Editore: Apogeo
Collana: Guida Completa
Autore: Roger Dooley
Pubblicazione: Agosto 2019
Pagine: 208
Costo di copertina: 24,90 €
Neurobranding può anche essere tradotto in marketing intelligente: capire come funziona il cervello dei clienti per ottenere migliori risultati con minori risorse.
Tradizionalmente il successo nelle vendite è associato alla quantità di risorse che vengono spese. Vediamo i risultati di grandi aziende e ci diciamo “va beh capirai, con quello che spendono!”. A noi invece viene sempre richiesto di ottenere di più con minori risorse. Ma forse non succede solo a noi… forse è il periodo storico che ce lo chiede.
Pagare fa male; e non solo al nostro portafoglio. Anche il nostro cervello percepisce come “dolore” certi comportamenti d’acquisto. Il costo non è l’unica variabile che causa dolore. Ma se ad esempio dovete spiegare al vostro cliente perché il vostro prodotto è più costoso rispetto agli altri prendetevi il tempo di spiegargli che si tratta di un prodotto di qualità migliore. Oppure create pacchetti che includano altri servizi complementari. Attenuerete cosi la sofferenza.
Alcune ricerche mostrano che fare scelte stanca il cervello e può di fatto rendere più difficili le decisioni successive. Ridurre di scelte per aumentare le vendite è quindi spesso una soluzione presa dalle aziende. La soluzione è trovare il numero ottimale di scelte per il nostro prodotto: offrire un numero sufficiente di varianti per assicurarci che il cliente riesca a trovare un prodotto soddisfacente ma non eccessiva al punto che il cliente rimanga confuso o demotivato.
Sappiamo tutti che c’è una connessione diretta tra i nostri sensi e il nostro cervello. Il marketing rivolto ai cinque sensi può trasformare marchi e prodotti deboli in una potenza. Per questo i marketer oggi includono caratteristiche sensoriali nei loro prodotti e servizi e nelle strategie di marketing, in modo da connettersi direttamente ad emozioni e ricordi dei loro clienti.
Il vostro marketing profuma? È dimostrato che il profumo sia particolarmente efficace per aggirare il pensiero cosciente e creare associazioni con ricordi di emozioni. I profumi possono influenzare i comportamenti e le percezioni dei consumatori. Questo vale sia per i prodotti che per gli ambienti, e non riguarda solo i grandi brand. Si può fare anche nel piccolo negozio di provincia, o con un prodotto fatto a mano. L’importante è che l’esperienza sia “pensata” e studiata per il vostro target, non per voi.
Anche il suono influenza il comportamento. Se vi siete mai chiesti perché nei centri commerciali c’è la musica avete già la risposta. Non è musica da discoteca, è musica soft intervallata dagli annunci del centro. Tutto questo per rilassarvi e migliorare la vostra esperienza d’acquisto, facendovi anche un po’ perdere la cognizioni del tempo aggiungerei.
Il Neuromarketing è oggi fondamentale per i brand, ma non solo a livello digitale. In un capitolo molto interessante si parla di Neuromarketing per la carta stampata. E qui la “vecchia zia” che è in me si è destata. La carta continua ad avere un suo peso (anche a livello letterale e solo leggendo il libro capirete). Scoprirete ad esempio che usare font semplici diminuisce il tempo di comprensione di un testo; e in un periodo in cui siamo iper-distratti dal mondo direi che non è da sottovalutare.
In questo libro troverete il neuromarketing applicato a tutti i settori d’interesse, impossibile non ricavarne qualcosa di buono per voi e il vostro di brand! Alcuni esempi?
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