Avete mai pensato di iniziare ad allenare il vostro cervello? Ognuno di noi ha una vocina nella testa che va “allenata” per sperimentare la gioia e trovare la felicità.
Cosa rende infelice il tuo cervello?
Partiamo da un assunto: Tutti vogliamo essere felici.
Purtroppo però il nostro cervello, osservando il mondo che lo circonda, spesso individua qualcosa che lo preoccupa e cerca di avvertirci attraverso delle emozioni. Ecco che scatta l’infelicità.
Mo Gawdat, ex Chief Business Officer di Google X a seguito della morte del figlio Ali nel 2014, ha concentrato la sua vita nel ricercare e studiare la felicità. Ha racchiuso le sue scoperte e riflessioni nei suoi libri (ndr. L’equazione della Felicità, Rizzoli 2018), nel progetto #onebillionhappy e nel podcast Slo Mo.
Con il libro “Quella vocina nella tua testa”, l’autore vuole fornirci una vera e propria guida per sperimentare la gioia a partire dal modo negativo in cui parliamo a noi stessi. Secondo lui infatti, cambiando i nostri processi mentali possiamo concentrarci su ciò che contribuisce a renderci felici.
Il nostro cervello si comporta in modo molto prevedibile per questo è riuscito a sviluppare un diagramma di flusso, un modello pratico per raggiungere la felicità.
Parte dall’analisi delle cause della sofferenza per arrivare a descrivere i meccanismi che governano il nostro pensiero. Pagina dopo pagina inserisce semplici esercizi che aiutano chi legge a cambiare prospettiva, a rimodellare il modo in cui ragionare.
La ragione per cui diventiamo infelici.
I nostri pensieri sono la ragione principale per cui diventiamo infelici.
Mo dice che se diamo al nostro cervello, come fosse un computer, degli input specifici avremo sempre lo stesso risultato.
Il libro è pieno di frasi chiave, che vi aiutano a “ricordare” e memorizzare i concetti più importanti. Li individuerete subito sono segnalati con una freccia e la dicitura “Ricordate!” oppure “Molto importante”.
“I pensieri, se non sono veramente vostri, dovrebbero essere cancellati”
Dopo ogni frase chiave, l’autore aggiunge un esempio o un esercizio.
Riprendendo questa frase, ad esempio, ci dice che questa analogia è valida anche per i computer: “Ricorderete un momento in cui il vostro telefono ha cominciato a funzionare più lentamente o si è rifiutato di scattare delle foto. Questo accade quando nella memoria vengono memorizzate informazioni inutili o non utilizzabili. Questi file si accumulano e occupano memoria.
Propone diversi esercizi che si presentano in due forme:
- Esercizi di consapevolezza. Ti aiutano a riflettere e imparare qualcosa su noi stessi;
- Esercizi di pratica. Aiutano a sviluppare delle abilità.
Ogni esercizio viene definito attraverso un’obiettivo, la durata, se è da ripetere più volte oppure no e cosa serve.
Cambia il modo di pensare.
In conclusione, già dalle prime pagine questo libro ti aiuta a cambiare il modo di pensare.
Ti fa ragionare sulle cose e i pensieri che portano alla felicità attraverso semplici esercizi.
Ti fa capire che il nostro cervello si comporta in modo prevedibile e che farà ciò che gli diremo di fare.
Ti insegna a capire su cosa focalizzarti per essere felice.
Aggiungo my two cents. Per scoprire qualcosa in più sull’autore di questo libro, vi consiglio di andare a vedere l’ultima puntata della serie Netflix – Una semplice domanda – di Alessandro Cattelan (“Si può imparare ad essere felici?”).
A chi si rivolge? A tutti. È un manuale d’uso, chiaro e conciso, che contiene le istruzioni per affrontare emozioni e pensieri negativi.
È da avere in libreria? Si, è una guida che può essere letta più volte. É piena di esercizi per rimodellare il modo di ragionare di ognuno di noi.