Chi ha paura del progressivo superamento dei cookie di terze parti dalla maggior parte dei browser? Chi sa cosa sono i cookie di terza parte e come cambierà il panorama del Digital Marketing nei prossimi mesi? Chi conosce una soluzione a questo progressivo abbandono di uno degli strumenti più utilizzati per fare Remarketing?
Se ti ritrovi in almeno una di queste situazioni, questo libro fa per te e nelle prossime righe ti racconto perché.
Cookie di terze parti: cosa sono?
I cookie sono file di testo memorizzati sui dispositivi degli utenti che permettono di tenere traccia delle loro azioni. In sostanza seguono la navigazione sul sito e “ricordano” cosa ha fatto l’utente, permettendogli di accedere in un momento successivo e ritrovare, per esempio, un prodotto che aveva messo nel carrello oppure un’impostazione che aveva salvato.
Esistono diverse tipologie di cookie:
- cookie di prima parte, creati sul sito web che l’utente sta visitando
- cookie di terze parti, creati da domini diversi da quelli del sito web visitato (permettono un tracciamento cross-site)
I cookie di terze parti sono ciò che permettono alla pubblicità di seguirci su diversi siti che visitiamo, ricordandoci un’offerta o ribadendo un messaggio.
Questi cookie cross-site sono in fase di progressivo abbandono da parte di moltissimi browser, a causa della crescente tutela e attenzione verso la privacy dei consumatori e verso la scelta consapevole legata al tracciamento delle attività con finalità di marketing.
Personalizzazione, come si fa?
Ora che i cookie cross-site vengono gradualmente abbandonati viene da chiedersi in che modo si potrà raggiungere lo stesso grado di personalizzazione con altri dati a disposizione. I cookie di terza parte sono infatti lo strumento maggiormente utilizzato per fare retargeting.
Eppure, la qualità e la quantità dei cookie di prima parte sono ben superiori. Ed è qui che sta la soluzione, o meglio il cambio di punto di vista.
I cosiddetti first-party data, infatti, se raccolti con gli opportuni consensi ci permettono di rendere l’esperienza dell’utente unica sul nostro sito web, nelle nostre comunicazioni e in generale in tutti i touchpoint con cui l’utente si interfaccia.
Occupandomi di Marketing Automation, sono un’assoluta sostenitrice di questo tipo di dati. E insieme ai cookie di prima parte, occorre concentrarsi anche sugli zero-party data: raccolti tramite quiz e sondaggi sottoposti agli utenti.
Il libro contiene vari esempi di elaborazione dati e, da grande fan di screenshot e casi pratici, ho apprezzato molto questo dettaglio.
Come cambiano le 4 P?
Le famose 4 P di Porter (Product, Place, Price, Promotion) si spostano verso la E:
- Experience
- Exchange
- Everywhere
- Evangelism
Non entro troppo nel dettaglio, ma queste 4E si modellano sulle recenti tendenze dettate dai consumatori. Esperienze personalizzate, scambio di valore, crossmedialità e crescente attenzione alla creazione di fanbase e community. I cosiddetti clienti che fanno marketing al posto delle aziende.
Livestream shopping: cos’è
Il Livestream shopping nasce in Cina e consiste nella vendita in live streaming tramite video dirette.
Centrale il ruolo dello streamer che porta la diretta dal vecchio modello di televendita a un’interazione continua, creando esperienze immersive e interattive.
Le persone sono al centro da entrambe le parti dello schermo: chi vende si mette in gioco, chi acquista si sente ascoltato e coinvolto.
Nel libro ci sono diversi esempi di Livestream shopping, dalla realtà locale italiana che ha sfruttato la tendenza nel difficile periodo Covid alle live di Rihanna per promuovere la sua linea di lingerie tramite una coreografia.
Marketing Automation e strumenti people-based
Dopo un approfondimento sul Live Shopping il libro prosegue con dettagli su Marketing Automation: cos’è e come funziona, quali sono le sequenze email fondamentali da avere in un progetto.
Per chi conosce già la materia questa seconda parte può risultare più familiare, però si inserisce molto bene nella narrazione generale delle persone al centro degli sforzi di marketing.
Fondamentale anche la menzione del Lead Nurturing come strumento per nutrire gli utenti con contenuti utili e interessanti, anche in questo caso ci sono vari esempi pratici sparsi nel libro, molto utili a inquadrare il tema per i neofiti.
In conclusione
A chi è rivolto? Sia a chi si occupa di Marketing (junior, mid-senior) che a chi possiede un’attività e vuole capire come mettere le persone al centro.
Quanto è pratico? Mi sono molto piaciuti gli esempi che meglio contestualizzano strumenti e pratiche
È da avere in libreria? Sì, scorre bene ed è ricco di spunti