia Verzeletti
Mi occupo di Inbound Marketing e Marketing Automation dal 2016 e, dal momento in cui mi sono approcciata a queste materie, è stato amore a prima vista. Curo strategie di Inbound Marketing e Marketing Automation e la cosa che preferisco è che ogni giorno c’è un sacco da imparare. Nel tempo libero è piuttosto comune trovarmi con la valigia al seguito, a spasso per qualche capitale europea alla ricerca di scorci instagrammabili.

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Mi occupo di Inbound Marketing e Marketing Automation dal 2016 e, dal momento in cui mi sono approcciata a queste materie, è stato amore a prima vista. Curo strategie di Inbound Marketing e Marketing Automation e la cosa che preferisco è che ogni giorno c’è un sacco da imparare. Nel tempo libero è piuttosto comune trovarmi con la valigia al seguito, a spasso per qualche capitale europea alla ricerca di scorci instagrammabili.

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