Traction è un libro che parla di attrazione e lo fa partendo dalla copertina, dove troneggia un magnete che rende perfettamente l’idea di carica irresistibile. Per chi è appassionato di Inbound Marketing, quindi, è subito chiaro che questo libro potrebbe essere un ottimo alleato per ideare strategie di crescita.
Oltre al prodotto, un’azienda per crescere ha bisogno di un numero crescente di potenziali clienti da trasformare in acquirenti. Per creare un bacino degno di nota, l’azienda deve sfruttare i poteri della trazione.
Muoversi tra i 19 canali volti ad attrarre clienti non è sicuramente facile e Traction è una guida nella giungla comunicativa che ogni azienda deve affrontare per farsi conoscere. Non si tratta di un libro didascalico, comunque, perché da subito ci viene presentato un metodo.
Il metodo Bullseye
Il metodo Bullseye, basato sull’approccio Lean, si compone di 3 anelli:
- L’anello esterno, che identifica cosa è possibile e consiste in un brainstorming sui 19 canali di trazione disponibili
- L’anello intermedio, che si focalizza su cosa è probabile e si basa su micro test sui canali maggiormente promettenti (vengono analizzati costi, reach e tipologia di clienti attratti)
- L’anello centrale, ovvero l’identificazione di cosa funziona, vale a dire l’investimento sui canali che hanno dato risultati migliori nei test
Insomma, il manuale parte col botto fornendo un metodo da seguire che permette di capire meglio le pagine successive.
I 19 canali di attrazione
Il libro prosegue entrando nel dettaglio dei 19 canali di attrazione che un’azienda deve prendere in considerazione quando decide di lanciare un prodotto.
Ho particolarmente apprezzato il dettaglio di ognuno dei capitoli dedicati ai singoli canali di trazione, eccone alcuni:
- Blog mirati
- PR non convenzonali
- Email Marketing
- Programmi di affiliazione
- Fiere ed eventi
- Community
Ho scelto di elencare questi canali per sottolineare l’eterogeneità delle soluzioni prese in considerazione.
Soluzioni che spaziano dall’online all’offline e che vengono presentate secondo i pro e contro che le caratterizzano.
Lungo tutta la lettura viene stressato molto il concetto del 50%: un’azienda dovrebbe dedicare il 50% del tempo allo sviluppo del prodotto e l’altro 50% alla trazione.
Possono sembrare concetti che, a chi conosce l’Inbound e il Content Marketing, sono triti e ritriti ma credo che siano affrontati con il giusto livello di dettaglio per permettere anche a chi non è digiuno dell’argomento di dire “WOW!”.
In conclusione:
A chi è consigliato? A coloro che vogliono un input interessante per creare strategie di Inbound Marketing, adatto anche a chi già un po’ se ne intende.
Quanto è pratico? Abbastanza da essere riempito di appunti.
È da avere in libreria? Sì, credo sia utile da leggere, sottolineare e tenere in caldo per letture a posteriori con nuove consapevolezze.