La prefazione di Paolo Borzacchiello è una promessa mantenuta: questo è un libro che può cambiarti davvero la vita. George Lakoff, definito “uno dei più illustri linguisti contemporanei” e maestro di scienze cognitive e linguistiche presso l’Università della California per più di 40 anni, ci spiega e ci mostra come la metafora sia parte essenziale non solo del nostro linguaggio, ma anche del nostro pensiero e delle azioni che da esso scaturiscono.
METAFORA/ME·TÀ·FO·RA/ SOSTANTIVO FEMMINILE:
Sostituzione di un termine proprio con uno figurato, in seguito a una trasposizione simbolica di immagini: le spighe ondeggiano (come se fossero un mare); il mare mugola (come se fosse un essere vivente); il re della foresta (come se il leone fosse un uomo).
Partendo da analisi e interessi comuni, Lakoff e Johnson che vedevano nella metafora non solo una comune figura retorica fine a se stessa, ma un vero e prorpio strumento chiave della comprensione appartenente sia al linguaggio che al pensiero, mostrano come essa sia capace di andare al di là dei confini culturali per unire oriente e occidente, nord e sud. Una sorta di lingua oltre la lingua.
“La maggior parte del nostro sistema concettuale è di natura metaforica”. Cosa significa?
Hai mai pensato ad esempio quanto spesso nel nostro quotidiano “La discussione è una guerra”? Vinciamo dibattiti, perdiamo dibattiti. Difendiamo le nostre posizioni, attacchiamo i punti deboli, demoliamo gli argomenti del nostro interlocutore, colpiamo nel segno. Il concetto di guerra “guida” il nostro pensiero e le nostre azioni proprio come se davanti a noi ci fosse un nemico da sconfiggere.
Con lo stesso principio possiamo parlare di “Tempo è denaro/merce pregiata”. Non perdiamo tempo, il tempo è prezioso, investiamo/sprechiamo tempo. Ma il tempo è anche “un oggetto che si muove” con un preciso orientamento – verrà il tempo in cui… – , o “un contenitore” – la sbrighiamo in due minuti.
O ancora, su è “bene”, giù è “male”. Siamo su di morale o abbiamo il morale a terra. Arriviamo in alto o abbiamo un’alta opinione di qualcuno, mentre siamo al di sotto degli standard o stiamo andando a picco quando qualcosa proprio non va nel verso giusto.
Tutti utilizziamo metafore, ogni giorno, in ogni cultura.
Indipendentemente dal linguaggio, dalla cultura, dal ceto sociale o dal tipo di formazione…tutti utilizzano questo tipo di metafore per esprimere gli stessi concetti. Non è assolutamente sensazionale? (ps: negare un frame lo rinforza, altra teoria di Lakoff che ti invito ad approfondire nel suo libro “Non pensare all’elefante”).
Ma se il nostro sistema concettuale è guidato dalle metafore, è possibile comprendere concetti anche al di fuori di esse? Pare di sì se parliamo di concetti spaziali: su-giù, davanti-dietro, dentro-fuori, vicino-lontano. Tutti concetti che possiamo associare al nostro funzionamento corporeo e alla nostra interazione con lo spazio intorno a noi.
Non nego la complessità di questo libro, ho spesso dovuto fermarmi e rileggere, riprendere punti di pagine precedenti e cercare di comprendere collegamenti espressi con un linguaggio “tecnico” un pò ostico per il mio tipo di formazione.
Ecco alcuni capitoli dell’indice che possono aiutarti a capire se questo libro fa per te:
• La coerenza metaforica
• Come la metafora può dare significato alla forma
• La creazione della similarità
• Il mito dell’oggettivismo e del soggettivismo
• L’alternativa esperienziale: dare nuovo significato ai vecchi miti
Anche se non hai una formazione umanistica, ti consiglio di tenere duro, verrai ripagato al termine del viaggio. (Ops, I did it again!)
A chi è consigliato? Assolutamente trasversale perchè incentrato sul linguaggio e sulla mente, elementi che appartengono ad ognuno di noi.
Frase da ricordare: È come se la capacità di comprendere l’esperienza attraverso la metafora fosse un senso, come la vista, l’udito o il tatto.
Superpoteri: Apre la mente e affina l’intelligenza linguistica.
È da avere in libreria? Sì, grazie a Roi e Patrizia Violi per averlo tradotto. Ps: credo che una lettura non possa essere sufficiente per un’approfondita comprensione dei concetti espressi.