Dal vocabolario Treccani > Dopamina: s. f. [comp. di dopa e amina]. – Composto organico, catecolamina, precursore della noradrenalina, presente in concentrazioni particolarmente elevate nel neostriato e, in proporzioni minori, nel globo pallido e nella sostanza nera del mesencefalo.
È il neurotrasmettitore coinvolto nel circuito della ricompensa e principale protagonista di tutti i meccanismi che generano il piacere…e il dolore.
In questo libro la docente di psichiatria Anna Lambke vi lascerà a bocca aperta con i suoi casi clinici, un viaggio spettacolare e a tratti scioccante nel cervello e nei comportamenti umani capaci di oscillare tra la spasmodica ricerca del piacere e la gestione dell’immancabile dolore che deriva dal tentativo del nostro corpo di ristabilire l’omeostasi, ovvero l’equilibrio tra le due parti.
Leggerete storie di dipendenze da droghe, macchine del sesso, alcool e cibo e i processi con cui ogni paziente ha affrontato – con e senza successo – il proprio percorso di guarigione. “L’era della dopamina” ci apre gli occhi in modo scientifico – approccio che io amo profondamente – e ci insegna come “sopravvivere” in un mondo che, un tempo caratterizzato dalla scarsità, si è trasformato in una sorta di slot-machine del piacere.
Gestire input dopaminergici come cibo, gaming, sexting, social network, news, gioco d’azzardo e molto altro è sicuramente complesso, ma comprendendo i meccanismi e le leve che regolano il nostro umore attraverso la conoscenza del funzionamento del nostro cervello può certamente aiutare a trovare compromessi virtuosi per la nostra salute.
“Tanto maggiore è la concentrazione di dopamina nel circuito della ricompensa, quanto più l’esperienza crea dipendenza”. Terribile? Forse. Gestibile? Pare di si, anche attraverso il dolore vero e proprio. Ce lo spiega l’autrice con tanto di schemi, esempi, esperimenti su cavie e casi di pazienti in cura presso il suo studio.
Cosa ricorderò per sempre?
- Che la ricerca incessante del piacere genera dolore. E che quindi bisogna farci i conti.
- Che facendo leva sul dolore si ripristina l’equilibrio sul lato del piacere. Proprio come in una stupida bilancia.
- Che si può diventare dipendenti dal piacere (e questo lo sappiamo da un pò), ma che dal dolore (ma seriamente?) esattamente secondo lo stesso meccanismo.
A chi è consigliato? A chi ama la scienza e i meccanismi che governano comportamenti ed emozioni.
Quanto è pratico? Molto teorico, ma utile su più fronti. Dal privato al lavorativo.
È da avere in libreria? Una lettura sarà sufficiente per scoperchiare il vaso di Pandora.